SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' FALCONARA MARITTIMA (AN) Via Cavour, 6

IDEE PER LA CITTA'


ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2013

Il circolo di Sinistra Ecologia Libertà di Falconara Marittima, ha avviato una serie di incontri, con le parti sociali ed economiche, per approfondire le criticità della città e per raccogliere le esigenze e le proposte.

Il gruppo di lavoro sul “Programma di un buon governo per Falconara” ha sviluppato, anche rielaborando precedenti documenti, alcuni punti programmatici indispensabili al dialogo e confronto con le altre forze politiche e associazioni. Vogliamo confrontarci per la costituzione di una alleanza attorno a idee, progetti e programmi condivisi con i partiti, le associazioni, i movimenti, i comitati e quanti si riconoscono nei valori dell’antifascismo, del pacifismo, dell’ambientalismo. Ritieniamo fondamentale un approfondito confronto con la città, fare in modo che le persone si sentano davvero corresponsabili, partecipi delle scelte, che sentano davvero di contribuire alle decisioni che verranno prese per la soluzione dei problemi e per realizzare il futuro di Falconara. Con questa premessa è nostra intenzione avviare una campagna di presentazione e discussione delle “IDEE PER FALCONARA”, un passaggio indispensabile di partecipazione attiva.

Falconara ha bisogno di un cambio di passo e di idee, ha bisogno di un’alternativa che riesca a renderla una città più vivibile, più solidale, più viva. L’esperienza dell’amministrazione di destra ha evidenziato la poca sensibilità nelle questioni sociali e ambientali e tutti i limiti nell’affrontare le questioni economiche e del lavoro.
La pesante crisi finanziaria in atto, appesantisce una situazione già grave di Falconara, il taglio delle risorse dello Stato limita ancora di più le politiche di sostenibilità sociale, ma noi crediamo che un’alternativa la possiamo costruire, un’alternativa che metta al primo punto le persone, la qualità della vita, il rispetto del territorio, la tutela dei posti di lavoro nel territorio, la difesa dei beni comuni con il compimento del risultato referendario sull’acqua, in pieno rispetto della volontà di oltre 27 milioni di cittadini. Questi sono i princìpi che ci guidano verso le elezioni amministrative del 2013. Il seguente documento, intende promuovere il dibattito, sintetizzando nei punti etici e politici alcuni impegni che il nostro Partito e quanti vorranno allearsi, dovranno responsabilmente assumere una volta alla guida dell’amministrazione della città, nel pieno rispetto dei principi della Costituzione italiana.
Per SEL la questione morale continua ad essere centrale nella vita politica ed istituzionale e si impegna con ogni sforzo per un rinnovamento profondo del sistema politico, affrontando seriamente questioni e temi quali l’etica della responsabilità, la questione della legalità, la pratica del rinnovamento della politica e le forme nuove di partecipazione come tema fondamentale.


ABBIAMO UN SOGNO

Abbiamo un sogno: vogliamo trasformare Falconara in una città intelligente e virtuosa, dove gli investimenti nel capitale umano e sociale, nei processi di partecipazione, nell’istruzione, nella cultura, nelle infrastrutture per le nuove comunicazioni, alimentino uno sviluppo economico sostenibile, garantendo una migliore qualità di vita per tutti i cittadini e prevedendo una gestione responsabile delle risorse naturali e sociali, attraverso una governance partecipata.


La situazione sociale, economica, ambientale e amministrativa della città è particolarmente severa, e i suoi problemi, derivanti da gestioni amministrative degli ultimi decenni molto discutibili e deleterie e da uno sviluppo economico e demografico non governato, sommati agli effetti della crisi di sistema che investe tutto il mondo occidentale, impongono grande cautela nel modo di affrontarli e sconsigliano dal proporre soluzioni approssimative ed ottimistiche.

Pertanto le linee programmatiche che tentiamo di delineare e che vogliamo definire con l’apporto di quanti vorranno confrontarsi con noi in un costruttivo dialogo, devono avere il duplice obiettivo di:


  • Affrontare la gestione delle situazioni in essere nel rispetto dei valori di solidarietà, laicità, inclusione, sostenibilità sociale e ambientale;

  • Porre le basi di un ambizioso progetto ri riqualificazione della città in un orizzonte di periodo medio – lungo, costruendo progressivamente una comunità coesa e serena, sulla base di un rinnovato patto di corresponsabilità in cui l’Amministrazione comprenda le necessità della popolazione e cerchi costantemente le migliori soluzioni praticabili, ed i cittadini si sentano impegnati in una partecipazione attiva, che favorisca comportamenti etici e solidali.

Esiste un vasto mondo legato all’associazionismo spontaneo ed al volontariato che va portato ad essere protagonista nelle istituzioni che gestiscono la cosa pubblica. Un’amministrazione attenta deve saper utilizzare queste potenzialità mettendole a sistema in un progetto integrato di città solidale.
Il Bilancio Partecipativo è uno strumento di affermazione politica e sociale estremamente potente se implementato nei giusti termini, una forma di potere pubblico attraverso cui la società civile legittima la propria partecipazione ai processi decisionali inerenti all’amministrazione della comunità in cui vive e le scelte che direttamente la riguardano.

Risorse finanziarie: La situazione finanziaria comunale è difficile, anche a causa di un indebitamento che al 2012 è di 70 milioni di euro, e ciò comporta un costo, tra rimborso della quota capitale e interessi passivi di circa 3.700.000 euro annui, su un bilancio di € 46.706.899. Tuttavia è necessario trovare i mezzi e le risorse per invertire la tendenza e per continuare l’opera di risanamento del bilancio comunale, partendo dall’assunto che per Falconara immaginiamo un futuro virtuoso, sia in termini sociali che economici ed ambientali.

È necessario dare piena attuazione agli strumenti previsti per il massimo recupero dell’evasione fiscale, al fine di recuperare risorse finanziarie sottratte all’erario e alle casse comunali e di incoraggiare i cittadini onesti, combattendo con fermezza i comportamenti illegittimi.

Il Comune dovrà attivarsi per intercettare risorse derivanti da finanziamenti statali, quali ad esempio il “Piano Città” che per quest’anno ha messo a disposizione 2 miliardi di euro per la riqualificazione dei centri urbani, destinati a progetti immediatamente cantierabili.

È necessario organizzare un ufficio finalizzato allo studio di bandi europei per la presentazione di progetti finanziati con il fondo sociale europeo, organizzando e formando adeguatamente il personale interno.

È necessario attivare nei confronti del Governo centrale e regionale una “Vertenza Falconara” finalizzata a:


  • Il riconoscimento della funzione di servizio che Falconara svolge per l’intera Regione, grazie alle strutture di interesse regionale che condizionano il corretto uso del territorio in termini economici e ambientali. (raffineria, aeroporto, nodo ferroviario, ecc.) e che determinano la zona ad alto rischio ambientale (AERCA).

  • L’assegnazione di fondi per il risanamento ambientale mediante bonifica di siti inquinati e il decongestionamento urbanistico e trasportistico, dando evidenza al fatto che falconara è censita tra i S.I.N. Siti di Interesse Nazionale relativamente alle fonti di inquinamento.
Il Comune dovrà limitare al massimo l’utilizzo di consulenti e dirigenti esterni, valorizzando il personale interno.

Dovrà predisporre un corretto piano per il risparmio energetico negli edifici pubblici, uffici, trasporti, ed illuminazione pubblica. Utilizzare per gli uffici pubblici, software “open source” liberi da licenze.
Sarà opportuno predisporre un’attenta analisi dell’organizzazione della pianta organica, verificando, d’intesa con le rappresentanze sindacali, se sussistano margini di miglioramento dell’azione amministrativa, utilizzando gli strumenti tecnologici più moderni, economici ed efficaci per realizzare un adeguato snellimento burocratico e una trasparenza amministrativa tale da avvicinare i cittadini all’istituzione. Consideriamo bene comune la Comunicazione, e l’accessibilità ai processi decisionali e alla loro motivazione elementi costitutivi fondamentali della democrazia e del diritto di cittadinanza.




Falconara è il Comune più densamente popolato della Provincia di Ancona. Più di mille abitanti per Km quadrato, in una zona con un alto rischio di dissesto idrogeologico. Le politiche urbanistiche del passato ci lasciano una città con poco verde pubblico e con edificazioni che hanno modificato per sempre le caratteristiche di una città di mare. La presenza di industrie impattanti e la particolare posizione geografica che fa di Falconara un’importante snodo viario aeroportuale, stradale e ferroviario, hanno influito negativamente ad un sostenibile sviluppo della città. Per Falconara immaginiamo un futuro virtuoso.
Con questa aspirazione rifiutiamo la filosofia di un’urbanistica studiata con il solo scopo di “fare cassa”, ma crediamo in una politica urbanistica il cui unico obiettivo è migliorare la vivibilità della città in termini ambientali, sociali e culturali a difesa del territorio, quindi una politica urbanistica a misura di cittadino, preservando e tutelando le aree verdi. Stop al consumo di territorio, limitatamente all’attuazione del PRG vigente, facilitandone l’esecuzione in tempi brevi, e rivalutando le esigenze a fronte di varianti demografiche che inducano ad una riduzione della richiesta di alloggi e servizi. Vogliamo favorire il riuso e la ristrutturazione di aree dismesse predisponendo un regolamento comunale per la disciplina della qualità edilizia e dell’uso delle risorse energetiche, idriche e dei materiali. Sarà opportuno destinare il maggior numero possibile delle aree previste nel PRG e aree di recupero / riuso, distribuite nel tessuto urbano, ad edilizia popolare, sostenendo altresì forme di auto costruzione. La crisi economica spinge molte persone a utilizzare meno l’autovettura, dalla recessione possiamo finalmente trovare un’occasione per studiare una mobilità alternativa, predisponendo una pista ciclabile di collegamento.

Falconara è deficitaria di strutture di aggregazione e la vita sociale e ne risente negativamente. Il nostro sforzo è concentrato ad evitare vendite di immobili come le sedi di scuole o i centri sociali di aggregazione. Il patrimonio immobiliare comunale va conservato, soprattutto se riguarda immobili utilizzati per emergenze abitative. Sarebbe piuttosto opportuno prevedere forma di locazione con canoni agevolati indirizzati ad attività che fungano da volano alla socializzazione nei vari quartieri

Protezione ambientale e tutela territorio
In una visione di una città più vivibile ribadiamo anche la nostra contrarietà alla realizzazione di nuove centrali elettriche della raffineria Api e alla realizzazione del rigassificatore. Le prime non sono contemplate dal PEAR (Piano Energetico Ambientale Regionale) che invece prevede la cogenerazione diffusa, l’efficienza e il risparmio energetico e la produzione da energie rinnovabili. Riguardo il rigassificatore, sebbene il progetto abbia ottenuto le autorizzazioni dallo Stato e dalla Regione Marche, sarà nostro impegno mettere in campo ogni azione per evitarne la costruzione. Avvieremo tavoli istituzionali per lo studio e la realizzazione di una bonifica e una riconversione ambientalmente sostenibile del polo petrolifero.

Compito dell’amministrazione comunale è di assicurare le migliori condizioni di vita, la salute delle persone e la tutela dell’ecosistema, anche alle generazioni future. Monitorare con assiduità e competenza l’aria, i siti inquinati, le aziende potenzialmente a rischio, e favorire la riconversione e la bonifica delle aree inquinate. Vogliamo mettere in pratica la politica del risparmio energetico, creando tra i cittadini una cultura ambientale consapevole e responsabile. L’amministrazione comunale dovrà per prima attivarsi per evitare sprechi energetici nelle attività di sua diretta competenza: trasporti pubblici, illuminazione degli uffici e stradale, uso del riscaldamento e dei condizionatori, sprechi dell’acqua. Si dovrà disincentivare l’uso dei mezzi di trasporto privati favorendo il trasporto pubblico.

In tema di risparmio energetico vogliamo incentivare le famiglie alla installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti e ai condomìni a trasformare gli impianti di riscaldamento inquinanti con nuove centraline a metano, con agevolazioni economiche e facilitazioni burocratiche. Efficientamento energetico tramite isolamento termico degli edifici pubblici e privati di nuova costruzione e degli edifici già esistenti sottoposti a importanti ristrutturazioni, nel rispetto della Direttiva 2002/91/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2002, sul rendimento energetico nell'edilizia.

ACQUA BENE COMUNE
L’acqua è un BENE COMUNE. L’acqua è un diritto umano universale, come riconosciuto dalle Nazioni Unite. Promuoveremo l’accesso all’acqua potabile e l’erogazione di servizi idrici e igienico-sanitari in quanto servizi pubblici fondamentali per tutti, prevedendo agevolazioni tariffarie per i nuclei familiari con redditi bassi, famiglie con disagi (over 65enni o portatori di handicap) con reddito limitati. Beneficeranno dell’acqua gratuitamente per un consumo fino a 36,50 metri cubi annui e pagheranno solo l’eccedenza.

Nel rispetto dell’esito referendario del giugno 2011 siamo contrari ad una gestione dei beni pubblici tramite società multiutility. Riguardo l’acqua in particolare riteniamo indispensabile la trasformazione della società SPA di Diritto Privato, che attualmente gestisce il servizio dell’acqua potabile e reflue, in una società speciale di diritto pubblico.

PIANO GESTIONE DEI RIFIUTI
Riteniamo doveroso con la pianificazione della gestione dei rifiuti, soprattutto verso le generazioni future, raggiungere l’ambizioso obiettivo, dei Rifiuti Zero. L’obiettivo è di ridurre, recuperare, riciclare e riutilizzare i materiali altrimenti destinati in discarica. È opportuno favorire la produzione di raccolta differenziata con meccanismi di premialità sulle tariffe, sostenendo la raccolta porta a porta. È indispensabile predisporre e potenziare la politica di educazione e sensibilizzazione dei cittadini per la raccolta differenziata e per il consumo dei prodotti ecosostenibili. È necessario intraprendere una politica concreta per la riduzione della produzione dei rifiuti attraverso accordi con associazioni di categoria del settore commerciale, artigianale ed industriale locale.


Secondo l’articolo 25 della dichiarazione universale dei diritti umani, ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia con particolare riguardo all'abitazione. In questi ultimi anni a causa di una forte speculazione edilizia e della crisi economica, il problema della casa e degli sfratti è molto sentito, soprattutto tra le fasce più deboli. Sara’ compito della prossima amministrazione creare le condizioni per limitare queste difficoltà, anche attraverso un’apposita agenzia della casa con lo scopo di favorire l'incontro tra domanda e offerta di alloggi in locazione con agevolazioni fiscali per i proprietari. Pianificare con l’ERAP il recupero del patrimonio immobiliare esistente con programmi di edilizia residenziale pubblica. Incentivare l’esperienza dell’autocostruzione, uno strumento innovativo di edilizia popolare che permette l’accesso ad un alloggio dignitoso anche a chi, per scarsità di risorse disponibili, non potrebbe accedervi a prezzi compatibili con il proprio reddito.

E’ probabilmente l’impegno più grande per l’amministrazione comunale che dovrà continuare a farsi carico di problematiche legate alla famiglia, all’infanzia, ai giovani, agli anziani, ai disabili, al disagio minorile, all’immigrazione, alla povertà, al lavoro.
È fondamentale utilizzare appieno tutte le strutture e le risorse presenti sul territorio ed è necessaria la collaborazione con il terzo settore: volontariato, associazionismo, cooperazione sociale, ottimizzandone i costi anche d’intesa con i Comuni dell’Ambito.

Falconara è estremamente carente nell’offerta di posti per asili nido. Sarà pertanto necessario attuare un’azione di sostegno alla costituzione di asili nido, patrocinando l’avvio di cooperative, individuando operatori già in possesso di requisiti professionali, o aspiranti ad essere formati, offrendo forme di partenariato per l’assegnazione di fondi regionali ed europei, finalizzati alla realizzazione di attività formative e di strutture ricettive. È possibile articolare l’offerta, anche divulgando la possibilità di attivare, come strutture sussidiarie degli asili propriamente detti, asili nido domiciliari, come previsto dalle Delibere della Giunta Regionale n. 1038 del 9 luglio 2012 e 1197 del 01 agosto 2012, che stabiliscono i criteri per attivare gli asili nido domiciliari, mettono disposizione contributi per le famiglie con redditi bassi per poter avviare i bimbi, e stabiliscono percorsi formativi per aspiranti operatori.

L’utilizzo delle scarse risorse disponibili per sussidi, e ancora più il sostegno che può essere assicurato a cittadini e famiglie in difficoltà economiche sotto forma di esenzione o riduzione nel pagamento di servizi, tariffe e tributi, deve essere effettuato con criteri di estremo rigore, al fine di evitare abusi, che si traducono nella negazione o nella riduzione del sostegno a chi ha veramente bisogno. In tal senso , oltre agli strumenti formali, quali la presentazione della dichiarazione ISEE, è necessario procedere a verifiche dirette prima di accogliere le richieste.

Il Comune, nell’affidamento di servizi, come il sostegno all’handicap, dovrà contemperare l’esigenza di acquisire i servizi a costi contenuti, con la garanzia di requisiti qualitativi di buon livello, verificabili nel tempo, con sanzioni definite in caso di inadempienza, fino alla rescissione dei contratti. Pertanto, quando possibile si dovrà privilegiare come metodo di acquisizione dei servizi, l’offerta economicamente più conveniente, rispetto all’offerta al massimo ribasso. Altra garanzia da cui non transigere dovrà essere il trattamento economico dei dipendenti e soci lavoratori, che non dovrà contravvenire agli obblighi dei contratti nazionali. La verifica del rispetto di tali condizioni dovrà essere puntuale e rigorosa, perché è inammissibile che il Comune tolleri abusi nel trattamento di persone disabili e vessazioni nei confronti dei lavoratori.

L'Italia è uno dei paesi più longevi del mondo. Siamo interessati al progetto "Italia Longeva", il network dedicato all'invecchiamento, creato dal Ministero della Salute, Regione Marche e INRCA per promuovere e sostenere una nuova visione dell'anziano quale risorsa per la società, in buona salute, attivo e impegnato in compiti e ruoli adatti che valorizzino l'esperienza e la saggezza accumulata negli anni, ma anche fruitore di beni e servizi. Beni da inventare e servizi, soprattutto quelli socio-sanitari, da reinventare.

Le attuali crisi occupazionali nel prossimo futuro, non essendo ancora all’orizzonte una soluzione consolidata della crisi finanziaria globale, potrebbero verosimilmente aumentare ed aggravarsi. Pertanto, con l’obiettivo del sostegno alle situazioni di disagio e della messa a punto di proposte, incentivi e progetti per il recupero di occupazione è indispensabile avviare dei tavoli di confronto permanente con le parti sociali, l’Università e gli enti locali sovra comunali.
Controllo sul territorio comunale per monitorare la precarietà ed il lavoro nero e il rispetto della Legge sulla sicurezza.
Apertura di uno sportello pubblico per favorire la nuova imprenditoria giovanile, che coinvolga gli istituti di credito ed i rappresentanti delle associazioni di categoria con il “progetto microcredito” e l’istituzione di un fondo anti-crisi per chi ha perso il lavoro e per le giovani coppie.

Ridare slancio alle attività commerciali. Rivitalizzare il centro urbano con la realizzazione del Centro Commerciale Naturale Urbano. Il Centro Commerciale Naturale rappresenta una risposta alla grande distribuzione, non tanto e non solo dal punto di vista della competitività mercantile, ma essenzialmente per la vocazione specifica volta a salvaguardare e valorizzare gli spazi urbanistici di socializzazione, di vivibilità, di equilibrio socio-ambientale. Si tratta di vivacizzare le potenzialità commerciali e culturali dell’area del centro urbano, attraverso un’ampia offerta merceologica specializzata e rivolta a definiti target di consumo.
Il Comune dovrà favorire lo sviluppo di un commercio a filiera corta per i prodotti alimentari, facilitando il rapporto diretto produttore consumatore. In tale ottica sarà opportuno rilanciare il ruolo del mercato coperto, agevolando la presenza dei piccoli produttori agricoli della Vallesina


Sviluppare l’idea di realizzare a Falconara un polo di importanza nazionale della ricerca e dell’innovazione relativo alla produzione, alla distribuzione e all’istallazione nel settore delle energie rinnovabili, bioedilizia, risparmio idrico, riscaldamento, cogenerazione. Una idea alla quale possono partecipare anche altri comuni vicini come Chiaravalle, Camerata Picena e Montemarciano, in uno spirito di programmazione d’ambito e con il coinvolgimento delle associazioni artigiane ed industriali per la selezione di artigiani e industrie interessate al progetto. Progetto che può realizzarsi con la collaborazione dell’Università Politecnica delle Marche con i fondi che Regione, Stato, Unione europea mettono a disposizione, unitamente all’investimento che il Comune di Falconara dovrà affrontare anche in forma di agevolazioni fiscali per le aziende che intendono insediarsi nel territorio.

DIRITTI CIVILI
I minori con cittadinanza straniera regolarmente residenti in Italia dal 2000 ad oggi sono aumentati del 332% ed entro il 2029 saranno ben due milioni. Nel nostro paese vivono e lavorano, contribuendo al benessere della nostra comunità, quasi 4 milioni di stranieri dei quali 150 mila vivono nelle Marche e 33 mila di essi sono minorenni nati in Italia. A Falconara vivono …. SEL intende sostenere la Campagna sul diritto di cittadinanza ai figli di stranieri nati in Italia. Nel frattempo ritiene che il Comune dia un segno tangibile dell’attenzione rivolta al problema, adottando, come ha fatto recentemente il Comune di Ancona, un “Patto di Cittadinanza” tra il Comune e i minori non italiani residenti che riconosca formalmente una serie di diritti ad essere protetti e sostenuti nella crescita fisiologica e civica e nel contempo stabilisca una serie di “doveri” nell’impegno ad essere attivi e partecipi nella comunità in cui crescono.

Vogliamo tutelare i diritti delle coppie conviventi fuori dal matrimonio e favorire il riconoscimento di forme di convivenza tra persone consenzienti, senza discriminazioni in fatto di orientamento sessuale. È maturo il tempo dei diritti civili per l’istituzione di un registro per le “coppie di fatto”, che consenta a queste famiglie informali l’accesso alle agevolazioni previste per tutte le altre famiglie, per quanto di competenza comunale.

Il futuro di una città, che diventa sempre più multiculturale e multirazziale, è condizionato dall’inserimento socio-culturale degli immigrati. Questa questione è sempre citata nei documenti politici, ma non ci si è finora impegnati sufficientemente in una strategia globale atta a inquadrare il fenomeno e i problemi a esso sottesi.

Al di là di slogan e a rappresentanze di facciata non sembra si sia andato oltre la gestione delle emergenze: emergenza sicurezza, emergenza indigenza, emergenze sanitarie. Soltanto la scuola, per sua natura e per necessità, ha elaborato forme di accoglienza, alfabetizzazione, inserimento dei minori immigrati.

Ma la popolazione immigrata, che a Falconara, oltre ad essere numericamente consistente è ormai storicamente radicata, ha bisogno di essere molto più concretamente e razionalmente rispettata, ascoltata, valorizzata.

E’ necessario che la Politica che amministrerà nei prossimi anni la città utilizzi le informazioni complete, analitiche e costantemente aggiornate, giacenti negli archivi dell’Ufficio Stato civile per comprendere i problemi e le esigenze legate all’interazione tra gruppi di cittadini di diversa origine e cultura. A questo scopo, è necessario che si sviluppi un programma di ampio respiro, che consenta di conoscere la rete di relazioni interne a ciascun gruppo, di trovare le persone di riferimento, se ce ne sono, o in assenza di articolazioni spontanee, di favorirne l’individuazione, al fine di potenziare cerniere di dialogo tra le comunità di origine straniera, l’amministrazione comunale e il resto della cittadinanza. In questo quadro di riferimento si dovrà cercare il supporto delle organizzazioni che da sempre sostengono il disagio sociale e favoriscono l’integrazione: associazioni no profit, gruppi di volontariato, parrocchie, patronati.

La visibilità della consistenza e delle caratteristiche dell’immigrazione e l’apertura di un canale di dialogo costante con gli immigrati dovrà portare alla emersione e alla repressione delle situazioni di illegalità e di criminalità (dal sub affitto al caporalato, dallo sfruttamento del lavoro nero all’evasione fiscale, dalla violazione delle norme di sicurezza allo sfruttamento della prostituzione) costruendo un clima di fiducia tra gli immigrati e gli altri cittadini, l’amministrazione comunale e le forze dell’ordine.

E’ pertanto indifferibile, pur con tutte le gravi difficoltà economiche della situazione attuale, l’attivazione di una rete di accoglienza reale basata sulle tematiche prima esposte, con un intensiva diffusione di informazioni nelle varie lingue e con il supporto di interlocutori, locali e non, che abbiano maturato buone pratiche di integrazione.

La crescita sociale ed economica del territorio o è realizzata per tutti o non è sostenibile, perché quanto più alcuni strati di popolazione rimangono indietro, tanto più si genera l’odio sociale e razziale e l’illegalità, e con essa la sensazione di insicurezza, che annulla l’eventuale relativo benessere delle fasce più agiate.

Assicurare la qualità della vita in termini di sicurezza, garantire i diritti contrastando l’illegalità nell’interesse dei cittadini. Si dovrà predisporre un Osservatorio anti racket e usura e la presenza costante delle forze di polizia (carabinieri, polizia di Stato). Pieno rispetto delle regole a tutti i livelli.

Attivare un piano di “rivitalizzazione dei quartieri periferici e del centro città”. Gran parte dei problemi legati alla sicurezza derivano dal degrado urbanistico e dal disagio sociale, dall’emarginazione, dall’assenza di occasioni e spazi di aggregazione, e pertanto possono essere relativizzati agendo su questi settori.

Il problema tuttavia è più complesso ed è influenzato dal fatto che Falconara è un nodo infrastrutturale, dove transitano migliaia di persone ogni settimana. Luogo ideale di smistamento anche per la criminalità.

Va affrontato e contrastato con il massimo rigore il fenomeno dello sfruttamento della prostituzione, particolarmente diffusa ma anche altre forme meno evidenti, ma altrettanto criminali.

I migliori risultati a tale riguardo sono quelli ottenuti attraverso l’intervento e l’opera di apposite associazioni di volontariato, d’intesa con le forze dell’ordine.

L’azione deve sempre essere mirata ad offrire alle vittime di tale brutalità tutte le possibilità per un recupero di condizioni degne, per l’inserimento nella vita sociale, per la facilitazione all’ingresso del mondo del lavoro.
Se si vuole porre l’attenzione al “mondo giovanile”, bisogna diventare strumento attivo per la diffusione della Cultura dell’Infanzia e dell’Adolescenza, per la prevenzione del disagio minorile, per la protezione e cura delle situazioni di svantaggio.

E’ indispensabile che nel territorio continui a svilupparsi un sistema di incontro, di accoglienza e di ascolto che, accanto al sistema scolastico e sportivo, assicuri al minore una molteplice possibilità di opportunità e una più vasta gamma di strumenti e percorsi formativi, informativi (centri di aggregazione, metropolis, centri ricreativi per le scuole elementari e medie, laboratorio culturale ex scuola Lorenzini, centro via Friuli, scuola di musica… ). Un uso creativo e sociale del tempo libero è una condizione necessaria per costruire la propria personalità ed esprimere la propria individualità, dando risposta ai bisogni di comunicazione, di interazione e di conoscenza tipici della persona in fase di crescita.

Nel realizzare l’obiettivo di “offrire tempo e spazio ai bambini e ai ragazzi”, occorre quindi un coinvolgimento della scuola, delle associazioni sportive e culturali, dei circoli ricreativi, favorendo occasioni di inserimento, agevolando la creazione di gruppi musicali e teatrali, gruppi di lavoro volontario per l’ambiente. La collaborazione con le istituzioni scolastiche diventa prioritaria, sia nella coprogettazione di iniziative sia nel riconoscimento come credito formativo della partecipazione alle attiva in questi ambiti da parte degli studenti. Riconoscere il ragazzo come cittadino, come avente diritto a una partecipazione consapevole e responsabile alla vita della comunità a cui appartiene, allontana il pericolo di una emarginazione generazionale frutto di una cultura del disimpegno.

L’amministrazione comunale dovrà patrocinare le attività (scuola di pace) che hanno lo scopo di promuovere iniziative di formazione ed educazione alla pace, alla soluzione nonviolenta dei conflitti, al rispetto dei diritti umani, per la convivenza pacifica tra popoli e culture diverse, per una società senza xenofobia, razzismo ed ogni altra violenza verso la persona umana ed il suo ambiente.

E’ bene evitare di considerare la politica culturale un settore marginale nella vita quotidiana. In realtà con un’analisi più approfondita ci si rende conto del valore trasversale della cultura.

Valorizzare il ruolo della cultura non solo in senso “di consumo”, ma anche e soprattutto di “produzione”, per sviluppare la partecipazione e la creatività. Attività culturale è anche permettere alle persone di informarsi: Estendere l’accessibilità della Biblioteca comunale garantendo l’apertura quotidiana, e allargare il ventaglio dei servizi disponibili, attraverso le più moderne tecnologie, offrendo la connessione internet WI-FI gratuita. Avviare politiche di valorizzazione dei beni e delle risorse presenti sul territorio, coinvolgendo associazioni, imprese economiche, istituti di credito, scuole e personalità legate a vario titolo al mondo delle arti. Individuazione di spazi liberi per attività culturali, teatrali, musicali. (Scuola di musica, piano terra Pergoli, ecc)
 
Il litorale di Falconara da alcuni anni è diventato, a livello di servizi e qualità della spiaggia, concorrenziale con i lidi vicini di maggior fama. L’incremento delle presenze richiede una migliore ricettività. Si pone perciò il problema del reperimento di aree adeguate al posteggio delle auto, ma, soprattutto, di facilitare lo spostamento con mezzi pubblici e in bicicletta. quindi parcheggi per i turisti che arrivano in auto, anche parcheggi per chi invece si sposta in bicicletta o in moto. Inoltre, nell’ottica che una risorsa naturale come il mare non può essere esclusivamente una merce a disposizione degli operatori – concessionari, ma deve poter essere fruita gratuitamente, è necessario approntare una manutenzione adeguata e la fornitura di servizi igienici dignitosi alle spiagge libere. L’intera città dovrebbe poter beneficiare dell’attrazione esercitata nel periodo estivo dalla presenza di un arenile accogliente. Per ottenere tale effetto è necessario il coinvolgimento di tutti gli operatori commerciali e culturali, in un circuito che, in un rapporto di continuo dialogo con l’Amministrazione comunale porti al miglioramento dell’offerta dei servizi che non può ridursi alla sola spiaggia.

Falconara ha una tradizione consolidata nel campo dello sport. Importantissima è l’attività sportiva giovanile, quindi forte deve essere l’impegno dell’Amministrazione Comunale per sostenere tutte quelle società amatoriali che operano sul territorio e che permettono ai giovani di avvicinarsi alle varie discipline creando, oltre che momenti di formazione, anche situazioni di svago e socializzazione.



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