SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' FALCONARA MARITTIMA (AN) Via Cavour, 6

lunedì 29 ottobre 2007

COMUNICATO STAMPA DEL 29 OTTOBRE 2007

A seguito delle notizie recentemente apparse sui quotidiani locali circa l'apparentamento del Sig. Recanatini con l'Udeur, prendiamo atto che l'ex sindaco ha preso le distanze dal Partito Democratico non condividendone più le scelte, annuncio che contraddice quanto da lui scritto pochi giorni prima sul giornale "Il Progresso" distribuito ai cittadini.

Sinistra Democratica coerentemente con quanto già dichiarato in altre occasioni, per niente preoccupata dei veti e delle preclusioni che vengono paventati, si farà promotrice per affermare a Falconara l'unità delle forze della Sinistra attorno ad un programma partecipativo che riqualifichi la città.

martedì 23 ottobre 2007

LA LETTERA APERTA AI CITTADINI FALCONARESI

Cari concittadini, prima di inviarvi questa lettera abbiamo volutamente fatto trascorrere alcuni giorni dalle dimissioni del Sindaco e lo scioglimento prematuro del Consiglio comunale. Il motivo della scelta è scaturito dalla volontà di dividere nettamente il merito della questione con le polemiche che a caldo sono emerse. Vi rivolgiamo questa “lettera aperta” per offrire alla Vostra riflessione il nostro punto di vista sulle tormentate vicende che la Città ha vissuto.

In questi giorni sui giornali si è data un’immagine di Sinistra Democratica come di una forza politica che ha voluto spaccare tutto.

In realtà SD è stata l’unica a presentare proposte (es. chiusura Esino Entrate, cessione di parte di quote delle Società Partecipate), ad avanzare richieste in Parlamento, a stimolare tavoli istituzionali. Abbiamo fino all'ultimo cercato soluzioni alternative all’accordo con Quadrilatero. Abbiamo chiesto che la definizione del nuovo piano urbanistico avvenisse con iniziative che coinvolgessero i cittadini di Falconara, per permettere a tutti di partecipare e condividere il progetto di città del futuro, ma nessuna forza politica ha ritenuto opportuno sostenere le nostre richieste. Siamo rimasti soli ma, proprio perché crediamo che la buona politica ha bisogno di coerenza e onestà intellettuale, non abbiamo accettato compromessi o soluzioni pasticciate.

Noi di Sinistra Democratica siamo consapevoli di aver riportato in primo piano l’importanza del rapporto tra istituzioni e cittadini. Crediamo che l’unico modo per evitare l’antipolitica”, sia quello di abbandonare atteggiamenti autoreferenziali e non coerenti, per ridare invece voce alla politica reale, quella vicino alla gente.

Da molti giorni si parla del nostro movimento come una forza politica composta di pochi iscritti (12) e non legittimata dal voto degli elettori. Questa cantilena è riproposta in ogni occasione, secondo noi, solo perché i nostri detrattori non vogliono analizzare le cause che hanno provocato la crisi. La nostra impressione è che si sia voluto cercare un “capro espiatorio” cui imputare le responsabilità di una crisi, che evidentemente si è ritenuto di non poter né saper gestire.

Si è detto molto sulla presunta non legittimità dei nostri due consiglieri, vogliamo solo ricordare che sono stati eletti con un voto democratico all’interno di una lista, quella dei Democratici di Sinistra che ha scelto di sciogliersi per dare origine al Partito Democratico. La scelta di formare il gruppo consiliare di Sinistra Democratica è stata una scelta legittima, pienamente riconosciuta dallo statuto comunale.

Questo tentativo di delegittimazione è un fatto preoccupante, significa disconoscere che l’autonomia dei consiglieri è la prima regola perché la democrazia funzioni nelle pubbliche amministrazioni. È un fatto preoccupante soprattutto perché determinato da una forza politica (il neo Partito Democratico) che si auto-candida in Italia ad essere il partito guida del centrosinistra. Per svolgere bene il compito di consigliere, secondo noi, è importante aver presente che la priorità è il bene della città e non gli ordini di scuderia dei partiti.

PARTECIPAZIONE

Ricorderete che la pratica partecipativa è stata uno dei punti fondamentali del programma del centro-sinistra. Un punto centrale per ogni amministrazione pubblica di sinistra, ma che a Falconara, considerando il lungo black-out informativo degli anni passati ha ancora più importanza. Noi abbiamo sempre considerato la democrazia partecipata come uno strumento indispensabile per avvicinare i cittadini alle questioni pubbliche. Uno strumento importante soprattutto quando un Comune come il nostro è costretto a fare scelte impegnative che penalizzano fortemente la comunità (aumento ICI, Trsu, servizi, vendite immobiliari, variazioni al Piano regolatore ecc.).

La partecipazione non è stata avviata, i cittadini falconaresi non sono stati interpellati, non si è mai chiesta alcuna opinione, soprattutto su temi molto importanti come ad esempio l’accordo con la società Quadrilatero, eludendo il primo punto del programma elettorale con il quale il sindaco s’impegnava “ad ascoltare i falconaresi, a coinvolgerli in un progetto condiviso di città del futuro”. Purtroppo la partecipazione non c’è stata nemmeno a livello istituzionale. Tutti i consiglieri comunali sono stati “costretti” spesso a votare gli atti nelle sedute consiliari, senza una reale conoscenza e un serio approfondimento. Spesso i consiglieri della maggioranza hanno votato sentendosi dire frasi del tipo: “Non c’è tempo, o votate o si va al dissesto” mettendo a dura prova il senso di responsabilità di ognuno. Sinistra Democratica ha sempre dichiarato inaccettabile questo metodo perché offensivo dell’istituzione del ruolo degli eletti dai Cittadini.

QUADRILATERO E PIANO URBANISTICO

La mancata collegialità sulla questione Quadrilatero ha provocato la crisi amministrativa. Il nostro giudizio è sempre stato negativo sulla società Quadrilatero, nata con lo scopo di costruire le strade di collegamento tra Marche e Umbria: è una sovrastruttura inutile e costosa come definita ripetutamente dai parlamentari marchigiani dell’Unione e da autorevoli Ministri come gli On. Bersani, Di Pietro e Visco. La nostra battaglia politica continuerà a tutti i livelli per ottenere la cancellazione della Legge Obiettivo, grazie alla quale è nata la società Quadrilatero. Chiediamo semplicemente di rispettare il Programma di Governo Prodi 2006-2011 che dice: “La Legge Obiettivo per la realizzazione delle grandi opere, sulle quali si sono concentrate le risorse pubbliche, si è rilevata un fallimento [...] Proponiamo di modificare profondamente la Legge obiettivo per rafforzare il ruolo degli enti territoriali.”

Nel caso di Falconara M.ma, la Quadrilatero:
a)
non realizza alcuna strada ma “usa” il nostro territorio per “fare cassa”;
b) toglie ogni sovranità al Comune in materia di espropri e di programmazione urbanistica (basta una delibera del CIPE per variare d’ufficio il Piano Regolatore Generale);
c) toglie alle Casse comunali risorse importanti: l’ICI per 30 anni e gran parte degli oneri di concessione edilizia.

Dall'Area Leader di Falconara, Quadrilatero ricava i finanziamenti per costruire una Strada a circa 60 chilometri di distanza.

Siamo stati contrari alla firma del Protocollo d’intesa con la Regione sulla Quadrilatero perché consideriamo questo accordo, che riconosce al Comune di Falconara un prestito di denaro allo scopo di coprire il buco di Bilancio, una forma di ricatto inaccettabile per un Ente Pubblico. Diciamo questo perché il prestito promesso è legato alla sottoscrizione dell’accordo di programma con Quadrilatero. Il Comune di Falconara, stante alla dichiarazione fatta dall’ex sindaco Recanatini, in normali condizioni non avrebbe sottoscritto alcun accordo.

Ci siamo detti contrari all’adesione alla Quadrilatero anche perché la possibilità di utilizzare i 2,8 milioni di euro promessi dalla Regione per pagare una parte dei debiti consolidati, non è risolutiva dei problemi finanziari del Comune di Falconara.

E’ dunque chiaro a tutti:
a)
l’assurdità di dover “subire” un accordo solo per “stato di necessità” e indipendentemente dalle sue conseguenze attuali e future sul territorio e sulla finanza comunale;
b) che si tratta di una illusoria “boccata di ossigeno”, non è risolutiva dei problemi finanziari del Comune di Falconara, che andrà ad aumentare il debito futuro (1,7 milioni di € da restituire).

La sottoscrizione del Protocollo d’intesa con la Regione Marche ed il connesso Accordo di programma con la Società Quadrilatero per l’utilizzazione da parte di quest’ultima di un’ampia fetta del territorio comunale poteva essere evitata solo se si fosse considerato che le contrarietà di Sinistra Democratica (e degli ecologisti) erano e sono ampiamente note a tutti e puntualmente motivate. Non aver voluto tenerle in considerazione, aver anzi resi pubblici sia da parte dell’ex Sindaco sia da alcune forze politiche diktat dal chiaro sapore ricattatorio, ancorché presentati come “atto dovuto”, ha significato una deliberata e consapevole volontà di divisione e di scontro, prima con gli ecologisti e successivamente con Sinistra Democratica.

Per il risanamento dei debiti comunali la Giunta Recanatini aveva previsto anche una “manovra urbanistica” pesantissima, utilizzando a scopo residenziale e non solo parti delicate del territorio comunale, incrementando la popolazione per diversi migliaia di persone (6000?) con il principale scopo di accrescere -con i proventi delle autorizzazioni edilizie- le entrate del Comune, e far fronte alla situazione debitoria. Manovra che non garantisce la risoluzione dei problemi finanziari, ma che ha conseguenze tali da compromettere irrimediabilmente il volto futuro e la vivibilità della Città.

Non tutto può essere considerato lecito politicamente pur di “fare cassa”. Noi riteniamo che vendere una scuola (Peter Pan) o un centro sociale per anziani non sia un investimento ma una grave perdita sociale e culturale.

Lo “stato di necessità” dettato dalla grave crisi finanziaria del Comune non può essere l’alibi per giustificare tutto e far accettare di tutto: cessione di sovranità sulle aree PAV da parte della Quadrilatero, dismissione forsennata del patrimonio comunale, penalizzazione dei servizi e delle strutture di aggregazione e coesione sociale, una fortissima e pesantissima espansione urbanistica in aree assai delicate dal punto di vista ambientale, paesaggistico, ecc.

Non si può compromettere irrimediabilmente il futuro di Falconara solo per far fronte ad una drammatica contingenza dell’oggi, conseguenza di una gestione amministrativa precedente con cui è invece necessario fare compiutamente i conti anche in termini di responsabilità politiche.

Noi ci siamo opposti a questo stato di cose, dopo aver verificato che non c’erano più le condizioni per poter serenamente restare in maggioranza, abbiamo preso atto che le scelte non erano più collegiali. Abbiamo preferito proseguire la strada della coerenza perché crediamo sia l’unica strada praticabile.

La città di Falconara per sperare di tornare alla normalità, non ha bisogno di speculazioni edilizie e di accordi capestro. Ha bisogno invece di gente capace, che sappia prendere decisioni senza pregiudicare le generazioni future. Per poter elaborare un progetto che sappia guardare oltre, un progetto che parta dalle esigenze dei cittadini, con il contributo e la collaborazione di tutti. Sinistra Democratica è disponibile al confronto con quanti vorranno mettersi alla prova su questi temi cercando di svolgere quella funzione di stimolo e di critica che è indispensabile nel corretto dibattito politico.

Da qui dobbiamo ripartire, questo sarà il nostro impegno.

Sinistra Democratica Per il Socialismo Europeo - Circolo di Falconara Marittima

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L'area Leader Quadrilatero

Falconara com'è oggi e come sarà dopo il Piano Urbanistico

ACCADEMY OF S. MARTIN IN THE FIELDS




Michel Collins, direttore e solista
Aula Magna di Ateneo “Guido Bossi”
Ancona 21.X.2007







Benché possegga una fornitissima discografia dell’Accademy Of S. Martin in the fields da lungo tempo anelavo ad assistere ad un loro concerto dal vivo. Da diversi anni ormai ne ascoltavo le innumerevoli incisioni, rendendomi vulnerabile alla bellezza celestiale delle sue esecuzioni. Ebbene domenica scorsa, grazie al provvidenziale contributo della prestigiosa Associazione Amici della Musica di Ancona che è riuscita a coinvolgere l’orchestra nel programma della stagione concertistica appena iniziata, ho avuto il raro privilegio di vedere coronato questo mio sogno.

Com’è noto l’Accademia, pur avendo preso le mosse a Londra nel 1958 da un ridotto complesso da camera, si è ormai accreditata come una delle orchestre più celebri in ogni angolo del mondo, raggiungendo una posizione di elevato prestigio per via dei suoi frequenti ed ambiti riconoscimenti in campo internazionale.

Dopo aver contribuito in maniera fondamentale al rilancio della musica del periodo barocco, nel corso del tempo ha diversificato la sua proposta musicale spaziando da Bach a Mozart, da Haydn a Brahms, da Von Weber a Stravinsky. Sir Neville Marrinner è ormai asceso al ruolo di Presidente onorario e quello che è stato per un lungo periodo di tempo il suo posto di direttore è stato assunto in questa circostanza dall’insigne clarinettista Michael Collins noto, al di là della sua lunga carriera costellata di ampi riconoscimenti di critica, per i suoi recenti concerti per clarinetto di Mozart con la Russian National Orchestra e di Beethoven nella sapiente trascrizione di Michael Pletnev.

Il programma della serata si è aperto con la sinfonia in Mi minore, funebre di Haydn, strutturato in quattro movimenti : Allegro con brio, Minuetto, Adagio, Presto. Dopo l’attacco brioso e veloce dei primi due movimenti l’Adagio ci ha condotto in un clima di più lieve respiro consentendo all’opera di prendere respiro in attesa del brillante Finale, in cui la sonorità si dispiega in tutta la sua drammatica sonorità resa ancora più efficace dall’impiego congiunto di fiati, oboi, corni ed archi.

A fronte di una struttura apparentemente caratterizzata da una costante progressione dinamica, la sinfonia si mantiene lungo tutto il suo percorso in un clima di raffinata dolcezza e non esonda mai dagli argini rassicuranti di una melodia intima e commossa a cui non risulta estranea nemmeno la tensione con cui si conchiude nel Finale. Al pubblico non resta che prodigarsi in un convinto e prolungato applauso che tuttavia non dipana il mistero di quell’attributo Funebre che mal si concilia al respiro della partitura.

Di minore intensità evocativa si appalesa invece il successivo concerto per clarinetto n. 2 in Mi bemolle maggiore op. 74 di Carl Maria Von Weber articolato in tre movimenti Allegro, Romanza (Andante con moto) e Polacca. Qui l’impiego della massa orchestrale al completo offre un’alternanza di tonalità che si manifesta in frequenti passaggi da situazioni di raffinata compostezza ad altri caratterizzati da una più audace vitalità ritmica. L’intermezzo della Romanza rivela nell’autore un’indubbia vocazione alla scrittura di opere destinate ad una rappresentazione teatrale.

Molto suggestiva invece L’Aurora per orchestra d’Archi composta dalla Thea Musgrave nel 1999, che ben evoca nei toni progressivamente ascendenti del Re il processo di graduale passaggio dall’oscurità al baluginate affiorare dell’alba in un’ aura di rasserenante lucentezza in cui la nota conclusiva del Sol apre uno scenario di luminoso trionfo.

Collins si congeda dal pubblico con la Serenata per archi op. 22 in Mi maggiore di Dvorak costituita da ben cinque movimenti : Moderato, tempo di Valse, Scherzo vivace, Larghetto e Finale allegro vivace. Si tratta di una composizione in cui, ad eccezione del movimento morbido e delicato del Larghetto in La minore, domina un ritmo costantemente incisivo e non privo di note eleganti, che si espande con piena maestria consegnando al pubblico, per la verità non numeroso, la trascrizione di un’opera di indubbio rigore formale.

Gian Paolo Grattarola

lunedì 22 ottobre 2007

RISPONDIAMO AL COMITATO "PETER PAN E CENTRO QUI"

Abbiamo ricevuto una lettera dal Comitato cittadino a difesa della scuola materna "Peter Pan" e Centro sociale "Qui", con la quale siamo stati invitati ad esprimere la nostra opinione in merito alle alienazioni degli immobili in questione. Di seguito la nostra lettera di risposta.

La posizione di Sinistra Democratica sulle alienazioni degli immobili che attualmente ospitano la scuola materna “Peter Pan” ed il Centro sociale per anziani “Qui” è nota e non soggetta ad equivoci o interpretazioni.

Sin dall’approvazione del bilancio preventivo 2007, i due consiglieri Stacchietti e Paolinelli allora nel gruppo dei DS, avevano espresso un giudizio negativo al pacchetto che includeva la vendita degli edifici con relativo spostamento in altri siti della Scuola e centro Qui e l’alienazione dell’edificio di via Gobetti, la cui vendita esclude definitivamente la possibilità di creare una strada di collegamento con Via Buozzi, una operazione che avrebbe potuto migliorare la problematica del traffico cittadino.

La nostra contrarietà l’abbiamo manifestata concretamente in Consiglio comunale, promuovendo con i Verdi, un ODG presentato e firmato da tutti i capigruppo della maggioranza, nel quale si chiedeva di accertare alternative alla vendita degli immobili in questione. Ricorderete che l’ OdG fu votato da tutta la maggioranza con la sola astensione del Sindaco Recanatini.

Pur conoscendo la gravissima situazione finanziaria del Comune di Falconara, noi di Sinistra Democratica siamo convinti che la strada per il risanamento non può travolgere il già precario assetto sociale e culturale della città.

Esprimiamo preoccupazione per il modo in cui si continua a cercare di risanare il debito comunale, criteri non risolutivi che non tengono conto delle esigenze dei cittadini.

Nell’immediato pensiamo che la vendita di parte delle azioni delle società partecipate del Comune, da noi quantificato in circa 3.600.000 euro, potrà tamponare il buco di bilancio, evitando di compromettere ulteriormente il territorio e la qualità della vita.

Il pesantissimo debito comunale potrà essere ridotto solo con interventi straordinari e con entrate certe e continuative, ci riferiamo all’attuazione dell’art. 113 della legge 388/2000, che prevede la compartecipazione degli Enti Locali che ospitano sul loro territorio impianti come la raffineria Api, ad una parte dell’IRAP che la Regione Marche ogni anno incassa dall’Api per € 5.600.000 euro.

Confermiamo sin d’ora il nostro impegno per una risoluzione del problema il più possibile concertata con i cittadini.

Cordiali saluti

Per Sinistra Democratica – Falconara

Claudio Paolinelli Coordinatore SD Falconara

MISURA PER MISURA, SHAKESPEARE ALLE MUSE DI ANCONA


MISURA PER MISURA
Di William Shakespeare
Con e regia di Gabriele Lavia

Teatro Delle Muse
Ancona 20.X.2007



Si è aperta la stagione di prosa 2007/2008 al Teatro delle Muse di Ancona con la messinscena della dark commedy Misura per Misura di W. SHakespeare nell’allestimento del Teatro di Roma e della Compagnia Lavia.

Ambientato negli antri suburbani di una Vienna truce e corrusca, popolata da una variegata moltitudine di personaggi ambigui in cui regnanti ed impostori, vergini e prostitute, bargelli e carcerati, frati e ruffiani risultano tutti accomunati e coinvolti nella decadenza dei costumi morali, il dramma si avvale della struttura scenografica imponente ed efficace di Carmelo Giammello e della regia innovativa di Gabriele Lavia che conferiscono allo spettacolo un ritmo impressionante e coinvolgente.

Il testo, messo in scena prima di Lavia solo da Cecchi, Squarzina e Ronconi, è basato sulla traduzione di Serpieri che realizza un buon adattamento pur senza privarlo dei necessari effetti dell’immaginifico barocco.

Benché l’opera si presti alla tentazione di mettere molta carne sul fuoco offrendo numerosi spunti di riflessione, il regista privilegia in questo allestimento il tema della rilassatezza dei costumi morali di una società che, sotto la coltre ipocrita del perbenismo, cela un trepidante bisogno di liberare i propri freni inibitori. Pur consapevole di aver a lungo vestito i panni di un padre troppo permissivo, lasciando crescere a dismisura l’erba infestante della licenziosità, Lavia incarna un Duca che è apparentemente un leone ormai troppo vecchio per poter ripristinare l’autorità e predare ogni rea manifestazione.

Ma in verità il suo provvisorio ritiro in convento sotto le mentite spoglie di un frate minore obbedisce ad un desiderio di comprendere da un osservatorio neutrale se la rigida applicazione della legge risulti un antidoto efficace o un meschino tentativo in cui il potere reprime negli altri i propri istinti. Nel temporaneo passaggio di consegne con cui il Duca cede il centro della scena al proprio vicario non è azzardato leggere anche un altrettanto simbolico scambio delle parti che consente a Lavia di offrire al figlio Lorenzo la parte con cui egli debuttò da giovane. E questi lo ripaga con moneta sonante offrendoci un’interpretazione austera e di assoluto rigore formale di quel saggio Angelo apparentemente integerrimo, di costume rigoroso, che sta in guardia contro la malvagità e che ottunde la punta dell’istinto con i godimenti dello spirito incarnando l’ipocrisia delle convenzioni sociali.

Ma il padre, forte della sua maturità artistica si muove sul palco con un’ impareggiabile capacità comunicativa che ha il suo momento culminante nel corso della prima parte del terzo atto nell’esortazione rivolta a Claudio ad accettare la morte contro l’ignobile compromesso morale di cui dovrebbe essere vittima la sorella Isabella.

Claudio e Giulietta legati da un vincolo sposalia per verba de presenti ritenuto legale dalla società del tempo divengono oggetto di un’ingiusta persecuzione a causa dello stato di gravidanza in cui si trova la ragazza, incorrendo nei nuovi rigori della legge che spalancano a Claudio la dolorosa via del patibolo. Da qui prende le mosse tutta una sequenza di accadimenti caratterizzati da una marcata conflittualità, ma anche da generosi slanci altruistici che consentiranno di fare piena luce sull’estrema complessità dell’animo umano a cui non risulterà estraneo nemmeno il Duca, il quale entrerà nel finale in quello stesso cono di luce ambigua sottraendo a sorpresa Isabella dalla sua vocazione religiosa pretendendone la mano.

Le nostre nature perseguono, come ratti che divorano il proprio veleno, una sete maligna e moriamo. Il finale apparentemente a lieto fine, avvolge pertanto il pubblico in un clima di angosciante sconcertazione, che non gli impedisce tuttavia di omaggiare il cast con una serie infinita di ovazioni.

Gian Paolo Grattarola
22 ottobre 2007
Benvenuti nel blog di Sinistra Democratica di Falconara Marittima.

E' nostra intenzione far diventare questo spazio un contenitore di idee, proposte, e perché no critiche, aperto a tutti coloro che vogliono contribuire a migliorare Falconara Marittima.

venerdì 12 ottobre 2007

INTERVENTO AL CONSIGLIO COMUNALE DEL 21 SETTEMBRE 2007

Intervento di Claudio Paolinelli

Sig Presidente, sig. Sindaco

Oggi è un giorno buio per Falconara e soprattutto lo è per l’istituzione del Consiglio comunale.

Le ultime settimane sono state molto impegnative per noi, intendo dire per la compagna Paola e per me.

Abbiamo avuto l’impudenza di metterci di traverso ai poteri forti, abbiamo cercato in tutti i modi di far valere le nostre opinioni e i nostri convincimenti. Noi non ci vergogniamo di dire che l’adesione alla Quadrilatero è stata estorta al comune di Falconara. La Regione Marche come un Robin Hood al contrario è venuta al capezzale di Falconara non per aiutarci, ma per scipparci dell’unico bene rimasto, che non è come qualcuno potrebbe pensare, l’ICI o il territorio. No. La Regione Marche è venuta a portarci via la libertà, l’autonomia di scegliere, approfittando della nostra debolezza, come in natura fanno le jene davanti ad un animale ferito. Noi siamo convinti che questo è il peggiore affronto che una città possa ricevere.

Il presidente Spacca dovrebbe avere a mente questa frase: “ l’adesione alla Quadrilatero... (può essere presa) a condizione di salvaguardare le prerogative dei Comuni, Province, e Regione in materia di programmazione territoriale e di garanzia da parte dello Stato circa il finanziamento completo delle opere”. Dovrebbe riconoscere queste parole, perchè sono tratte dal suo intervento del 2 maggio 2005 durante l’illustrazione del programma regionale.

La nostra coerenza, in un mondo di opportunisti, deve suonare come una nota stonata, all’orecchio di chi da troppo tempo è abituato a ragionare in termini di convenienza, invischiati così come sono in un modo di fare politica vecchio, stantio, quel modo di fare politica che sta provocando il rigetto e la conseguente protesta dei comuni cittadini, i quali hanno capito che la politica è sempre più distante da loro.

Per un attimo abbiamo creato lo sconcerto, ad alcuni sembrava incredibile che due persone non si fossero adeguate al sistema. È quindi iniziata l’opera di convincimento; dapprima con proposte ed offerte, poi dopo aver appurato che non ci interessano poltrone, è partita una violenta campagna di discredito, prima politica poi sempre più di tipo personale, affiancata da pressioni di ogni tipo. Sono scese in campo molte persone più o meno interessate. Ma i tentativi sono sempre andati a vuoto. Allora si è iniziato a provocare fratture con chi ci era vicino. Come un tarlo, con un metodo che pensiamo sia frutto di anni di esperienza, si è cercato di inculcare il sospetto che la nostra azione nascondesse chissà quali progetti. Il tarlo ha prodotto i suoi effetti, visto che non tutti sono riusciti a resistere. A proposito voglio approfittare di questo spazio per ringraziare l’ex assessore Impiglia per esserci stato affianco in questi momenti particolarmente duri, e vorrei dirgli che capisco la sua decisione di presentare le dimissioni, la situazione era effettivamente insopportabile e capisco che non è facile resistere. Ecco in poche parole che cosa abbiamo subito e sopportato in questi giorni. Lo vogliamo dire, forte, a quelli che hanno dichiarato che Paolinelli e Stacchietti sono in cerca di visibilità.

La verità è che molto più semplicemente abbiamo voluto tentare di far valere le nostre idee. Idee che un tempo erano condivise da tutte le forze del centro-sinistra e che adesso improvvisamente non più, e senza che ci sia un buon motivo, visto che nulla è realmente cambiato nel meccanismo della Quadrilatero. Se non il fatto che prima c’era il Governo Berlusconi ed ora c’è Prodi. Ma qui credo che rientri in gioco l’opportunismo di cui ho detto prima.

La Regione abbiamo detto ha approfittato del nostro stato di subordinazione, ma noi crediamo che questa amministrazione ci abbia messo del suo per arrivare a questo punto di non ritorno. Chi ha buona memoria ricorderà che questa amministrazione non ha mai messo in condizione il consiglio di approfondire i vari punti in discussione. All’inizio poteva sembrare una necessità, ma con il tempo si è avuta la certezza che invece era diventata una regola. La poca dimestichezza con le pratiche partecipative si sono palesate qualche giorno fa all’assemblea pubblica, con un approccio molto poco cordiale verso i comitati cittadini. Se parliamo della questione Quadrilatero, il sindaco ha volutamente evitato di ascoltare le nostre parole. Anzi pur conoscendo la nostra contrarietà, ha accelerato nei tempi, ne ha fatto un problema di vita o di morte, non ha voluto cercare alternative, o non ne è stato capace, a voi la scelta.

Adesso ci dicono che il nostro voto contrario provocherà il commissariamento, e forse il dissesto. Noi non ci stiamo. Il dissesto se ci sarà, è necessario non dimenticarlo, è stato causato da una irresponsabile giunta comunale e da un consiglio comunale che si è tappato gli occhi e le orecchie, oppure, che non ha capito niente di quel che stava facendo, anche in questo caso a voi la scelta.

Autorevoli esponenti politici ci hanno invitato a dimetterci, visto che non siamo in linea con la maggioranza. Gli stessi politici dovrebbero guardare a casa loro, qui ci sono persone che hanno governato prima questa città con i risultati che tutti conosciamo, le stesse persone che senza vergogna sono ancora negli stessi posti.

Noi riteniamo che questa amministrazione abbia fatto un errore fondamentale, che è quello di non aver dichiarato da subito l’impossibilità di rimettere in sesto il bilancio comunale. Abbiamo creduto di poter realizzare un miracolo, che naturalmente non c’è stato. Dopo questo errore originario, ne sono seguiti altri che ne sono la diretta conseguenza, errori fatti allo scopo di limitare quello iniziale.

E allora eccoci qua a votare l’adesione alla quadrilatero, a sottoscrivere un piano urbanistico che stravolgerà nel vero senso della parola, il territorio e soprattutto la vita dei cittadini di Falconara. E siccome i conti non torneranno per parecchi anni, saremo costretti ad accettare “aiuti” dagli speculatori edilizi, dall’industria del petrolio, e chissà quante altre sottomissioni. E questo unicamente perchè abbiamo dei debiti da ripianare. È possibile che nessuno abbia niente da dire? È morale secondo voi lasciare ai nostri figli una montagna di debiti e allo stesso tempo massacrare la città?

In questi giorni sui giornali si è data una immagine di Sinistra Democratica come colei che vuole spaccare tutto. In realtà SD è stata l’unica forza politica a presentare proposte, ad avanzare richieste in parlamento, a stimolare tavoli istituzionali. Il nostro è un piccolo movimento politico, se anche gli altri partiti avessero contribuito fattivamente alla ricerca di alternative, forse qualche problema lo avremmo risolto. E invece niente, tutti a dire che non ci sono alternative alla Quadrilatero. Forse è vero non ci sono alternative, ma perchè qualcuno ha deciso così. Torniamo al problema dei poteri forti. La quadrilatero si deve votare e basta.

La città di Falconara per sperare di tornare alla normalità, non ha bisogno di speculazioni edilizie, di accordi capestro, ha bisogno di gente capace, che sappia prendere decisioni senza pregiudicare le generazioni future.

In questi ultimi giorni, ho sperato che il confronto ritornasse in un ambito più leale, se non altro per cercare di non peggiorare ancora i rapporti. Ma è stata una pia illusione. Si è continuato ad utilizzare metodi che non sono condivisibili, spesso sostenuti da affermazioni non veritiere. Ultimo caso nella riunione di maggioranza di mercoledì scorso, quando il documento programmatico del sindaco è stato presentato da lui stesso, come un documento di Giunta, asserendo che siccome la Giunta ha funzione politica di conseguenza le forze politiche lo hanno in pratica già condiviso. La realtà è un’altra, ci è stato consegnato quel documento proprio con la sottolineatura che era un documento del sindaco, aperto alle osservazioni e contributi delle forze di maggioranza. Quindi non un atto ufficiale di Giunta. Mi sembra una bella differenza.Vorrei vedere la deliberazione di Giunta su quell’atto, e soprattutto vorrei sentire il parere degli altri partiti della maggioranza.

Io penso che se una maggioranza, vuole ben governare, deve cambiare registro, non può reggersi su atteggiamenti di questo tipo.

Nelle nuove linee programmatiche si continua a dire che nessuno si aspettava un situazione finanziaria di quella gravità. Non sono molto d’accordo. Quando all’assemblea con i cittadini qualcuno ha fatto rilevare che il sindaco nella passata amministrazione era il Revisore dei conti e che quindi poteva e doveva conoscere con più precisione i conti, il sindaco si è sentito offeso. Del resto anche la Corte dei Conti nell’adunanza del 29 novembre 2006 pronunciandosi sul bilancio preventivo 2006, dopo aver rilevato un lungo elenco di irregolarità, nelle conclusione scrive: “ Evidenzia inoltre al punto 2 l’inattendibilità dell’indicazione all’approvazione del bilancio preventivo posto dall’organo di revisione ex art. 239, comma 1, lettera b, anche alla luce delle osservazioni svolte dagli stessi revisori nel predetto documento”.

Concludo, non voglio farla troppo lunga. Da molti giorni sto pensando con preoccupazione a cosa è giusto fare, quale deve essere il mio comportamento in questo consiglio comunale. Ho pensato alle conseguenze con l’arrivo di un commissario, a come la città vivrà con un incombente dissesto. Mi sono chiesto se la nostra posizione è stata capita e soprattutto condivisa dai cittadini. Se la battaglia intrapresa non è altro che una libera interpretazione del Don Chisciotte, sono preoccupato per come ne uscirà Sinistra Democratica da questa storia.
Ho pensato molto in questi giorni e vi garantisco che sono stati giorni molto difficili.
Ma sono arrivato ad una conclusione. Nella mia vita, ormai sono vicino ai 50 anni, ho collezionato una gran quantità di difetti. Ma sia nella vita di tutti i giorni, con gli amici come nel lavoro ho maturato due valori che per me sono irrinunciabili: LA COERENZA E L’ONESTA’. Due punti che Se sono importanti nei rapporti con la famiglia, gli amici e nel lavoro, ancora di più devono esserlo in politica.

Sig. Sindaco, colleghi consiglieri, noi per coerenza con le nostre posizioni e per onestà nei confronti di chi ci ha dato fiducia e sostegno, voteremo NO al protocollo d’intesa con la Regione Marche, voteremo NO all’accordo di programma con la Quadrilatero spa.

giovedì 11 ottobre 2007

INTERVENTO AL CONSIGLIO DEL 31 AGOSTO

Intervento di Paola Stacchietti

"Questo Consiglio Comunale è chiamato oggi a decidere su una questione importante come quella della Quadrilatero.

Dobbiamo cioè decidere se cedere alle lusinghe della Regione Marche che, fortemente interessata alla realizzazione del progetto della Quadrilatero ci anticipa un po’ di soldi necessari a tirare il fiato per qualche mese o decidere di non aderire all’ipotesi di accordo previsto, scelta questa che, viste le difficoltà a questo punto di trovare nuove fonti di finanziamento per arrivare al pareggio di bilancio, potrebbe portare al commissariamento del Comune.

La mia critica comincia qui.
Chi ha buona memoria ricorderà l’iniziativa al Pergoli da noi voluta in campagna elettorale in cui alla presenza del Sindaco Recanatini e del vice sindaco Piccinini avevamo espresso la nostra totale contrarietà a quel progetto.
Successivamente anche questa Amministrazione ha espresso con delibera dell’11 agosto 2006 forti perplessità sull’operazione “Quadrilatero”.
Comunque nel corso di tutti questi mesi nei ripetuti incontri organizzati dalla maggioranza e anche nelle sedute di questo Consiglio abbiamo sempre espresso tutte le nostre riserve in merito all’operazione che si andava predisponendo fino ad arrivare ad astenerci sull’approvazione del bilancio consuntivo proprio perché vi era contenuto questo progetto.

Ebbene, ho avuto la forte sensazione che nonostante tutto questo in tutti questi mesi non si sia ricercata seriamente una alternativa che ci consentisse di non trovarci oggi in questa situazione.
Ho avuto cioè la sensazione di non essere stati presi sul serio.

Qualcuno erroneamente avrà pensato che messi alle strette all’ultimo minuto senza un’alternativa credibile avremmo ancora una volta, pur di non assumerci la responsabilità di una crisi, fatto un passo indietro e receduto dalle nostre convinzioni.

Come gruppo abbiamo anche provato a suggerire noi delle alternative e le proposte scaturite non sono, a dir la verità, tutta farina del nostro sacco in quanto abbiamo preso spunto da alcuni passaggi inseriti nelle note dei revisori dei conti e alcune proposte già avanzate dai Verdi.
Per quanto riguarda poi la chiusura dell’Esino Entrate l’idea ci era venuta oltre che da un esame dell’andamento dei conti della società, da un suggerimento raccolto da un colloquio avuto con il Sindaco stesso.

Qualcuno poi ha definito queste ipotesi alternative insufficienti, impraticabili, "puttanate".
Anche qui, non credo che sia compito dei consiglieri comunali suggerire soluzioni ad una amministrazione che vanta fior di tecnici e di dirigenti pagati proprio per svolgere questo lavoro.
Ma tant’è, alla fine, se non ci sono soluzioni alternative è solo colpa della nostra incapacità.

A questo proposito vorrei richiamare l’attenzione su quanto accaduto nella seduta del 10 maggio 2007 in merito alla proposta di variante al piano regolatore quella riguardante per capirci la vendita delle Peter Pan.

Tutti i capogruppo della maggioranza avevano sottoscritto un documento che impegnava la Giunta comunale a verificare l’esistenza di eventuali soluzioni alternative, documento, per inciso, votato da tutta la maggioranza e che ha visto la sola astensione del Sindaco.

Ebbene abbiamo appreso proprio nella riunione di mercoledì dal vicesindaco Piccinini che si sta finalmente cercando una soluzione alternativa alla vendita delle Peter Pan.
Credo che se l’Amministrazione Comunale avesse rispettato, come era suo dovere fare, l’impegno assegnatogli dai consiglieri e si fosse mossa subito in questa direzione anziché aspettare 3 mesi forse, dico forse, oggi avremmo sul tappeto un problema di meno.

Detto tutto questo, voglio ancora una volta sottolineare come abbiamo già fatto in conferenza stampa e alla riunione di maggioranza di mercoledì che nel programma sottoscritto dal Sindaco Recanatini non si parla di Quadrilatero e che quindi non essendoci accordi sottoscritti in proposito non ci sentiamo vincolati e intendiamo, noi di Sinistra Democratica esprimere tutta la nostra contrarietà sul merito ma anche sul metodo per come è stata gestita la questione esprimendo un voto contrario.

Vogliamo anche precisare però che è solo in questo punto che prendiamo le distanze dall’attuale maggioranza punto che ripeto non è nel programma e che quindi non giustifica in se le dimissioni del Sindaco e la caduta del Consiglio Comunale.
Noi non abbiamo mai posto veti o ultimatum a nessuno e non lo abbiamo fatto nemmeno questa volta.

Ripeto non essendo la Quadrilatero argomento di accordo elettorale anche se dovesse oggi essere approvato il punto all’ordine del giorno con una maggioranza diversa da quella che sostiene il Sindaco Recanatini noi non ci riterremmo fuori da questa maggioranza.

Crediamo invece che un minuto dopo il voto si debba aprire una nuova fase di confronto in cui ridefinire le linee programmatiche ma anche un nuovo metodo di lavoro.

Abbiamo più volte lamentato come consiglieri il ritardo inaccettabile nelle consegne della documentazione, ritardo che ci ha portato a dover decidere anche di cose importanti all’ultimo minuto e senza la necessaria competenza.

Se così non fosse, se il Sindaco Recanatini e la Giunta riterranno opportuno rassegnare le dimissioni noi ci sentiremmo responsabili solo di aver perseguito con coerenza e onestà intellettuale il nostro più profondo convincimento."

INTERVENTO AL CONSIGLIO COMUNALE DEL 31 AGOSTO 2007

Intervento di Claudio Paolinelli

Il mutato assetto politico a seguito del consiglio comunale del 28/06/2007 e la sofferta approvazione del bilancio consuntivo 2006, che ha visto il gruppo consiliare di Sinistra Democratica astenersi a causa delle forti divergenze sulla questione Quadrilatero, avrebbe dovuto indurre tutti a ricercare punti condivisi da cui ripartire, provare a ritrovare la coesione di una maggioranza risicata.

È accaduto l’esatto contrario: ci sono state azioni che hanno avuto il risultato inevitabile di arrivare ad un muro contro muro, alimentando venti di crisi.

Causa di tutto è stato già detto, è la fallimentare situazione economica in cui versa questo Comune. Ma non è solo questa sacrosanta ragione a far discutere le forze politiche al governo di questa città. La più importante, secondo noi, è il mancato rispetto del programma elettorale.

Se in un primo tempo poteva sembrare plausibile accelerare, in un sorta di lotta contro il tempo, per trovare soluzioni atte al superamento del problema finanziario, ora per noi è indispensabile riproporre ragionevoli punti programmatici che siano effettivamente realizzabili, e che diano una visione organica sulle conseguenze delle scelte che si vogliono fare.

Una rivisitazione del programma elettorale. Questa è stata la nostra richiesta al Sindaco. Una richiesta che riteniamo giusta soprattutto per onestà nei confronti degli elettori che con il voto al centro-sinistra ci hanno concesso la fiducia.

Una richiesta che però è caduta nel vuoto.

E allora constatando che non esistono le condizioni per riscrivere un nuovo programma siamo noi a chiedere che venga rispettato quello vigente, almeno nei punti essenziali.

Ad esempio tanto per cominciare dallo slogan: “partecipazione, trasparenza e continuità”.

Alla pratica partecipativa nel nostro programma abbiamo dato particolare importanza, tanto che la parola partecipazione appare ben 21 volte nelle 20 pagine del programma: bilancio partecipativo, urbanistica partecipata, democrazia partecipata, ecc. Pratica tanto citata e per niente attuata.

Noi il programma lo abbiamo letto bene, e allora mi piace ripercorrerlo adesso:

LEGGO DAL PROGRAMMA: “occorre proseguire un’efficacie politica per lo sviluppo sostenibile, nella consapevolezza che le nostre attività non possono andare a discapito delle future generazioni e dell’ambiente”.
Dopo l’esperienza dell’amministrazione Carletti era necessario dimostrare la volontà di rinnovare la politica a Falconara. Invece finora si è rafforzato il metodo di una politica vecchia, anacronistica, schiava delle logiche di partito.

Per questo motivo riteniamo indispensabile il processo partecipativo proprio come è scritto nel programma: LEGGO DAL PROGRAMMA “la nuova maggioranza si sente impegnata a valorizzare e sviluppare tutti gli istituti di partecipazione per coinvolgere i cittadini nel governo della città. La diffusione di esperienze di partecipazione nelle forme e negli ambiti più diversi sono strumenti che possono dimostrarsi fondamentali per ricostruire un rapporto positivo tra cittadini e istituzioni.... Questo metodo per giungere alle decisioni potrà forse apparire molto impegnativo e complesso, ma non esiste altra strada per raggiungere il più alto livello di condivisione possibile sui progetti di sviluppo che la nuova amministrazione dovrà varare per i prossimi anni.”

La nostra battaglia contro la Quadrilatero si interromperebbe immediatamente se i cittadini in forme democratiche si esprimessero a favore. Il problema che quasi la totalità dei falconaresi non sa di che cosa stiamo parlando.

Proverò a spiegare le nostre ragioni, che in maniera strumentale vengono etichettate demagogiche ed irresponsabili. Proviamo ad entrare nel merito:

Il punto su cui stiamo discutendo oggi verte sull’accordo di programma con la Quadrilatero Umbria-Marche SpA e della firma del protocollo di intesa tra Comune e Regione Marche, per ottenere anticipatamente l’importo di € 2.840.000 da una banca dietro garanzia della Regione. Di questi 2.840.000 va detto che ben 1.700.000 verranno anticipati al Comune a titolo di prestito, quindi con l’obbligo di restituirli. Rimarrebbero nelle casse comunali solo 1.100.000.

Noi riteniamo questa entrata veramente poca cosa, considerando anche che con l’accordo di programma, il Comune si impegnerà a versare l’ICI maturata nel territorio individuato nel piano di area vasta per ben 30 anni. Inoltre il Comune, ma anche Provincia e Regione con quell’accordo si vedranno privare un diritto fondamentale che è quello di sovranità decisionale nel proprio territorio.

Noi crediamo che questo particolare non sia di poco conto, anche perchè l’area in questione è considerata da tutti come strategica per l’intera regione ed è stata stimata per un valore che si aggira intorno a 9 milioni di euro. In pratica il Comune che potrebbe realizzare le opere in proprio grazie al PRG vigente, anche se in tempi diversi, per soddisfare le carenze di cassa decide di rinunciare a 7.900.000 euro di possibili entrate.

Non solo, sottoscrive un documento nel quale dichiara di rinunciare ad ogni diritto di sovranità in quel territorio individuato con la pav.

Non solo, dichiara anche che sarebbe opportuna una rimodulazione (leggi un aumento) delle volumetrie. Dichiarazione che non ha nessun fondamento visto che non sono noti ancora i progetti definitivi.

Capite? Un aumento di volume dimenticando che il PRG prevede un insediamento commerciale-direzionale di 44mila mq e che con il Progetto Quadrilatero sono diventati 72mila mq e un volume di 324.000 mc in un area leader di 481.000 mq. Quasi il doppio del progetto originario.
Cancellando ad esempio un’area verde, un boschetto che doveva fare da cuscinetto tra le nuove strutture e Castelferretti allo scopo di attenuare l’impatto ambientale, che i cittadini, soprattutto quelli di Castelferretti, devono venire a sapere, sarà DEVASTANTE, in ordine ambientale, di traffico, e anche economico.

Queste sono alcune delle motivazioni che giustificano la nostra contrarietà all’accordo con Quadrilatero.

A queste motivazioni aggiungiamo quelle originarie, cioè quelle che hanno spinto tutti i partiti della sinistra a dichiararsi fortemente contrari, ed a richiedere la profonda modifica della Legge Obiettivo, come scritto nel programma del Governo Prodi.

Bisognerebbe sapere come è nato il progetto Quadrilatero, per mano di chi, perchè è nato. Ma per spiegare questo occorre troppo tempo. Noi di Sinistra Democratica ci impegneremo a far conoscere in maniera dettagliata tutta questa vicenda. Vi garantisco che questo punto non è affatto secondario, nonostante tutti evitano accuratamente di parlarne.

Nei giorni scorsi abbiamo consegnato al Sindaco alcune proposte che noi riteniamo percorribili e sostituibili alla Quadrilatero.
Una breve considerazione sul modo in cui abbiamo ricevuto la risposta (naturalmente negativa): i cittadini devono sapere che a fronte di una proposta protocollata e consegnata a mano, abbiamo ricevuto la risposta tramite i giornalisti quando ancora era in corso la nostra conferenza stampa.
Ma tant’è, lo stile e la forma non abita attualmente al Castello.

Al Sindaco vogliamo dire che queste proposte sono il frutto di lavoro e ricerca di un gruppo consigliare che nella norma non dovrebbe presentare proposte tecniche, ma semplicemente votare o meno un atto.
Noi per senso di responsabilità abbiamo voluto offrire un contributo, prendendo spunto (lo ha già detto Stacchietti) dalla relazione dei revisori dei conti per il bilancio consuntivo, e dalle intenzioni che il Sindaco ci ha confidato più volte in incontri formali sull’ipotesi della chiusura dell’Esino-Entrate.
(l’idea non è nostra, ma del Sindaco che ci disse che quella società provoca inutili perdite al Comune ma che purtroppo esistono veti politici e quindi ...)

Prendiamo atto comunque che il nostro sforzo è stato analizzato e completamente bocciato nel giro di 4 ore, e senza nemmeno dircelo personalmente.
Ma forse abbiamo torto noi, non dovevamo sconfinare in campi che non ci competono, noi dobbiamo semplicemente votare ciò che arriva nel Consiglio Comunale, ed è esattamente quello che faremo.

La nostra posizione è stata abbondantemente esplicitata dai giornali negli ultimi giorni. Notizie infarcite di dichiarazioni, ipotesi, insinuazioni, in un paio di casi anche di falsità, ma questo non è certo un motivo di preoccupazione per noi.

Noi siamo preoccupati di non poter far capire la situazione, a chi in questi anni ha partecipato alle assemblee, si è convinto grazie alle nostre argomentazioni, e ha condiviso con noi la battaglia politica contro la Quadrilatero. Cosa penseranno di noi queste persone, se adesso che abbiamo la possibilità di contrastare concretamente questo progetto, a causa di motivazioni di tipo economico, cambiassimo idea?

Abbiamo preso questa decisione dopo intensi ragionamenti con i compagni del nostro movimento, approfitto per ringraziarli tutti, in particolare voglio ringraziare il nostro coordinatore provinciale, i consiglieri provinciali di Sinistra Democratica e i compagni di Chiaravalle, anche loro coinvolti nell’affare Quadrilatero. Siamo consapevoli che comunque la decisione definitiva spetta a noi consiglieri.

Noi riteniamo di poter esprimere il nostro voto con serenità, certi che se di crisi si parlerà nei prossimi giorni, noi non ne accetteremo la paternità. Del resto nella breve storia di questa Amministrazione non è certo la prima volta che la maggioranza vota in maniera difforme in Consiglio comunale, antefatti che non hanno minimamente influito negativamente.

Noi siamo contrari all’accordo con la Quadrilatero perchè i prestiti che ci verranno erogati non sono altro che una boccata di ossigeno di alcuni mesi per le casse comunali, e perchè non risolvono il problema finanziario.

Più volte si è detto, lo hanno detto il Sindaco, il vice Sindaco, le altre forze della maggioranza, che aderire alla Quadrilatero è una scelta non voluta ma obbligata.

Noi crediamo invece che le scelte, soprattutto se sono di queste dimensioni devono essere fatte con la massima convinzione e non con la filosofia che il fine giustifica i mezzi.

Noi crediamo che gli enti sovra-comunali, la Regione in testa, avrebbero dovuto mettere in condizione il Comune di Falconara di scegliere in maniera consapevole, libero da condizionamenti che nel nostro caso sono di carattere finanziario. Una libera scelta, condivisa, e giustificata da solide ragioni.

La scelta che si accinge a fare il Comune invece è tutt’altro che libera, ma al contrario è determinata dalla necessità di reperire denaro contante.
Noi siamo convinti che decisioni prese in queste condizioni, non siano libere e consapevoli. Sono semplicemente decisioni sbagliate.

mercoledì 10 ottobre 2007

INTERROGAZIONE TARIFFE PARCHEGGI RESIDENTI

Gruppo Consiliare Sinistra Democratica Per il Socialismo Europeo Falconara Marittima

Al Sindaco del Comune di Falconara Marittima Dott. Riccardo Recanatini

Oggetto: tariffe parcheggi residenti zona blu

Il Gruppo Consiliare Sinistra Democratica

• Visto l’aumento delle tariffe dei parcheggi riservati ai residenti
• Visto che l’aumento praticato ai residenti della zona blu è superiore di quello delle altre zone
• Considerato che gli abitanti della zona blu subiscono la carenza di parcheggi occupati durante il giorno dai frequentatori del centro ( commercianti, clienti, etc.) e dal mercato bisettimanale e che quindi non possono quindi essere considerati dei privilegiati
• Considerato che durante la seduta del consiglio comunale del 18 maggio nella discussione per l’approvazione del bilancio preventivo 2007, dopo l’intervento del consigliere Paolinelli, il vice sindaco Roberto Piccinini aveva manifestato con un suo intervento la volontà di verificare la possibilità di attuare modifiche allo scopo di livellare equamente le tariffe dei parcheggi

INTERROGA

Il Sindaco del Comune di Falconara Marittima per sapere:
Se sono state effettuate verifiche a tal fine e che risultato hanno ottenuto.

Falconara Marittima, 10 agosto 2007
Gruppo Consiliare Sinistra Democratica

INTERROGAZIONE FALCONARA CITTA' DELLA PACE

Gruppo Consiliare Sinistra Democratica Per il Socialismo Europeo Falconara Marittima Sinistra

Al Sindaco del Comune di Falconara Marittima
Dott. Riccardo Recanatini


Oggetto: Falconara città della pace

Il Gruppo Consiliare Sinistra Democratica

• vista la Deliberazione del Consiglio Comunale n. 67 del 18/09/2006 riguardante la DICHIARAZIONE DI "CITTA’ PER LA PACE" E DI ADESIONE AL COORDINAMENTO NAZIONALE DEGLI ENTI LOCALI PER LA PACE E I DIRITTI UMANI.
• visto che sono trascorsi dieci mesi e che ancora non si e' ancora data la eseguibilita' a tale delibera
• visto che dal 1 al 7 ottobre prossimi è stata organizzata la settimana della Pace che culminerà domenica 7 ottobre con la marcia della Pace Perugia-Assisi
• visto che anche nel nostro territorio nei giorni scorsi alla notizia della possibile costruzione di una Moschea, si sono scatenate delle polemiche che in qualche caso sono sfociate in provocazioni di tipo populistico, xenofobo, e razzista.


Considerato cha S.D. ritiene che compito di una amministrazione comunale sia quello di favorire l'integrazione di persone (donne, uomini, bambini), di culture, di popoli e religioni differenti e che istituire un ufficio apposito sia un ottimo strumento per agevolare la reciproca conoscenza, convinti dei benefici che producono le mescolanze culturali

INTERROGA


Il Sindaco del Comune di Falconara Marittima per sapere:
Se intende costituire un apposito "Ufficio per la Pace" e un capitolo di spesa al bilancio per promuovere la cultura della pace e dei diritti, mediante iniziative culturali nel territorio comunale, e in quali tempi
Se il Comune di Falconara Marittima parteciperà alla settimana della Pace e alla marcia della pace Perugia Assisi del 7 ottobre.


Falconara Marittima, 10 agosto 2007

mercoledì 3 ottobre 2007

DOCUMENTO DI SD PRESENTATO AL SINDACO IL 21/9/07

Questo è il testo integrale presentato stamattina da Sinistra Democratica allo scopo di trovare un accordo. La proposta non è stata accettata.


1) Sinistra Democratica, accogliendo gli appelli in tal senso e sulla base di un estremo segno di responsabilità nei confronti della Città, ferme restando integralmente le proprie obiezioni e valutazioni negative in ordine all’accordo con Regione Marche e Soc. Quadrilatero, si impegna a non ostacolare la adozione della delibera di ratifica dei relativi accordi;

2) Il Consiglio comunale odierno si limiterà ad approvare la mozione politica frutto del presente accordo, rinviando l’adozione della delibera relativa all’accordo con Regione e Soc. Quadrilatero ad una seduta consiliare da tenersi entro la fine del corrente mese di settembre (si propone la data di venerdi 28), al fine di far produrre e verificare tutti i possibili effetti positivi dell’iniziativa politico-parlamentare-istituzionale intrapresa a vari livelli;

3) La delibera di indirizzo sull’aggiornamento del Programma sarà esaminata ed approvata dal Consiglio comunale solo dopo che l’atto sarà stato adeguatamente approfondito e perfezionato, e comunque non oltre il 15-20 ottobre prossimo;

4) I Partiti costituenti la Coalizione di centrosinistra si impegnano a sollecitare/garantire il sostegno attivo dei propri parlamentari e Amministratori regionali, provinciali e comunali, ciascuno nei propri ruoli, attorno alle problematiche di Falconara, in modo da costruire un Tavolo politico-istituzionale, duraturo per il tempo che sarà necessario, riconoscendo l’esistenza di una “questione Falconara” come snodo territoriale e infrastrutturale di interesse provinciale e regionale;

5) Resta inteso che, ove dovessero reperirsi – entro la data del prossimo Consiglio comunale – risorse finanziarie concretamente utilizzabili al fine di evitare la sottoscrizione dell’accordo Regione-Quadrilatero, la suddetta pratica verrà accantonata;

6) I Partiti costituenti la maggioranza si impegnano a ridefinire modalità di rapporto reciproco e di rapporto con gli Organi dell’Amministrazione all’insegna dei criteri di partecipazione politica e di efficienza amministrativa, anche mediante gli “aggiustamenti” che dovessero rendersi necessari e condivisi per quanto riguarda gli assetti nell’Esecutivo;

7) Il Sindaco è impegnato ad assegnare la delega all’urbanistica ad un componente la Giunta Municipale, secondo il criterio della scelta condivisa tra i soggetti componenti la Maggioranza;
8) I Partiti costituenti la Maggioranza si impegnano, ciascuno con propria autonoma determinazione, ad adottare in tempi rapidi atti concreti di “discontinuità” tra i ruoli istituzionali dell’attuale assetto rispetto a quelli della precedente Amministrazione; ciò al fine di rendere evidente ai Cittadini lo sforzo teso al risanamento ed al rinnovamento della vita politica e istituzionale comunale;

9) Il Sindaco, la Giunta ed il Consiglio sono impegnati a porre in essere tutte le azioni necessarie ad evitare il dissesto, a riequilibrare la parte corrente del bilancio, a porre in essere tutte le azioni finalizzate alla riduzione dei tributi comunali, alla stabilizzazione del personale precario, al mantenimento dei livelli dei servizi, a rilanciare con forza un rinnovato impegno nelle relazioni sindacali e nel coinvolgimento attivo della Città nelle scelte (ex punti 3 e 4 della proposta Piccinini);

10) Il Sindaco, la Giunta, il Consiglio comunale e le Forze politiche della Maggioranza sono impegnati altresì a promuovere tutte le iniziative utili:
- alla più rapida attuazione della Legge 338/2000 che assegna la compartecipazione alle accise ai Comuni sede di impianti di raffinazione e di produzione energetica;
- a produrre un diverso atteggiamento da parte della Regione affinché riconosca il contributo di Falconara alle entrate regionali in materia di IRAP;
- a intervenire unitariamente con la Provincia, la Regione, i Parlamentari marchigiani affinché, come avviene a Taranto, venga concordato un beneficio diretto per il Comune di Falconara sui prodotti della raffineria API (es: royalties);
- a facilitare il collocamento presso gli attuali, o presso nuovi Soci pubblici, delle proprie quote in Società e Consorzi quali: Gorgovivo; Conerobus; ecc.

Resta inteso che per quanto riguarda l’eventuale avvicendamento dell’assessore dimissionario di SD, tempi, procedure e designazione saranno concordati tra il Sindaco e il Capogruppo consiliare di SD.

lunedì 1 ottobre 2007

INTERVENTO AL CONSIGLIO COMUNALE DEL 28 GIUGNO 2007

Intervento di Claudio Paolinelli

"Ci sarà un limite oltre il quale questa Amministrazione Comunale non vuole andare.Mi spiego meglio. Per pareggiare il bilancio preventivo 2007 sono state predisposte misure radicali: imposti grossi sacrifici economici ai cittadini, tagli dei lavoratori precari, sono stati rinegoziati i mutui, è stato messo in vendita gran parte del capitale immobiliare del Comune, sono stati approvati atti per modificare il PRG (operazione questa che va a cozzare con una idea di città sostenibile, vivibile a misura di cittadino).

Finora con grande senso di responsabilità, se pur con dei distinguo, questa maggioranza, ha permesso che tutte le scelte, fatte e presentate a consiglio comunale, venissero ratificate.
Tutte le scelte anche quelle poco discusse e presentate all’ultimo momento. Quelle scelte spesso ritenute punti fermi pena le dimissioni del Sindaco. Nonostante i sacrifici ancora oggi non c’è certezza sul futuro di questa amministrazione comunale.

Il fantasma del dissesto è ben visibile e lo sarà anche dopo aver approvato il bilancio consultivo, ancora per parecchi anni. E allora mi domando: esiste un limite? Una linea che non intendiamo oltrepassare? Fino a che punto dopo aver ad esempio previsto una urbanizzazione che prevede più di 4000 nuovi abitanti riteniamo di poter andare? Vale la pena di vendere scuole per cercare di abbassare il debito comunale? Il territorio cittadino che avrebbe bisogno di più verde, di spazi per i bambini, di parchi, di arredi urbani, sarà in realtà appesantito da molti metri cubi di cemento. Per sempre.
Il sindaco Veltroni a Roma per migliorare il micro clima della città ha intenzione di piantare nuovi alberi. Badate no 100 o 1000 alberi ma 500mila. Noi siamo in totale controtendenza in barba alle emergenze ambientali note a tutti. Non è un caso che anche Falconara sia stata colpita da una violenta alluvione circa un anno fà.

Ecco, il pareggio del bilancio preventivo significa per la città tutto questo.Ma non basta, purtroppo i debiti comunali sono ancora molti, più di 6milioni, 5milioni se non si considerano i crediti residui.Bisogna trovare altre risorse. E qui entra in campo la questione Quadrilatero o meglio ritorna in campo. Piccola cronistoria: la giunta con una delibera di circa un anno fa esprimeva forti criticità sul progetto quadrilatero soprattutto riguardo il sistema di cattura di valore dell’area leader individuata con il PAV. Dubbi e criticità tali da portare in consiglio comunale un ordine del giorno di revoca dell’adesione alla Quadrilatero deliberata dalla precedente amministrazione comunale. Non mi stancherò mai di dire che quella scelta fu un grave errore. Una revoca sospesa all’ultimo momento a causa di promesse fatte al Comune che naturalmente non sono state mantenute ma che ha avuto l’effetto voluto cioè prendere tempo.

Sette consiglieri della maggioranza con grande senso di responsabilità presentarono un documento con il quale si dimostravano disposti ad una sospensione della revoca per permettere alla Regione e alla Quadrilatero di valutare tre richieste che avrebbero potuto far aderire al progetto il comune senza riserve. Si chiedeva il riconoscimento delle quote ICI, degli oneri di urbanizzazione riguardante la cosiddetta area leader e cosa più importante per un Comune la possibilità di avere voce in capitolo sull’opera di urbanizzazione. Tre richieste condivise da tutta la maggioranza e votate in consiglio comunale, tranne l’astensione del sindaco. Aspetto non secondario e da tenere a mente.

Da quel giorno una sola proposta è arrivata da Quadrilatero, con un parziale riconoscimento degli oneri di urbanizzazione, per altro un riconoscimento che vale per tutti i comuni interessati dal progetto. Una proposta giudicata da questa stessa giunta come insoddisfacente e irricevibile. La cifra che resterà al Comune si aggira intorno a 1milione di euro a fronte di un valore stimato di circa 9milioni di euro, con il Comune costretto a versare per 30 anni le quote ICI di quel territorio al confine tra l’aeroporto e Castelferretti e cosa ancora più importante completamente escluso da uno dei diritti fondamentali per un ente locale che è quello di poter gestire il proprio territorio.

Da quel momento in poi, questa amministrazione avrebbe dovuto dedicare tutti gli sforzi per ricercare alternative alla Quadrilatero per evitare di sottoscrivere l’accordo di programma e di discutere l’argomento con Regione e Quadrilatero con più serenità e meno pressioni e forse far valere le nostre richieste con tempi meno stringenti.

Ora per salvare il bilancio sembra che ci sia la disponibilità ad accettare l’elemosina della Quadrilatero e quindi di sottoscrivere l’accordo di programma. Una sottoscrizione a me sembra fatta sulla fiducia, considerando che ancora non esiste un progetto dettagliato e chiaro su cosa nascerà su quell’area leader.

Accettare quei soldi forse garantirà il pareggio di bilancio, ma di sicuro comprometterà per sempre una vasta area del Comune di Falconara. In questi giorni sono state fatte da alcune forze politiche delle proposte alternative, proposte ragionevoli perchè lasciano ancora tutte le porte aperte alle eventuali trattative con Regione Marche e Quadrilatero. Proposte però che sono cadute nel vuoto, proposte che non hanno avuto secondo me la giusta attenzione.

Io sono convinto che non dobbiamo firmare alcun accordo di programma, primo perchè metterebbe fine ad ogni trattativa con Quadrilatero, secondo perchè nonostante la promessa di informare i cittadini con apposite riunioni partecipative sull’argomento ancora non c’è stato alcun confronto. La quasi totalità dei cittadini non sa di che cosa stiamo parlando. Urbanistica e bilancio partecipati quando se non adesso è il momento di attivarli. Un evento urbanistico di queste dimensioni deve essere partecipato anche perchè è un metodo che sta ai primi punti del programma di questa amministrazione comunale.


Siamo vittime della legge obiettivo, una legge del passato governo di destra. Legge a quanto pare fatta propria dall’attuale governo Prodi. Una legge che limita l’autonomia dei comuni. Alcuni colleghi di questa maggioranza e il sindaco continuano a dire che ai soldi della quadrilatero non ci sono alternative, senza quei soldi si arriverà al dissesto con il risultato che il Commissario firmerà comunque l’accordo di programma, bloccherà tutti i servizi, e i lavoratori delle cooperative perderanno il lavoro, che insomma la città cadrà nel declino per molti anni.

Tutto questo a causa di una scellerata gestione del comune nella passata amministrazione, milioni e milioni di debiti fino ad arrivare al collasso del sistema, responsabilità questa del Sindaco Carletti ma non solo: la responsabilità va distribuita a tutte quelle forze politiche che lo hanno sostenuto tappandosi occhi, orecchie e bocca. Anche nelle ultime ore mi è stato detto che occorre un forte senso di responsabilità, che sentirò forte il peso della responsabilità di aver mandato il comune alla malora. Un senso di responsabilità che io giro ai colleghi della maggioranza che erano in questa aula anche con la giunta Carletti. Credo che il senso di responsabilità e morale nei confronti di questa città in ginocchio, dovrebbe portarvi a pensare seriamente alle dimissioni da questo consiglio comunale.

Qui nessuno vuole il dissesto, noi ci troviamo qui in questa sede con il desiderio di migliorare Falconara, perchè a Falconara viviamo e vogliamo bene. Ma credo anche che ognuno di noi possa con gli strumenti dati dalla Democrazia esprimersi nella maniera che ritiene più giusta.La terribile situazione finanziaria non possiamo nasconderlo ha incrinato i rapporti della maggioranza, qualche volta scadendo a considerazioni personali, credo che sia importante sapere, e allora io chiedo al sindaco e alla giunta, adesso, garanzie documentate che dopo l’accordo con Quadrilatero e il pareggio di bilancio, il Comune allontani definitivamente lo spettro del dissesto e le minacce di dimissioni. Se così non fosse credo che il limite di cui dicevo all’inizio del mio intervento sia arrivato e che altrimenti si possa parlare di accanimento terapeutico. "


DICHIARAZIONE DI VOTO:


Il nostro senso di responsabilità ci impone di ridefinire la nostra posizione e quindi di mediare, per i motivi che sono stati illustrati prima. La nostra intenzione originaria era quella di votare NO agli accordi con la Quadrilatero. Considerando che oggi si potrebbe andare al dissesto, abbiamo deciso Paola Stacchietti ed io che ci esprimeremo con un voto di astensione. E' una decisione difficile per la nostra coscienza e per il rapporto che si creerà con i cittadini. E' una mediazione politica come ne avvengono ogni giorno in sedi di questo tipo. Speriamo che questa nostra apertura venga accettata anche dagli altri componenti della maggioranza. Perchè le mediazioni non possono essere unilaterali.

23 LUGLIO 2007 LA PRESENTAZIONE DI SD A FALCONARA






Notizie da Falconara

VERSO LE ELEZIONI COMUNALI

COMUNICATO STAMPA 24 SETTEMBRE 2007

Falconara Marittima, 24 settembre 2007
Agli organi di stampa

Il Gruppo consiliare Sinistra Democratica di Falconara Marittima, lette le dichiarazioni sui giornali di oggi del vice-sindaco Roberto Piccinini e del Partito dei Comunisti italiani, ritiene opportuno chiarire una volta per tutte la sua posizione, allontanando in maniera definitiva congetture e distorsioni della verità.

Ribadiamo con forza che Sinistra Democratica ha offerto la massima disponibilità per non pregiudicare il voto sulla Quadrilatero senza rinnegare le sue valutazioni negative allo scopo di evitare il dissesto di bilancio e commissariamento del Comune, a patto di approfondire i punti relativi all’urbanistica, con un documento-proposta che ha consegnato alle forze di maggioranza. La nostra disponibilità offerta su un piatto d’oro con grande sacrificio, è stata clamorosamente rifiutata dal sindaco, a poche ore dal consiglio comunale.

Purtroppo nè il sindaco, al quale abbiamo chiesto di revocare le dimissioni proprio per evitare il commissariamento, nè gli altri gruppi di maggioranza hanno mostrato la volontà di discutere nel merito brandendo le dimissioni come una minaccia e hanno votato insieme ad Alleanza Nazionale e alla lista Carletti dopo averne denunciato tutti i mali possibili...

Spieghino ai cittadini falconaresi gli esponenti del neo Partito Democratico, e ancor di più Rifondazione e Comunisti Italiani perchè hanno unito i loro voti a quelli della destra per approvare l’intesa con Quadrilatero spa che espropria le esangui casse comunali del 70% degli oneri di urbanizzazione, costruzione ed ICI per trenta anni pari a circa 9 milioni di euro.

Il vice-sindaco Piccinini in Consiglio comunale, non ha riconosciuto il nostro senso di responsabilità, negando il nostro grosso passo indietro, e la dichiarazione finale del Sindaco Recanatini, che non ha perso occasione per dimostrare la sua mediocrità politica davanti a numerosi cittadini presenti i quali hanno rumorosamente reagito in segno di dissenso, hanno messo una pietra tombale ad ogni possibilità di dialogo con questo esecutivo da parte nostra.

Abbiamo acquisito questa convinzione anche grazie ai numerosissimi attestati di solidarietà e di condivisione della nostra scelta che ci sono giunti dalla cittadinanza.

Evidentemente la nostra coerenza è stata ben capita dai falconaresi.

Claudio Paolinelli

Paola Stacchietti



CONFERENZA STAMPA DEL 28 AGOSTO 2007

Sinistra Democratica coerentemente con quanto dichiarato sin dall’inizio di questa esperienza amministrativa, quindi già da quando gli attuali consiglieri Stacchietti e Paolinelli militavano nelle file dei DS sebbene in rappresentanza della sinistra DS (correntone), ribadiscono la loro contrarietà al progetto Quadrilatero per i motivi generali che già molto spesso sono stati spiegati.

SD si impegna sin da ora a fornire un’approfondita informazione ai cittadini su un tema che non può essere liquidato in poche battute vista la complessità dell’argomento.

Questa contrarietà si rafforza perchè la volontà di firmare l’accordo di programma da parte del Comune solo a causa della pessima situazione finanziaria, non ci convince.

Anzi, noi riteniamo che, a fronte di nessuna certezza che tale operazione risolverà definitivamente il problema finanziario, firmare l’accordo significherà non una via di salvezza ma il peggioramento della situazione sia in termini economici che in termini ambientali.

Sinistra Democratica nelle persone di Stacchietti e Paolinelli hanno dimostrato un forte senso di responsabilità espresso in Consiglio comunale.
Come documentato dai vari interventi in Consiglio comunale molto spesso la mancanza di informazione e l’atteggiamento del Sindaco ha limitato la normale dialettica all’interno della maggioranza.

Sinistra Democratica critica particolarmente la mancanza di informazione e partecipazione dei cittadini sulle questioni importanti come appunto la Quadrilatero.
Questa maggioranza in questo modo è venuta meno al principale patto fatto con i cittadini che è fondato sulla partecipazione e trasparenza.

Sinistra Democratica ancora una volta responsabilmente come richiesto ha presentato al Sindaco una serie di proposte alternative all’accordo di programma di Quadrilatero.

Se tali proposte non venissero prese in considerazione i consiglieri di SD non esiteranno ad esprimere voto contrario all’accordo, non intendendo sottostare a nessun tipo di diktat.

COMUNICATO STAMPA DEL 28 AGOSTO 2007

Falconara Marittima, 28/08/2007

Premessa:
Il Movimento politico “Sinistra democratica – per il Socialismo europeo” ritiene necessaria una riflessione sulle motivazioni e sulle modalità con cui si è pervenuti all’attuale stato di tensione tra le forze politiche della Maggioranza, tale da pregiudicare seriamente la prosecuzione dell’esperienza amministrativa e la necessaria azione di risanamento finanziario.



Il casus belli – ossia la sottoscrizione del Protocollo di intesa con la Regione Marche ed il connesso Accordo di programma con la Società Quadrilatero per l’utilizzazione da parte di quest’ultima di un’ampia fetta del territorio comunale – poteva essere evitato solo se si fosse considerato che, sul punto specifico, le contrarietà di Sinistra Democratica (e non solo) erano e sono ampiamente note a tutti e puntualmente motivate.
Non aver voluto tenerle in considerazione, aver anzi resi pubblici – sia da parte del Sindaco che da parte di forze politiche - diktat dal chiaro sapore ricattatorio, ancorché presentati come “atto dovuto”, ha significato una deliberata e consapevole volontà di divisione e di scontro, prima con i Verdi e ora con SD, tanto più che il punto non fa parte del Programma politico-amministrativo, come meglio si dirà in seguito.

Non si sfugge alla sgradevole impressione che, stando così le cose, si sia voluto cercare un “capro espiatorio” – adeguatamente fermo nella coerenza ai suoi convincimenti - a cui imputare le responsabilità di una crisi che evidentemente si ritiene di non poter né saper gestire.

Le responsabilità di una eventuale crisi invece, secondo noi, stanno in chi ha volutamente ignorato le arcinote posizioni di SD, fidando forse nella sua disponibilità a “chinare il capo” per un malinteso “senso di responsabilità”.

Per raggiungere questo risultato si è fatto perfino e falsamente riferimento a inesistenti obblighi di “rispetto degli accordi politici e programmatici”, tirando in ballo testi diversi dal Programma ufficiale della Coalizione che ha sostenuto la candidatura a Sindaco di Riccardo Recanatini.
E siccome tale richiamo è venuto proprio dal Sindaco, ci si domanda se ciò sia avvenuto per scarsa conoscenza da parte sua di tale Documento o, invece, per deliberata volontà di “fare carte false”.

L’adesione al Protocollo di intesa con la Regione sulla Quadrilatero, con la possibilità di utilizzare 2,8 mln di euro per pagare una parte dei debiti consolidati, non è risolutiva dei problemi finanziari del Comune di Falconara.
Come sanno tutti, Sindaco e partiti della Maggioranza compresi, ciò rappresenterà solo una illusoria “boccata di ossigeno” che andrà ad accumulare il debito futuro, consentendo oggi di utilizzare somme che dovranno essere in larga parte restituite domani, quando peraltro il peso delle rate di ammortamento del debito, già oggi consolidato con le banche, diventerà fuori della portata ordinaria del Comune.
Ecco allora che si prevede una “manovra urbanistica” pesantissima, ad oggi dai contenuti indefiniti. Peraltro tale “manovra” non garantirà la risoluzione dei problemi finanziari (ammesso e non concesso che sia corretto ed eticamente lecito azionare la leva della programmazione urbanistica al solo o precipuo fine di “fare cassa”) ma con conseguenze che si preannunciano tali da compromettere irrimediabilmente il volto futuro e la vivibilità della Città.

E’ evidente, infatti, che la partita è più ampia e riguarda la gestione delle future politiche urbanistiche, che per ottenere l’adesione di Sinistra Democratica debbono avere il carattere della trasparenza, della pubblica utilità, della sostenibilità sociale e ambientale.

In conclusione: lo “stato di necessità” dettato dalla grave crisi finanziaria del Comune non può essere l’alibi per giustificare tutto e far accettare di tutto: cessione di sovranità sulle aree PAV da parte della Quadrilatero, dismissione forsennata del patrimonio comunale, penalizzazione dei servizi e delle strutture di aggregazione e coesione sociale, una fortissima e pesantissima espansione urbanistica in aree assai delicate dal punto di vista ambientale, paesaggistico ecc.

Non tutto può essere considerato lecito – politicamente – pur di “fare cassa”.

Non si può compromettere irrimediabilmente il futuro di Falconara solo per far fronte ad una drammatica contingenza dell’oggi, conseguenza di una gestione amministrativa precedente con cui è invece necessario fare compiutamente i conti anche in termini di responsabilità politiche.

Sinistra Democratica presenta dunque, una allegato questo documento, una “proposta alternativa”, concreta e praticabile, riguardo la vicenda nota come “Questione Quadrilatero”.
Sullo sfondo resta inequivocabile la necessità di mettere a punto un modo di operare di questa Amministrazione e della maggioranza che la sostiene, tali da garantire in modo effettivo e sistematico partecipazione, collegialità, trasparenza nelle scelte, assenza di forzature e l’abbandono dei diktat da parte di ciascuno.

p. Sinistra Democratica – per il Socialismo europeo
Circolo di Falconara
Il Coordinatore
(Claudio Paolinelli)



Allegato:

PROPOSTA ALTERNATIVA ALLE ENTRATE DERIVANTI DALLA SOTTOSCRIZIONE DEL PROTOCOLLO DI INTESA CON LA REGIONE MARCHE E IL CORRELATO ACCORDO DI PROGRAMMA CON LA SOCIETA’ QUADRILATERO SPA

Vista la richiesta inoltrata dal Sindaco Dott. Riccardo Recanatini alle forze politiche di maggioranza di presentare proposte valide al fine di evitare la firma del protocollo d’intesa tra Regione Marche e Comune di Falconara Marittima e il successivo Accordo di Programma con la società Quadrilatero, inoltriamo di seguito le nostre proposte:

· Cartolarizzazioni degli immobili alienabili; come consigliato anche dal Collegio dei Revisori dei conti, nella relazione al bilancio consuntivo 2006, per far fronte all’esigenza di liquidità di cassa, proponiamo una rapida cartolarizzazione degli immobili di cui è prevista l’alienazione entro il 2008. Ciò consentirebbe una dilazione degli stessi tempi di vendita a terzi ed una liquidità immediata. Solo considerando l’alienazione degli immobili suddetti il conteggio andrebbe fatto su un valore stimato di circa € 3.052.800


· Vendita immobili: si rinnovano almeno 2 proposte già avanzate e/o sostenute in passato ma non adeguatamente valutate

· Vendita edificio “Ex Fanesi”;
Allo stato attuale è possibile pensare ad un utilizzo di tutto il piano terreno e del primo piano, aggiungendo un livello corrispondente alla superficie della platea, determinando così un edificio su due livelli.
Data la conformazione dell’edificio ed il luogo, si privilegia un utilizzo commerciale-terziario rispetto all’uso residenziale. L’idea di un centro commerciale accessibile dalla piazza (ma anche da Via XX Settembre e da Via Flaminia) che possa essere chiuso nelle ore notturne appare la soluzione più adeguata al luogo.

Volume realizzabile: 6248,04 mc (esistente)
Superficie Utile Lorda. 1905 mq (ipotesi) 2082 (max)
Prezzo di vendita: 2500 €/mq (valore minimo considerando lavori eseguiti
Valore di vendita: 4.762.500 €
Ritorno 25% 1.190.625 €

· Area lato Hotel Touring:
Valorizzazione e cessione dell’area pubblica a fianco dell’Hotel Touring, dove è oggi presente un campo di bocce, da spostare nella parte più alta della superficie verde.

Superficie territoriale: 2250 mq
Indice Fondiario progetto: 5 mc/mq
Volume realizzabile: 11250 mc
Superficie Utile Lorda: 3750 mq
Prezzo di vendita: 2500 €/mq
Valore di vendita: 9.375.000 €
Ritorno 25%: 2.343.750 €

· Utilizzo di risorse per Opere Pubbliche previste e non eseguite:
In armonia con quanto indicato dal Collegio dei Revisori dei Conti nella dianzi citata Relazione, è possibile utilizzare risorse finanziarie disponibili per opere pubbliche non strettamente indispensabili in questo momento, e dunque previste ma non ancora attuate.
In tal senso, ad esempio, rinviando la ristrutturazione del sottopasso di Palombina, si recupererebbero risorse per circa 400.000 €.



· Cessazione Società Esino Entrate:
richiamate le valutazioni negative all’uopo formulate dal Collegio dei Revisori dei Conti, proponiamo la chiusura di tale società ed il ritorno della gestione diretta dei servizi, con un risparmio di € 998.000 (aggio riconosciuto dal Comune alla società).

Tenuto conto che l’attuazione del Prg vigente riguardo l’area interessata, comporterebbe entrate al Comune, tolti gli oneri di urbanizzazione primari, l’importo almeno 9.000.000 € e che dalla firma dell’Accordo di programma con la Quadrilatero entrerebbero nelle casse comunali 2.840.000 € di cui 1.700.000 sotto forma di anticipazione (leggi Prestito) da restituire nell’arco di un paio di anni;
considerando che tale accordo come dichiarato da più forze politiche è solo frutto della necessità di reperire risorse finanziarie, e che in altri momenti l’accordo con la Quadrilatero sarebbe stato ritenuto impossibile a causa delle gravi conseguenze che provocherà al quartiere di Castelferretti in primo luogo, ma anche a tutto il resto del territorio falconarese in termini ambientali ed economici, e soprattutto perchè tale accordo esproprierà il Comune di Falconara del potere di sovranità del territorio previsto costituzionalmente, riteniamo che queste nostre proposte possano essere accolte favorevolmente.
Ciò permetterebbe a questa maggioranza di evitare una crisi amministrativa che Sinistra Democratica non ritiene né necessaria né inevitabile.

COMUNICATO STAMPA DEL 26 GIUGNO 2007

Falconara Marittima, 26 giugno 2007

COMUNICATO STAMPA

L’incontro tra la Giunta Comunale di Falconara e quella Regionale di lunedì scorso non ha dato i frutti sperati sulla questione riguardante l’adesione alla Quadrilatero SPA.

Sinistra Democratica ritiene ancora molto lontana e quindi inaccettabile la proposta di Quadrilatero. Per questo motivo rinnoviamo l’invito a revocare le delibere di adesione 116 e 117 del 28/11/2005, revoca sospesa con l’ordine del giorno del 29/01/07 votato in Consiglio comunale da tutta la maggioranza, unicamente per ricevere proposte adeguate alle richieste formulate alla società Quadrilatero e alla Regione Marche.

Per sottoscrivere l’accordo di programma il Comune di Falconara aveva formulato tre richieste: il riconoscimento dell’ICI, degli oneri di urbanizzazione, e punto più importante il controllo del territorio.

Le richieste sono state disattese, quindi chiediamo coerentemente con gli accordi presi in Consiglio Comunale che non si proceda alla firma di accordo di programma e che si tolga dal bilancio ogni voce riguardante Quadrilatero.

Riteniamo con convinzione che l’inserimento al Bilancio consultivo 2006 dell’offerta di Quadrilatero sia poca cosa rispetto al reale valore di un territorio, quello tra Castelferretti e l’aeroporto, da tutti ritenuto strategico per l’intera regione.

L’adesione alla Quadrilatero comporterebbe un forte impatto sulla città ed un aumento di tassazioni per i cittadini, i commercianti, gli artigiani e la piccola industria Una scelta di questo tipo DEVE essere spiegata e condivisa da tutti i cittadini attivando l’Urbanistica e il Bilancio partecipato, considerando che trasparenza e partecipazione sono ancora dei punti fondamentali del programma presentato da questa amministrazione. Partecipazione che ancora non c’è stata.

Alcune forze politiche della sinistra (SD, PdCI, Verdi) nei giorni scorsi hanno presentato al Sindaco una proposta alternativa alla Quadrilatero. Riteniamo quelle proposte ancora valide e ci permetteranno di approvare il Bilancio Consultivo non precludendo alcun percorso futuro.

I consiglieri comunali:
Claudio Paolinelli
Paola Stacchietti

19 MAGGIO NASCE SD AD ANCONA










COMUNICATO STAMPA DEL 11 GIUGNO 2007

Falconara Marittima, 11 giugno 2007


COMUNICATO STAMPA

Si è costituito ufficialmente oggi anche a Falconara Marittima il movimento politico “Sinistra Democratica per il Socialismo europeo”.

Dopo l’assemblea nazionale di Roma del 5 maggio e quella provinciale di Ancona del 19 maggio, le compagne e i compagni che si riconoscono nella Sinistra Democratica si sono riuniti per dare vita in città a questo movimento politico che si pone come obiettivo l’unità della sinistra, una sinistra nuova, plurale, laica, dell’ambiente, delle libertà, una sinistra non minoritaria, ambientata in Europa nel socialismo.

L’On. Claudio Maderloni, presente all’incontro, nel ribadire che il neonato movimento è amico del nascente Partito Democratico, con cui lavorare per il rafforzamento dell’Unione, ha illustrato i progetti di Sinistra Democratica, e il nuovo panorama politico al Parlamento italiano ed europeo. Sinistra Democratica infatti conta alla Camera 22 deputati, al Senato 12 senatori e al Parlamento europeo ben 5 componenti, grazie alle recenti adesioni di Giulietto Chiesa e Achille Occhetto, oltre naturalmente a Giovanni Berlinguer, Pasqualina Napoletano e Claudio Fava.

Durante l’incontro si è deciso di organizzare in tempi brevi una assemblea pubblica per presentare il movimento ai cittadini e simpatizzanti, e di avviare incontri con le rappresentanze sindacali e con le associazioni per discutere le problematiche cittadine. Naturalmente Sinistra Democratica si farà promotrice di tutte le iniziative che favoriranno gli incontri con le forze di Sinistra di Falconara.

Il Comitato provvisorio di Sinistra Democratica Falconara ha individuato come coordinatore Claudio Paolinelli.

In serata sono state distribuite le prime tessere di adesione. La campagna di sottoscrizione e adesione proseguirà durante tutte le prossime iniziative pubbliche. È possibile chiedere maggiori informazioni o aderire scrivendo a: sinistrafalconara@libero.it

Claudio Paolinelli - Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo

5 MAGGIO 2007 A ROMA NASCE SD






MOZIONE 174 DISPERSIONE IN MARE DI MATERIALE BITUMINOSO DEL 4 APRILE 2007 VERIFICATOSI AGLI IMPIANTI RAFFINERIA API

Mozione n. 174 presentata in data 17 aprile 2007 a iniziativa Ortenzi, Comi, Lippi, Giannini, Altomeni, Luchetti, D’Anna, Solazzi, Badiali, Rocchi, Viventi, Brandoni, Mollaroli, Mammoli, Procaccini, Binci, Benatti, Silvetti

“Dispersione in mare di materiale bituminoso verificatosi il 4 aprile 2007 agli impianti raffineria Api”

Premesso che l’incidente verificatosi il 4 aprile scorso agli impianti della raffineria API di Falconara ha causato la dispersione in mare di materiale bituminoso che si è depositato sul fondale marino lungo la fascia litoranea che dalla centrale dell’API prosegue sino a Senigallia;

Considerato che è ancora impossibile, a distanza di 13 giorni dall’incidente, quantificare esattamente l’entità del disastro ambientale provocato in quanto non sono stati ancora diffusi dati ufficiali sui danni arrecati;

Tenuto conto che l’evento calamitoso in questione si è verificato in un’area ad elevato rischio di crisi ambientale, proprio per la presenza dell’API e di una serie di infrastrutture viarie, industriali, ferroviarie, e aeroportuali tanto da essere ricompresa tra i siti contaminati di interesse nazionale;

Preso atto che le operazioni di recupero del materiale inquinante coordinate dalla Società Petrolchimica di Rimini, specializzata in questo tipo di operazioni, vengono eseguite in modo manuale da operai provenienti da ditte incaricate dalla raffineria medesima;

Considerato che le sostanze riversate in mare sono altamente nocive sia per la flora che per la fauna e che l’accertamento di inquinamento massivo, anche in prossimità delle spiagge, ha indotto gli amministratori dei Comuni interessati (Falconara, Montemarciano e Senigallia) ad emettere ordinanze di divieto di balneazione, incluso il divieto di accesso alla spiaggia e divieto di pesca, con l’inevitabile rischio di pregiudicare in modo notevole la prossima stagione turistica e le attività economiche legate al settore ittico ed alimentare;

Considerato che una delegazione del Consiglio regionale, guidata dalla Presidente della IV Commissione consiliare permanente, ha effettuato in data 11 aprile, alla presenza degli ammini-stratori dei comuni interessati, un sopralluogo sul litorale interessato dallo sversamento idrocarburico prodotto dalla raffineria API al fine verificare gli esiti del grave incidente;

IMPEGNA la Giunta regionale:

1) ad attivarsi al fine di conoscere esattamente quali siano state le cause che hanno provocato lo sversamento;

2) a verificare l’idoneità degli impianti nonché i dati relativi alla quantità di materiale petrolifero versato e quelli relativi ai controlli effettuati, sino ad oggi, sul litorale marino, sulle acque e su tutta la fascia litoranea interessata;

3) a verificare il pieno rispetto del decreto del Direttore del dipartimento “Territorio Ambiente”, n.18 del 30 giugno 2003 sulla base del quale poggia la concessione della raffineria API;

4) a conoscere quali interventi di bonifica e ripristino dello stato dei luoghi, da porre a carico della raffineria API, siano in corso nonché i tempi per la loro conclusione;

5) ad attivarsi al fine di evitare che altri incidenti di tale entità si verifichino in futuro;

6) a garantire il completo risarcimento dei danni subiti dai territori interessati dall’incidente.