SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' FALCONARA MARITTIMA (AN) Via Cavour, 6

martedì 24 febbraio 2009

A FALCONARA CI MANCA IL C.I.E.

Apprendiamo dagli organi di stampa che il Governo Nazionale ha individuato Falconara come sito per edificare il Centro di Identificazione ed Espulsione (CIE).

Esprimiamo la massima contrarietà a tali strutture in quanto inumane e non rispettose della dignità delle persone.

Condanniamo la decisione di accogliere la proposta del Governo da parte del Sindaco e della sua Giunta che usano cinicamente l’alibi delle difficoltà economiche, sperando di ottenere in cambio una contropartita per la città.

Riteniamo inoltre che Falconara, già pesantemente gravata da grosse problematiche socio-economiche ed ambientali, non possa sostenere anche la presenza di una struttura detentiva.

La storia di Falconara è solidamente radicata nella cultura dell’accoglienza e della solidarietà, Falconara non può assistere ancora una volta in silenzio. E' necessario gridare il totale rifiuto dei Centri di Identificazione ed Espulsione. In certe occasioni il silenzio è complicità.

domenica 1 febbraio 2009

NASCE L'ASSOCIAZIONE PER LA SINISTRA

Il Circolo di Falconara Marittima di Sinistra Democratica si impegna ad avviare, insieme a tutti coloro che si riconoscono nei valori di solidarietà, laicità, emancipazione sociale, sostenibiltà ambientale, dignità, democrazia ed inclusione, con un'ottica di costruzione di un futuro migliore per gli strati meno privilegiati della nostra società, una compagna di adesione all'"Associazione per la Sinistra" in coerenza con la proposta presentata a Roma il 13 dicembre scorso.

L'associazione vuole riunire intorno al progetto della costruzione di una nuova forza politica di sinistra persone interessate in quanto tali, senza pretese di coordinamento o direttive pre-definite. La qualità e la caratura del nuovo soggetto dipenderà dalla capacità di coniugare le diverse sensibilità che si riusirà ad esprimere. Le iniziative saranno pubblicate sul blog. Chiunque sia interessato è invitato a parteciparvi e a presentare proposte, sia inserendo commenti a questo e agli altri post pubblicati, sia scrivendo al nostro indirizzo e-mail: sinistrafalconara@libero.it.

Il Coordinatore del Circolo di Falconara

Antonio Crocetti

VARIANTE CASTELFERRETTI - LA QUESTIONE NON E' CHIUSA

Bene, allora alla risposta dell'Assessore Regionale Marco Amagliani all'interrogazione dei Consiglieri regionali Binci (SD) e Brandoni (PRC) rispondono i tecnici della Provincia.
Ma non ci sembra che la problematica sia riducibile a "sottigliezze tecniche", piuttosto che abbia una consistente portata politica, sia per la tutela del territorio e la responsabile pianificazione urbanistica, sia per l'istanza di un'azione amministrattiva rispettosa delle norme, che sono state stabilite a garanzia degli interessi collettivi, e che i pubblici amministratori per primi devono essere impegnati a rispettare. Azione amministrativa che deve anche dare sempre ampia dimostrazione che le motivazioni che la muovono sono indirizzate alla prevalenza del bene comune, convincendo che le azioni intraprese sono necessarie, opportune e migliori di ogni alternativa proponibile e opponibile.
Sinistra democratica non si accontenta di "smuovere le acque", ma pretende risposte esaustive ed anche cambiamenti di decisioni, qualora venga dimostrato che queste siano affette da irregolarità, inopportunità, o non perseguano gli interessi generali, ma siano subordinate ad altre esigenze.
Come ad esempio far quadrare i conti del bilancio con gli oneri di urbanizzazione, autorizzando opere non necessarie, in una situazione in cui il Piano regolatore è ancora in larga parte da attuare e la popolazione è in calo.
La Variante urbanistica, che andrà ad aggiungersi all'edificazione di un'area per una superficie tale da raddoppiare l'edificato di Castelferretti, legata al Progetto Quadrilatero, genererà una ulteriore colata di cemento in un comune con una densità abitativa già altissima e divorerà una parte di territorio posto sotto tutela per pregio paesaggistico. A chi giova tutto ciò, oltre ovviamente ai proprieteri terrieri e ai costruttori? Scelte di questo tipo non hanno effetti passeggeri, per cui una prossima Amministrazione potrebbe porvi qualche rimedio, ma rimarranno per le generazioni future, in una città già devastata nella seconda metà del secolo scorso per la mancanza di prospettiva della classe politica, l'avidità degli speculatori e il disinteresse e l'incapacità di mobilitazione di una popolazione in buona parte con scarso radicamento, in quanto affluita da fuori per i cambiamenti sociali verificatesi.
In un momento in cui tutto un modello economico sociale e culturale è messo in discussione non è possibile abbassare la guardia e consentire politiche così miopi e devastanti.
Sinistra democratica si oppone fermamente e chiamerà i cittadini e le aggregazioni politiche e sociali che hanno a cuore il futuro dei loro figli a denunciare la politica che, giustificandosi con impellenze catastrofiche, avvalla interessi predatori, dilania ulteriormente l'ambiente e lacera la coesione sociale.

Si allega la nota dal Coordinatore provinciale di Sinistra democratica inviata ai giornali locali Corriere adriatico e Messaggero

E' abbastanza irrituale e sorprendente che venga da non meglio precisati "tecnici della Provincia" il primo commento alle dichiarazioni dell'assessore regionale all'urbanistica, Marco Amagliani, sulla nota questione della Variante PRG a CAstelferretti. Ancor più sorprendenti le loro accuse di "intromissione" verso i propri colleghi della Regione. Insomma, appare decisamente fuorviante che si tenti di ridurre il tutto ad uno scontro "tra tecnici".
In verità, le affermazioni dell'assessore Amagiani, in risposta ad una interrogazione di due consiglieri regionali (Massimo Binci e Giuliani Brandoni), paiono più che corrette.
Andando all'osso, da un lato la Regione riconosce che non ha "potere sostitutivo" verso "scelte operate da un'altra autorità
competente" (la Provincia); dall'altro, evidenzia "che la procedura seguita dalla Provincia di Ancona presenta delle anomalie" (in quanto "unaprocedura di VAS non può essere attivata dopo l'adozione dei piani di programma") e conclude con il "parere che la Provincia di Ancona debba essere invitata ad effettuare una nuova riflessione sugli atti emanati" finalizzata ad "un perfezionamento del provvedimento..."
Come è evidente, destinatari degli inviti della Regione sono gli Organi politici e amministrativi (non quelli tecnici) della Provincia. Dunque, spetta alla politica dare risposte e Sinistra Democratica le attende innanzitutto dalla Presidente Casagrande e da quella Giunta Provinciale, che ha espresso parere favorevole, pur con prescrizioni, alla discussa e discutibile Variante varata (pare per "ragioni di cassa") dall'allora Commissario prefettizio e fatta propria dall'Amministrazione comunale di Goffredo Brandoni.

Nell'attesa, non si può che esprimere condivisione e soddisfazione per la posizione della Regione.

L'evidente conflitto politico-istituzionale (e non tecnico) che siè determinato, si poteva evitare se Presidente e Giunta provinciale avessero dedicato maggiore considerazione alla puntuale e argomentata nota dei consiglieri di Sinistra Democratica Luca Barbadoro e Marco Giardini che, prima che
il caso giungesse alla deliberazione della Giunta, avevano sollecitato quella "riapertura della istruttoria tecnica" che oggi anche la Regione consiglia e che avevano definito la quiestione della VAS "come l'aspetto forse più equivoco, contraddittorio e pasticciato" ( la nota è ancora consultabile sul sito web del Gruppo consiliare SD della Provincia).

Riccardo Maderloni
- Coordinatore provinciale Sinistra Democratica.