SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' FALCONARA MARITTIMA (AN) Via Cavour, 6

venerdì 21 marzo 2014

Quando firmare per la "Lista Tsipras"


Sarà possibile firmare a sostegno della lista "L'altra Europa con Tsipras" i seguenti giorni: Sabato 22 dalle ore 18 alle 20:30 in piazza Mazzini, Sabato 29 dalle ore 18 alle 20:30 in Piazza Fratelli Bandiera, Lunedì 24 dalle 19 alle 20 in Piazza Mazzini e Lunedì 31 dalle ore 18 alle 20:30 in Piazza Mazzini.
Ulteriori date verranno successivamente comunicate.
Inoltre è sempre possibile firmare presso gli uffici elettorali del Comune al Castello di Falconara Alta e in Via Roma.


giovedì 20 marzo 2014

Avanza il degrado

Come già segnalato qui, la vicenda che vede protagonista l'ex scuola Lorenzini continua, tra lo stupore e l'indignazione dei cittadini di Falconara Marittima e, soprattutto, del quartiere di Villanova.

Come si legge su un articolo di Vivere Ancona (qui):
per salvare dal degrado l'edificio di Villanova e per ridare alcuni servizi ai residenti, i comitati avevano presentato il 17 gennaio scorso una proposta concreta all'Amministrazione comunale e, il 24 febbraio, consegnato la petizione popolare chiedendo di poter illustrare il progetto. Da due mesi le associazioni aspettano di essere ricevute anzi, il 21 febbraio gli è stato recapitato un sollecito di sgombero dei locali. E così domenica se ne sono andati.“
Da domenica le associazioni di volontariato hanno dovuto abbandonare la loro sede. Pur di restare avevano presentato in Comune un progetto per contribuire alla ristrutturazione.
Come sostiene Riccardo Borini, citato da Vivere Ancona: "Così si contribuisce al degrado del quartiere".

Il progetto, lo ricordiamo, prevedeva la produzione di beni e servizi rigorosamente a km0,come pane, latte e punto vendita di giornali, per rilanciare la languente economia cittadina in special modo in un'area così danneggiata come quella di Villanova.

Come scrive ieri sera dal suo profilo Facebook lo stesso Riccardo Borini:
IERI, DOPO 3 SOLLECITI, DOPO DIVERSI COMUNICATI STAMPA DI PROTESTA, LA RICHIESTA DELLE COMMISSIONI CONSILIARI 2° e 3° FIRMATA DALLE LISTE CIVICHE FBC/CIC , PD E LISTA CIVICA INSIEME PER MASTROVINCENZO, è stata accolta.

LA COMMISSIONE CI SARA' il 27.03.2014 alle ore 15,30 (sede CASTELLO).
Il consigliere comunale per le liste civiche FBC/CIC continua:
LA COSA STRANA E' CHE LA COMMISSIONE E' STATA CONVOCATA IL GIORNO DOPO CHE LE ASSOCIAZIONE SONO STATE COSTRETTE A LASCIARE I LOCALI.
LE ASSOCIAZIONI FIRMATARIE DEL PROGETTO DI RECUPERO E UTILIZZO DELLA EX SCUOLA NON SONO STATE UFFICIALMENTE INVITATE ALLA COMMISSIONE.
STAREMO A VEDERE SE CI SARA' UN VERO DIALOGO O E' TUTTO GIA' DECISO.
E non a torto poiché, come segnala sempre lo stesso Borini:
CONOSCENDO LA SITUAZIONE STRUTTURALE DELLA EX SCUOLA, IL DIALOGO E LA RICERCA DI COLLABORAZIONE CON LE ASSOCIAZIONI DOVEVA INIZIARE ALMENO 6 MESI PRIMA DELL'INVIO DI UNA LETTERA CON CUI SI INVITAVA LE ASSOCIAZIONI A LASCIARE I LOCALI.
 Segnalando come prassi del Comune un troppo comodo quanto burocratico disinteresse:
CON LE ASSOCIAZIONI NON SI PARLA SOLO CON LETTERA NE' CON I COMUNICATI STAMPA, QUESTO L'ASSESSORE ASTOLFI DOVREBBE SAPERLO!!!
Si spera che le 400 firme raccolte dalle associazioni e dai comitati, potrebbero far prendere la decisione giusta al Comune, sintomo di un più che democratico ed equo buonsenso, tenendo presente che, come si legge dalle colonne di Vivere Ancona:
Oggi di quelle sei associazioni, tre sono rimaste senza sede, altre tre si sono arrangiate in spazi di fortuna.
Il tutto andando a martoriare l'attività di volontari che da anni si sacrificavano per continuare a creare un laboratorio di convivenza e di civiltà, contro quel degrado che, alla fine, ha portato allo sgombero dell'ex scuola Lorenzini.

martedì 18 marzo 2014

Una storia come tante

Falconara, ex scuole Lorenzini: braccio di ferro Comune-Associazioni

Purtroppo una storia come tante altre, in cui la sordità e la cecità di un'amministrazione fa pagare lo scotto a chi, invece, vorrebbe costruire qualcosa di utile nel sociale; con una illogica quanto scellerata azione politica, la lotta di chi vede, nella battaglia ideologica, l'unico pretesto di legittimazione offerto dalla politica.

Il caso delle ex scuole Lorenzini di Villanova sono un esempio di sordità di una parte politica, allergica al confronto democratico, aliena dalla voglia e volontà di riorganizzare un sistema dissanguato dalla troppo ben nota malapolitica.
Quella delle es scuole Lorenzini è la storia di uno spazio abbandonato, isolato, recuperato dalla voglia di associazioni e volontari di creare qualcosa di nuovo, recuperando quel che ritenuto vecchio veniva reputato inutilizzabile. È la vicenda di uno spazio sociale autogestito sorto dalla voglia di valorizzare il capitale umano, recuperando un'area di Falconara troppo a lungo abbandonata e dimenticata dall'indigenza di politiche che, troppo facilmente, tendono a dimenticare il valore del lavoro di quelle persone che si muovono ad aiutare gli altri.

Sembrerebbe una storia a lieto fine, se si concludesse in questo modo. Ma non è così.

Come si legge nel comunicato stampa datato 17 marzo 2014: "da domenica 16 marzo diverse Associazioni di volontariato hanno dovuto abbandonare la loro sede presso l’edifico comunale Lorenzini di Villanova senza avere nessuna alternativa. Ma - prosegue il comunicato - la cosa grave è che l’Amministrazione comunale non ha dialogato con esse e non ha preso in seria considerazione un progetto autogestito".


Ancora una volta la sordità di chi fa politica senza guardare ciò che una attività concreta e attenta agli interessi della comunità avrebbe portato.
Ma la sordità non è solo quella di chi fa finta di non sentire, quando gli si chiedono spiegazioni; la sordità è in campo già da tempo: quando si è incominciato a lavorare per il bene del quartiere "una proposta c'era, quella di creare una sorta di cooperativa sociale magari dove fare ad esempio il pane e non solo per poi essere rivenduti". E l'obiettivo era concreto e a portata di mano: "Il ricavato, la maggior parte, sarebbe stato devoluto alla riqualificazione di un quartiere falconarese, quello di Villanova".
Prosegue l'articolo pubblicato da Vivere Ancona:
"Ma stando ai Comitati, Villanova e Ondaverde, quello che avrebbe potuto dare una svolta per il futuro del quartiere non sarebbe neanche stato preso in considerazione.
Non tarda a giungere neppure la beffa poiché, le stesse associazioni si vedono muovere contro l'accusa di morosità, prontamente respinta al mittente che, fingendo di non ascoltare, non da risposte e, tanto meno, non produce alternative.

Il silenzio di una politica che non sa e non vuole dare risposte, mentre persone che si sono sacrificate in un progetto sociale vorrebbero averle. Una storia di silenzi, una storia come tante tante.

lunedì 17 marzo 2014

L'altra Europa con Tsipras

Per noi, la democrazia non è negoziabile”, Alexis Tsipras

Alexis Tsipras è un politico greco, leader di SYRIZA e candidato, per il Partito della Sinistra Europea, alla Presidenza della Commissione Europea per le elezioni europee del 2014.

Un'altra sinistra è possibile; questo sogno è realizzabile assieme a quello di poter creare un'altra Europa con la discesa in campo di Alexis Tsipras.
L'occasione viene offerta dalla prospettiva delle elezioni europee previste per tra il 22 e il 25 maggio 2014. In Italia si voterà domenica 25 maggio.

Il manifesto, in 10 punti programmatici, dell'Altra Europa è molto chiaro riguardo alla linea da seguire per ridare lustro e dignità ad una vera Europa dei popoli, contro quel sistema che, da troppo tempo, ha fatto sacrificio della democrazia sull'altare delle politiche di una austerità votata a incatenare la libertà e vincolare l'autodeterminazione dei popoli agli interessi delle banche.

Le priorità politiche sono tre:
  1. Porre fine all’austerità e alla crisi, con gli strumenti indicati nei 10 punti del piano, un documento creato e perfezionato dal dialogo e dal puro confronto democratico;
  2. Avviare la trasformazione ecologica della produzione, per rispondere alla crisi ambientale e dare priorità alla qualità della vita, alla solidarietà, all’istruzione, alle fonti energetiche rinnovabili, allo sviluppo ecosostenibili;
  3. Riformare le politiche europee dell’immigrazione, rifiutando il concetto di “Fortezza Europa” che alimenta forme di discriminazione, e garantendo invece i diritti umani, l’integrazione, il diritto d’asilo e le misure per la salvaguardia dei migranti, costretti ad affrontare viaggi in cui è a rischio la loro stessa vita.
E i 10 punti del programma non lasciano spazio a equivoci:
  • Fine dell’austerity;
  • Un New Deal Europeo: "L’Europa potrebbe e dovrebbe prendere in prestito denaro a basso interesse per finanziare un programma di ricostruzione economica focalizzato sull’impiego, sulla tecnologia e sull’infrastruttura";
  • Prestiti a piccola e media impresa: proprio la BCE dovrebbe, come altro istituti di credito centrali, fornire prestiti a sostegno delle imprese, poiché, come fa notare lo stesso Tsipras, proprio nel Sud dell'Europa molte aziende sono state costrette a chiudere per mancanza di credito;
  • Lotta alla disoccupazione;
  • Un sistema fiscale che assicuri la responsabilità fiscale sul medio termine e che permetta agli stati membri di usare lo stimolo fiscale durante una recessione;
  • Una vera banca europea "che possa prestare denaro come ultima risorsa per gli stati-membri e non solo per le banche";
  • Aggiustamento macroeconomico;
  • Vertice Ue sul debito;
  • Atto Glass-Steagall (il Glass-Steagall Act è una legge che venne elaborata negli Stati Uniti, per far fronte alla crisi del ‘29. Fu un insieme di misure che avevano lo scopo di frenare la speculazione da parte degli intermediari finanziari);
  • Tassazione delle offshore.
Un'altra Europa è possibile.