Da alcuni giorni, sulle pagine dei giornali locali, stiamo assistendo ad un dibattito sulla proposta di accorpare (“annettere”?) il Comune di Falconara a quello di Ancona. In questo modo, secondo la Sen. Magistrelli, che ha dato il via alla discussione, si ridurranno le pendenze debitorie di Falconara e si potranno avviare progetti di sviluppo del territorio ad esempio facendo arretrare la linea FS da Senigallia e Ancona, liberando così la costa a favore dello sviluppo turistico.
Francamente non si capisce perché questa idea riesca ad attirare tanta attenzione. Credo che per i falconaresi questa non sia una priorità visto che sono per lo più (pre)occupati a capire se e come la città riuscirà a scrollarsi di dosso la pesante situazione di pre-dissesto finanziario e ad individuare con chiarezza le connesse responsabilità.
L’idea, tra l'altro, non è originale. Già il fascismo nel ventennio realizzò questa “pensata” e Falconara diventò “AnconaVI”, come testimonia la Carta di identità dei meno giovani. La caduta del Regime consentì un faticoso ritorno alla normalità.
Qualche settimana fa, con una certa coerenza storica, la Destra falconarese riesumò la proposta, che giustamente cadde inosservata. Ora rilanciano – con particolare ardore - alcuni Parlamentari del PD (dopo la Magistrelli, l’on. Galeazzi).
Perché, mentre Falconara corre il serio rischio di un declino, invece di provare a trovare soluzioni concrete e idonee, si preferiscono progetti simili, tanto fantasiosi quanto inutili?
Falconara si è vista negare negli anni il ruolo di servizio svolto per l'intera Regione, adesso si vorrebbe cancellarne l'identità culturale e sociale – ritenuta una priorità dall’intero Centrosinistra alle ultime elezioni amministrative – sacrificandola sull’altare dei sogni di “grandeur” anconetani (i parlamentari proponenti sono tutti della Dorica).
C’è poca sensibilità e rispetto nei confronti degli abitanti di Falconara. Nessuna ‘fuga in avanti’, tipo il Supercomune, risolverà i problemi. E le auspicabili razionalizzazioni, le utili economie di scala coniugate ad una migliore efficienza di molte funzioni e servizi pubblici, sono realizzabili utilizzando le normali forme di cooperazione inter-comunali, tra Enti autonomi e con pari dignità istituzionale, già previste dalle leggi vigenti. La sen. Magistrelli e l’On. Galeazzi dovrebbero saperlo!
Oggi Falconara è una città con grossi problemi che può risolvere in autonomia, con chiarezza di idee e proponimenti e un po’ di solidarietà con altri livelli istituzionali (Comuni vicini, Provincia, Regione e Stato). Con il Supercomune, invece, sarà un quartiere con gli stessi grossi problemi ma senza più voce in capitolo.
Invece di pensare ad un Supercomune, sforziamoci di avviare un progetto di Area Vasta con modalità che mettano alla pari le città interessate. Quindi ben venga lo spostamento della ferrovia da Senigallia ad Ancona. Ma voglio far notare che la continuità delle spiagge da Ancona a Senigallia, auspicata dalla Sen. Magistrelli, è interrotta soprattutto dall'ingombrante raffineria che impedisce ogni progetto di tipo turistico. E la cosa non è di poco conto.
Falconara ha bisogno di fatti concreti. Ad esempio, in Senato è stato presentato un emendamento al disegno di legge A.S.1644, primo firmatario il Sen. Guido Galardi di SD e firmato anche dalla Sen. Silvana Amati, sul quale i rappresentanti del Governo hanno manifestato parere favorevole, che comporterebbe una inversione di tendenza sulla questione finanziaria e un piccolo segnale di riconoscenza nei confronti di un Comune, il nostro, che da troppo tempo è al servizio passivo di tutta la Regione.
Claudio Paolinelli
Coordinatore SD Falconara
1 commento:
Ma l'idea di arretrare la ferrovia da Senigallia fino ad Ancona non era stata di Giancarli a suo tempo per non far far il tanto famigerato bypass di Villanova che taglierebbe in 2 un intero quartiere ? Ed è un progetto di parecchi anni fà e quindi non è farina del sacco della Magistrelli. Perchè lo si tira fuori proprio adesso ? Spiegatemelo, tanto più che finalmente sia Senigallia che Falconara avrebbero un water front libero da rotaie e sottopassi.
Posta un commento