L’associazione per la Sinistra di Falconara in merito al bando di gara deliberato nel Consiglio comunale del 29 giugno ritiene che l’Amministrazione comunale abbia dato prova di pressapochismo, arroganza e accanimento ideologico, nell’assumere decisioni che incidono sulla vita di varie categorie di cittadini, ignorando le problematiche sociali e in ossequio ad una visione pseudo liberista, che presta il fianco a grossi gruppi aziendali, verosimilmente non radicati sul territorio, che godono di posizioni dominanti.
Viene invece messo in subordine l’interesse immediato di un servizio di qualità, rivolto oltretutto ad un’utenza da tutelare, nonché il contributo che potrebbe offrire al mantenimento di decenti livelli occupazionali nel territorio. Problema questo che sarebbero da tenere nella massima considerazione in un momento di così pesante crisi.
Tale decisione ha prodotto effetti negativi immediati, quali la perdita del posto di lavoro di dipendenti delle Cooperative Intervento collocati presso le strutture comunali, in quanto sostituiti da dipendenti comunali già in servizio presso gli impianti di refezione, che a loro volta cedono il posto ai dipendenti della Ditta appaltatrice. La clausola di salvaguardia per il personale dipendente prevista all’art. 42 del disciplinare non ha salvaguardato questi lavoratori coinvolti in un perverso effetto domino.
Ma anche gli stessi dipendenti delle cooperative impegnati nel servizio mensa, crediamo, non hanno nessuna garanzia di ricevere un trattamento economico e giuridico analogo a quello previgente.
Viene invece messo in subordine l’interesse immediato di un servizio di qualità, rivolto oltretutto ad un’utenza da tutelare, nonché il contributo che potrebbe offrire al mantenimento di decenti livelli occupazionali nel territorio. Problema questo che sarebbero da tenere nella massima considerazione in un momento di così pesante crisi.
Tale decisione ha prodotto effetti negativi immediati, quali la perdita del posto di lavoro di dipendenti delle Cooperative Intervento collocati presso le strutture comunali, in quanto sostituiti da dipendenti comunali già in servizio presso gli impianti di refezione, che a loro volta cedono il posto ai dipendenti della Ditta appaltatrice. La clausola di salvaguardia per il personale dipendente prevista all’art. 42 del disciplinare non ha salvaguardato questi lavoratori coinvolti in un perverso effetto domino.
Ma anche gli stessi dipendenti delle cooperative impegnati nel servizio mensa, crediamo, non hanno nessuna garanzia di ricevere un trattamento economico e giuridico analogo a quello previgente.
È più facilmente ipotizzabile, che verranno utilizzate in larga scala tutte le forme di sfruttamento dei lavoratori che le attuali norme consentono: D’altronde nel disciplinare sono addirittura previsti il ricorso a subappalto e a contratti di Co.Co.Pro.
Le cooperative Intervento, di cui, sottolineiamo, il Comune è socio, evidentemente non hanno negli ultimi anni investito intelligentemente in una crescita di professionalità e di credito, tali da renderle finanziariamente indipendenti e sane; inoltre, per la grande valenza sociale che devono avere le cooperative, troppo spesso non hanno saputo tutelare le categorie di lavoratori appartenenti alle fasce più deboli.
Riteniamo che sarebbe più opportuno chiedere conto agli amministratori degli errori e delle inadeguatezze che si sono verificate nella gestione delle Cooperative, e che per responsabilità dovranno essere sostituiti, con altri più qualificati, in un ottica meritocratica e scevra da condizionamenti politici. Non smantellare o esautorare completamente le strutture penalizzando soltanto i lavoratori, come si sta facendo. Piuttosto queste vanno razionalizzate, se necessario ridotte di numero e sgravate di sovrastrutture posticce, costose ed inutili, quali il “Consorzio”.
Le cooperative Intervento, di cui, sottolineiamo, il Comune è socio, evidentemente non hanno negli ultimi anni investito intelligentemente in una crescita di professionalità e di credito, tali da renderle finanziariamente indipendenti e sane; inoltre, per la grande valenza sociale che devono avere le cooperative, troppo spesso non hanno saputo tutelare le categorie di lavoratori appartenenti alle fasce più deboli.
Riteniamo che sarebbe più opportuno chiedere conto agli amministratori degli errori e delle inadeguatezze che si sono verificate nella gestione delle Cooperative, e che per responsabilità dovranno essere sostituiti, con altri più qualificati, in un ottica meritocratica e scevra da condizionamenti politici. Non smantellare o esautorare completamente le strutture penalizzando soltanto i lavoratori, come si sta facendo. Piuttosto queste vanno razionalizzate, se necessario ridotte di numero e sgravate di sovrastrutture posticce, costose ed inutili, quali il “Consorzio”.
Il mito della privatizzazione dei servizi pubblici perché “privato è efficiente” è ormai logoro e la sua falsità l’abbiamo toccata tutti con mano nelle strutture ospedaliere di cui abbiamo avuto esperienza.
La necessità di economizzare e di rientrare nei budget viene garantita da offerte di basso costo, ma di pessima qualità, e di mortificazione dei lavoratori, come non si potrebbe permettere l’ente pubblico, che, almeno fino ad ora, deve rispettare i contratti collettivi di categoria. Privato è certamente efficiente, per il proprio tornaconto, ma non a vantaggio del cliente/cittadino/utente, che subisce, perché non ha la possibilità di sostituire il fornitore.
La necessità di economizzare e di rientrare nei budget viene garantita da offerte di basso costo, ma di pessima qualità, e di mortificazione dei lavoratori, come non si potrebbe permettere l’ente pubblico, che, almeno fino ad ora, deve rispettare i contratti collettivi di categoria. Privato è certamente efficiente, per il proprio tornaconto, ma non a vantaggio del cliente/cittadino/utente, che subisce, perché non ha la possibilità di sostituire il fornitore.
L’associazione per la Sinistra di Falconara sostiene i lavoratori e invita le famiglie a vigilare attentamente sulla qualità dei servizi di refezione che saranno prestati ai loro figli!
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