SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' FALCONARA MARITTIMA (AN) Via Cavour, 6

martedì 6 novembre 2007

INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DI SD SU RICONOSCIMENTO ACCISE

CAMERA DEI DEPUTATI

TESTI ALLEGATI ALL'ORDINE DEL GIORNO della seduta n. 203 di Martedì 12 settembre 2007
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

DI SALVO, SPINI, PETTINARI, ATTILI, AURISICCHIO, BANDOLI, BARATELLA, BUFFO, D'ANTONA, FUMAGALLI, GRILLINI, LEONI, LOMAGLIO, MADERLONI, NICCHI, ROTONDO, SASSO, SCOTTO, TRUPIA e ZANOTTI. - Al Ministro per gli affari regionali e le autonomie locali. - Per sapere - premesso che:



l'articolo 113 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, prevede che il Governo, entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge «definisce, d'intesa con la conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n 281, le compartecipazioni ai tributi erariali con finalità ambientali da parte degli enti locali sedi di impianti di produzione e di stoccaggio di prodotti assoggettati ai suddetti tributi e adotta le conseguenti iniziative, anche legislative, di propria competenza»;
i comuni interessati sono diciassette: Augusta, Busalla, Cremona, Falconara Marittima, Gela, La Spezia, Livorno, Mantova, Milazzo, Pantano Roma, Porto Marghera, Priolo Gargallo, Ravenna, Sannazzaro, Sarroch, Taranto e Tricate. Da ben sette anni attendono l'attuazione della predetta legge; in data 18 novembre 2006, il Governo ha accolto in Assemblea l'ordine del giorno 9/01746-bis/140 con il quale la Camera dei deputati «impegna il Governo ad adottare ogni utile iniziativa volta a dare attuazione alla citata disposizione o, comunque, ad individuare misure alternative che consentano alle amministrazioni locali di rispondere alle esigenze della cittadinanza e alla salvaguardia del territorio»;
nel frattempo il comune di Taranto ha dichiarato il dissesto di bilancio e il comune di Falconara Marittima è in procinto di dichiararlo, benché creditore da ben sette anni del contributo di cui al citato articolo 113 -:
come il Governo intenda attuare il proprio impegno e l'articolo 113 della legge n. 388 del 2000 e se intenda anticiparne gli effetti per i comuni in dissesto o in gravi situazioni di bilancio.(3-01201) (11 settembre 2007)

(Iniziative per l’attuazione della legge 23 dicembre 2000 n. 388 in materia di compartecipazione ai tributi erariali con finalità ambientali da parte degli enti locali - n. 3-01201)

PRESIDENTE. Il deputato Maderloni ha facoltà di illustrare l’interrogazione Di Salvo n. 3-01201, concernente iniziative per l’attuazione della legge 23 dicembre 2000 n. 388 in materia di compartecipazione ai tributi erariali con finalità ambientali da parte degli enti locali (vedi l’allegato A – Interrogazioni a risposta immediata sezione 13), di cui è cofirmatario.

CLAUDIO MADERLONI. Signor Presidente, il gruppo Sinistra Democratica per il Socialismo europeo desidera conoscere la ragione per la quale, da circa sei anni, 16 comuni italiani sedi di impianti di lavorazione di petrolio attendono che venga data attuazione alla norma di cui all'articolo 113 della legge finanziaria per l'anno 2001. Per i prodotti energetici di tali impianti, che coprono il 50 per cento del fabbisogno italiano, lo Stato riscuote annualmente un consistente gettito dalle accise: di detto gettito nulla è mai stato riconosciuto ai comuni interessati. Un solo dato: l’API di Falconara ha versato allo Stato 775 milioni di euro e 81 milioni per il Fondo alle regioni per il solo anno 2005; nessuna parte di questo ammontare è stata riservata al comune di Falconara.
In data 18 novembre, in quest'aula, il Governo ha accolto un ordine del giorno, mio e di molti altri colleghi, con il quale si impegnava ad adottare ogni utile iniziativa per dare attuazione alla citata disposizione.

PRESIDENTE. La invito a concludere.

CLAUDIO MADERLONI. Concludo, Presidente.
Nel frattempo, Taranto ha chiesto il dissesto, Falconara è in procinto di farlo…

PRESIDENTE. Il Ministro per gli affari regionali e le autonomie locali, Linda Lanzillotta, ha facoltà di rispondere.

LINDA LANZILLOTTA, Ministro per gli affari regionali e le autonomie locali.
Signor Presidente, la previsione dell'articolo 113 della legge n. 388 del 2000, cui fa riferimento l'interrogazione, è rimasta effettivamente inattuata per tutta la scorsa legislatura. Ciò sostanzialmente a causa delle difficoltà tecniche di applicazione, sia di interpretazione normativa, sia di attuazione amministrativa, sia di carattere finanziario, anche connesse all'identificazione dei tributi interessati e quindi alla definizione delle compartecipazioni cui la ricordata norma fa riferimento.
Nondimeno
, anche recependo le sollecitazioni pervenute legittimamente nel corso di questa legislatura da parte di alcuni degli enti territoriali interessati, ho ritenuto di segnalare la questione all'attenzione dei Ministri competenti, in particolare a quelli dello sviluppo economico e dell’economia e delle finanze, con l'obiettivo di rendere operativa la disposizione della legge n. 388 del 2000, ben conoscendo le esigenze finanziarie dei comuni interessati. Ovviamente, l'attuazione della norma dovrà risultare coerente con i principi dell'articolo 119 della Costituzione e con le indicazioni dell'Unione europea a favore di uno sviluppo produttivo che sia sempre il più equo, sostenibile e rispettoso dell'ambiente.
Tuttavia
, al momento non posso che confermare l'attenzione del Governo su questo punto e l'augurio che esso possa trovare una definizione al più presto e, qualora ciò non risultasse possibile, identificare nell'ambito della prossima legge finanziaria l'eventuale ulteriore intervento legislativo a chiarimento delle norme. In ogni caso, voglio sottolineare che il Governo si ritiene impegnato a identificare le misure idonee a compensare i disagi dei territori che ospitano impianti di produzione e di stoccaggio dei prodotti assoggettati a tributi di carattere ambientale.

PRESIDENTE. Il deputato Maderloni ha facoltà di replicare.

CLAUDIO MADERLONI. Signor Ministro, la ringrazio per la sua sensibilità e per il lavoro che sta facendo nel sollecitare altri Ministeri, però le voglio ricordare che l'articolo 113 richiamato, al comma 1 recita: «Entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge» - ricordo che il provvedimento in questione è stato varato nel 2000 - «il Governo definisce, di intesa con la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo n. 281 del 1997, le compartecipazioni ai tributi (…)». Non sono passati centottanta giorni, ma sei anni: capisco che il Governo di centrodestra non ha voluto dare attuazione a questa legge, ma è passato un anno e non vorrei che continuassimo a discutere su questa questione.
Non c'è necessità di approvare una nuova norma di legge da inserire nella finanziaria, ma è sufficiente, a nostro avviso, un decreto, nel quadro di un rapporto con le autonomie locali, per arrivare alla definizione della percentuale: solo di questo si tratta, infatti, e non di approvare una nuova legge. Noi avevamo molta fiducia. Sottopongo alla sua attenzione un dato: un versamento in mare di una piccola quantità di petrolio nel comune di Falconara (giustamente i giornali riportano il danno ambientale) significa che il comune di Falconara, i cittadini e le attività produttive di tale comune vanno incontro ad enormi sacrifici per quel poco che viene versato.
Quindi
, la sollecito - e la ringrazio di nuovo per il suo impegno - affinché si possa dare attuazione, in tempi rapidi, ad un decreto e non ad una nuova legge.

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