Il 14 ed il 15 novembre è andata in scena al Teatro Rossini di Civitanova Marche la pièce Margarita e il gallo di Edoardo Erba, prodotta dal Teatro Stabile di Firenze. Si tratta di una commedia coinvolgente, piccante ed imprevedibile, più volte rappresentata e premiata ovunque da un largo consenso di pubblico. La regia è curata con grande maestria da Ugo Chiti, mentre da vita ai protagonisti una coppia d’eccezione composta da Maria Amelia Monti, nota ai più per le sue frequenti apparizioni televisive e Gianfelice Imparato appartenente alla grande scuola napoletana. Le scenografie sono curate da Daniele Spisa mentre i costumi da Massimo Poli. Lo spettacolo proseguirà il tour il 16 e il 18 a Fano ove inaugurerà la stagione di prosa del Teatro La Fortuna.
La trama molto ben congeniata da Erba e altrettanto ben gestita dal valido Chiti, grazie alla spontanea disinvoltura della Monti e al talento molto comunicativo di Imparato, offre spunti di approfondita riflessione non disgiunti tuttavia da momenti di divertimento a tratti perfino esilarante.
Al centro della trama vi è lo spregiudicato progetto di Annibale, tipografo vessato da difficoltà finanziarie, di concedere le virtù della moglie Bianca ed in particolare l’altera parte, ossia il deretano, al Visconte Morello pur di ottenere lavoro a corte, ricorrendo alla compiacente mediazione di un chierico cialtrone ed ambiguo. Benché il maldestro commercio urti contro l’indisponibilità della donna, corsa al capezzale della madre improvvisamente ammorbata, la vena truffaldina dell’uomo tuttavia non si piega e decide di sostituire la consorte con la serva. Questa, dopo aver compreso che dovrà essere lei a concedere il sacro pertugio al Morello, ricorrendo con scaltrezza ad atti di stregoneria, inscena un paradossale scambio di identità tra lei ed il tipografo con cui Edoardo Erba ricrea stile e situazioni della commedia degli equivoci tipicamente cinquecentesca.
Pur marezzato da trame boccaccesche lo spettacolo si mantiene costantemente all’interno del decoro linguistico e del gustoso doppio gioco, immergendoci in un’atmosfera di ironia acuta e divertente. E anche quando la matassa si avviluppa e la scena assume i colori oscuri ed inquietanti del rito magico si ha la sensazione che lo spettacolo possa solo deflagrare in aperta farsa.
Chiti dal canto suo mette in evidente contrapposizione il dotto linguaggio della corte fiorentina con il dialetto lombardo della contadina Margherita e caratterizza in maniera vivace sia la leggerezza truffaldina del tipografo che la saggezza popolare della servetta. In tal modo senza venire meno ai topos tradizionali dell’impianto classico del testo, conferisce alla pièce quel tratto di modernità fatta di fugaci incursioni nel vaudeville che la rende maggiormente gradevole al pubblico. E questo fino ad oggi si è divertito ed ha applaudito con convinzione nel finale a lieto fine.
Gian Paolo Grattarola
16.XI.2007
MARGARITA E IL GALLO
Di Edoardo Erba
Regia di Ugo Chiti
Attori :
Maria Amelia Monti,
Gianfelice Imparato,
Franco Barbero,
Francesco Meoni
Giulia Weber
Teatro Rossini di Civitanova Marche (MC)
14.XI.2007 / 15.XI.2007
Teatro La Fortuna di Fano (PU)
16.XI.2007 / 18.XI.2007
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