SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' FALCONARA MARITTIMA (AN) Via Cavour, 6

sabato 22 dicembre 2007

BINCI: “OFFENSIVE E GRATUITE LE DICHIARAZIONI DI AMAGLIANI”


“Rimango sorpreso dalle esternazioni dell’Assessore Amagliani, una invadente intromissione nel ruolo svolto dai consiglieri regionali”.

“Non può essere sufficiente il solo intervento della Giunta a risolvere “la questione Falconara”, è necessario il coinvolgimento del Consiglio Regionale, delle forze politiche e dei cittadini per un progetto di vera riqualificazione di Falconara.”

“In merito alle accuse che l’assessore mi ha rivolto, gli ricordo che ho presentato l’emendamento su Falconara non all’ultima ora, ma in commissione Bilancio due settimane fa, e che nelle riunioni di maggioranza, avevo già preannunciato di volerlo mantenere.

Oltretutto la stessa Giunta Regionale ha mantenuto i suoi emendamenti per un milione di euro per oratori e biblioteche e sia in commissione che in consiglio ne sono stati approvati molti altri presentati dai consiglieri: ma forse quelli non erano demagogici!!

Ho mantenuto l’emendamento per Falconara non per “poca onestà intellettuale e politica”, ma per porre fortemente il problema politico del peso che Falconara sopporta per il ruolo di servizio che svolge per la comunità regionale, rischiando di diventare un territorio off-limits.

Ricordo inoltre che non è “un’illusione” l’approvazione dell’ordine del giorno al bilancio, di cui sono stato il primo firmatario, in cui il Consiglio Regionale riconosce il ruolo strategico e di servizio di Falconara per le Marche, che impegna la Giunta Regionale ad intervenire su Falconara con risorse europee statali e regionali e a richiedere al Governo la compartecipazione alle accise come prevista dalla Finanziaria 2001.

Mi sento assolutamente onesto sia politicamente che intellettualmente, e spero vivamente che lo sia anche l’Assessore Amagliani.”


IL CONSIGLIERE REGIONALE
SINISTRA DEMOCRATICA
Massimo Binci

venerdì 21 dicembre 2007

EMENDAMENTO FINANZIARIA REGIONALE DI SD

Pdl n.200/07 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della regione (legge finanziaria 2008)


Emendamento all’articolo 4 Tabella C:

NELLA TABELLA C SONO INSERITE LA SEGUENTI VOCI :
“ UPB .4.22.02- CONTRIBUTI AL COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA PER INTERVENTI SULLA SICUREZZA DEI CITTADINI E DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO INDUSTRIALE E DEI RELATIVI EFFETTI AMBIENTALI - INVESTIMENTO
EURO 300.000,00”
“UPB 4.22.01 -CONTRIBUTI AL COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA PER LA GESTIONE DI INTERVENTI PER LA SICUREZZA DEI CITTADINI E PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO INDUSTRIALE E DEI RELATIVI EFFETTI AMBIENTALI – CORRENTI EURO 700.000,00”

COPERTURA MEDIANTE RIDUZIONE UPB 20815 EURO 1.000.000,00


MASSIMO BINCI

giovedì 20 dicembre 2007

AUGURI PER UN ANNO MIGLIORE

Alle Compagne e ai Compagni di Falconara e alle persone che si ritengono di sinistra

Care Compagne cari Compagni, l’anno che ci avviamo a superare è stato intenso e pieno d’avvenimenti. Per molti di noi rimarranno impresse nella memoria le immagini e le emozioni dell’aprile scorso, con il Congresso che ha sancito, di fatto, lo scioglimento dei Democratici di Sinistra, una scelta di cui avremmo fatto volentieri a meno.

Allo stesso tempo quest’anno lo ricorderemo come quello della nascita del Movimento Politico Sinistra Democratica. Chi era presente a Roma il cinque maggio scorso ricorderà con piacere quel momento emozionante e così importante per il futuro della sinistra italiana.
Il nostro gesto ha di fatto accelerato il processo unitario della sinistra fino allora bloccato, e ha reso possibile pochi giorni fa la convocazione dell’Assemblea nazionale della Sinistra e degli ecologisti. Il primo reale passo verso un’unità della sinistra. Un’impresa tutt’altro che scontata sulla quale in pochi scommettevano, un avvenimento di portata storica. Dopo anni di divisioni, di scissioni, finalmente la sinistra sente l’importanza di unirsi per formare una sola forza capace di governare e di incidere sulle scelte di Governo.
Una frase pronunciata da una compagna durante l’assemblea Generale in uno dei Forum evidenzia lo spirito unitario: “Noi siamo qui non per una Sinistra di Governo, ma per molti Governi di Sinistra”.
Il cammino è appena cominciato, c’è ancora bisogno di tempo e di condivisioni, ma intanto la sinistra in Italia discute e programma la costruzione del nuovo soggetto “La Sinistra L’Arcobaleno”.

Un anno intenso anche per la vita politica locale. Il nostro movimento è stato protagonista nella scena politica falconarese, abbiamo fatto parte di un’amministrazione comunale che aveva l’onere di recuperare gli errori dell’era Carletti. Un problema di difficile soluzione che poteva essere risolto soltanto se in totale discontinuità soprattutto con i metodi del passato.
Purtroppo così non è stato, non abbiamo condiviso i metodi poco partecipativi della Giunta, siamo stati contrari all’adesione alla Quadrilatero e avremmo voluto confrontarci sul Piano Urbanistico.
Noi di SD abbiamo cercato di evitare lo scempio. Abbiamo svolto in Consiglio comunale un lavoro che è stato serio, corretto e coerente. Non siamo riusciti a fermare la Quadrilatero, ma per il momento il progetto di stravolgimento urbanistico è sospeso, è nostro compito evitarne l’attuazione.

Dunque sono due le priorità che ci aspettano per il 2008: lavorare intensamente per l’unità della sinistra e dare credibilità alle nostre idee e progetti per la città in vista delle prossime elezioni amministrative. Sono impegni gravosi ed ambiziosi, che hanno bisogno del tempo, delle idee e dell’entusiasmo di tutti noi e di quanti vorranno partecipare al nostro progetto.

Certo che il senso di responsabilità di ognuno permetterà di raggiungere i risultati sperati, auguro a voi e alle vostre famiglie i miei più sinceri auguri di un anno sereno.

Claudio Paolinelli

mercoledì 19 dicembre 2007

UN LIBRO CONSIGLIATO


SE CONSIDERI LE COLPE ANCHE DEGLI ITALIANI.

Dopo le sferzanti denuncie dell’inquietante realtà del precariato, e le amare riflessioni sulle dirompenti condizioni sociali dell’opulenza consumistica, Andrea Bajani trova una nuova dimensione comunicativa perlustrando zone d’affetti e d’ombra.

Con Se consideri le colpe compone un libro che è un curioso miscuglio di relazione di viaggio, di diario privato e di romanzo, un liquido di contrasto iniettato nel circuito dei nostri pregiudizi.

Il protagonista di questo racconto tenero e coinvolgente sbarca in Romania apparentemente per assistere ai funerali della madre e per comprendere le motivazioni, che in un lontano giorno della sua infanzia, la condussero ad abbandonarlo con il padre adottivo per inseguire un progetto commerciale stravagante ed una passione amorosa mal riposta.

Ma presto il viaggio a Bucarest di Lorenzo si rivela un accurato espediente per allargare la visuale su di un paese stravolto dalla delocalizzazione, un fenomeno economico dietro al quale si dissimula una nuova forma di colonizzazione.

Gli uomini che atterrano a Bucarest sono in cerca di fortuna. Hanno trasferito li le loro aziende, comprato terreni e fuoristrada ed innalzato capannoni con nomi italiani per mettere le mani su donne e denaro. Sono i nuovi pionieri di un’economia feroce, che non mira alla promozione delle risorse umane ma tende unicamente al loro sfruttamento e che con la presunzione di togliere il medioevo dalla testa di questa gente, compra la loro miseria per pochi soldi. Con i soldi sistemi tutto, i romeni vanno matti per i soldi.

Il protagonista si guarda intorno con un misto di inquietudine e curiosità, osservando con infinita tristezza l’infilata dei capannoni di lamiera, tirati su gli uni accanto agli altri così come l’opprimente presenza del palazzo di Ceausescu.

Bajani incapsula le parole e gli aggettivi in maniera da vivificare gli ambienti narrati, disegnando con estrema leggerezza e con pudore una serie di immagini concrete e pur lievi, sempre avvolte in un’atmosfera molto tenue, riuscendo mirabilmente a gettare un fascio di luce sulle contraddizioni di una terra lontana squassata dall’avido furore di una devastazione morale.

Con ruvido disincanto egli spoglia il mondo delle sue tinte consolatorie, rendendoci digeribile, ancorché non accettabile, la crudeltà umana e le miserie della vita, accomunando la malinconia di un ragazzo che ha perduto la madre tra le voraci fauci dell’egoismo con il silenzio straziante di coloro che vivono di miseria e di risentimento.

Privo di acredine, l’io narrante si rivolge alla madre con un rimpianto nostalgico che nasce da una maniera di osservare il mondo ad un tempo distaccata e partecipe. Reggendo la lanterna dei suoi ricordi si addentra con pazienza e con determinazione nel buio di un’esistenza ricavandone un sentimento di straziante desolazione.

Hai cominciato a partire che ero piccolo. La prima volta è stato un viaggio di piacere, andare a trovare degli amici che avevano tentato la fortuna. Mi avevi disegnato il mondo sopra un foglio, la sera prima, e mi avevi fatto vedere dove andavi. Noi siamo qui, mi avevi detto, e domani io sarò in questo punto quaggiù. Avevi tracciato una riga con un pennarello rosso che partiva da casa e arrivava fin lì. È un ponte, dicevi, è come passare dall'altra parte del fiume. Così sotto il ponte avevamo colorato tutto di blu, avevamo riempito d'acqua l'Europa. Poi il foglio l'avevamo attaccato con lo scotch allo sportello del frigo, e lì è rimasto per gli anni a venire.

Scritto con un linguaggio duro ma poetico il racconto coinvolge profondamente il lettore che viene assorbito da una narrazione che si dipana lenta ed accattivante. E non si può non entrare in sintonia con un autore capace di sedurre con emozionante naturalezza e di commuovere con raffinata essenzialità espressiva.

Gian Paolo Grattarola

SE CONSIDERI LE COLPE
Di Andrea Bajani
Ed. Einaudi 2007

Andrea Bajani, nato a Roma nel 1975, vive attualmente a Torino. Ha pubblicato “Morto un papa” Ed. Portofranco , “Qui non ci sono perdenti” Ed. Pequod, “Cordiali saluti” Ed. Einaudi, “Mi spezzo ma non mi piego” Ed. Einaudi. Per il teatro è coautore di “Miserabili”, l’ultimo spettacolo di Marco Paolini e “I mercanti di liquore”. Fa parte della redazione di Nazione Indiana, collabora con “La Stampa” e “L’Unità”.

lunedì 10 dicembre 2007

DICHIARAZIONE DI INTENTI PER LA SINISTRA L'ARCOBALENO

Noi, donne e uomini che abbiamo partecipato all’Assemblea generale della sinistra e degli ecologisti, siamo impegnati nella costruzione di un nuovo soggetto della sinistra e degli ecologisti: unitario, plurale, federativo. L’Italia moderna, nata dalla Costituzione repubblicana, democratica ed antifascista, ha bisogno di una sinistra politica rinnovata. Il mondo chiama a nuove culture critiche, che conservano la memoria del passato e tengono lo sguardo rivolto al futuro.

Questi sono i nostri principi: uguaglianza, giustizia, libertà; pace, dialogo di civiltà; valore del lavoro e del sapere; centralità dell’ambiente; laicità dello Stato; critica dei modelli patriarcali e maschilisti.

Il soggetto della sinistra e degli ecologisti oggi parte. Crescerà attraverso un processo popolare, democratico e partecipato, aperto alle adesioni collettive e singole, per radicarsi nella storia del Paese. L’ambizione è quella di costituire non una forza minoritaria, ma una forza grande ed autonoma, capace di competere per l’egemonia, influente nella vita della società e dello Stato, che pesi nella realtà politico-sociale del centrosinistra. Un soggetto capace di contrastare le derive populiste e plebiscitarie, figlie di una politica debole e della separazione tra potere e cittadini. Un protagonista in Italia, interno ai movimenti, collegato ai gruppi e ai partiti più importanti della sinistra e dell’ambientalismo in Europa.

La sinistra/l’arcobaleno che vogliamo è del lavoro e dell’ambiente. La globalizzazione liberista si è retta su una doppia svalorizzazione: del lavoro umano e delle risorse naturali. La riduzione a merce provoca la doppia rottura degli equilibri sociali e degli equilibri ambientali. Intollerabile crescita delle diseguaglianze e insostenibili cambiamenti climatici hanno una comune origine e portano alla stessa risposta: un altro mondo è possibile.

Mettere in valore l’ambiente e il lavoro (in tutte le sue forme, da quelle oggi più ripetitive alle più creative) è il cuore di un pensiero nuovo, che non rinuncia a coltivare in questo mondo la speranza umana. In Occidente, ciò comporta innanzitutto alzare la qualità del lavoro, combattere il precariato, modificare gli stili di vita, contrastare la discriminazione verso le donne.

Comporta la difesa e il rinnovamento dello Stato sociale, e la progettazione di una riforma più grande di quella che portò allo Stato sociale: una società non consumista, un’economia non dissipativa ed ecologica, una tecnologia più evoluta. Un nuovo inventario dei beni comuni dell’umanità: acqua, cibo, salute, conoscenza. La conoscenza deve crescere ed essere distribuita: impossibile, senza la libertà della cultura, dell’informazione, della scienza e della ricerca, e senza la lotta conseguente contro le regressioni tribali, etniche, nazionaliste, fondamentaliste. Il dialogo tra culture e civiltà diverse, aperto a nuove scritture universalistiche dei diritti sociali e dei principi di libertà, è tanto più essenziale nell’epoca delle grandi migrazioni, del web e della comunicazione globale.

La sinistra/l’arcobaleno che vogliamo è della pace. Lo spirito della guerra minaccia l’umanità. Ecco di nuovo la corsa al riarmo: cresce vertiginosamente la spesa per armamenti convenzionali, chimici, batteriologici, nucleari. Saltano le firme sui Trattati di riduzione e controllo degli armamenti. L’Europa è uno degli epicentri della corsa. Ora, è il momento di fermarla. La pace, che ha visto scendere in campo il più grande movimento di massa del dopoguerra, particolarmente in occasione della guerra irakena, è la carta vincente. La pace è possibile in un mondo multipolare. I fatti hanno già dimostrato che il mondo non è governabile da un unico centro di comando. Anche per questo c’è bisogno di un’ Europa più forte ed autonoma.

La sinistra/l’arcobaleno che vogliamo è delle libertà individuali e collettive. Le libertà possono crescere solo in uno Stato laico. Per questo la laicità dello Stato è un bene non negoziabile. Uno Stato laico riconosce le forme di vita e le scelte sessuali di tutte e di tutti. Si regge sul rispetto di tutti i sistemi di idee, di tutte le concezioni religiose, di tutte le visioni del mondo. Combatte l’omofobia e il maschilismo. Assume dal femminismo la critica delle strutture patriarcali e il principio della democrazia di genere. Crea le condizioni sociali e istituzionali per rendere effettivi i diritti e le scelte libere di tutte e di tutti.

La sinistra/l’arcobaleno che vogliamo guarda ad una nuova stagione della democrazia italiana. Pronta ad assumersi, oggi e in futuro, responsabilità di governo, od esercitare la sua funzione dall’opposizione. I temi all’ordine del giorno sembrano “autorità, governabilità, decisione”, non si vede che quelli veri sono l’autorevolezza e la legittimazione, una nuova capacità di rappresentanza politica, in un rapporto dialettico con l’autonomia della rappresentanza sociale, a partire dai grandi sindacati di categoria e confederali.

La sinistra/l’arcobaleno contribuirà a rinnovare il sistema politico e le forme della partecipazione democratica, contrasterà l’antico trasformismo. Se c’è declino italiano, esso dipende dal corporativismo, dal dilagare del privilegio e dell’ineguaglianza; dalla debole innovazione, dalla perdita di coesione, dalla diffusa illegalità; dalla perdita della capacità di indignarsi verso quello stato di violenza assoluta che si chiama mafia, ‘ndrangheta, camorra; dall’oblio della questione morale. Riformare la democrazia e la politica vuol dire nutrire di valori un progetto di società.

Noi, partecipanti all’Assemblea generale della sinistra e degli ecologisti, ci rivolgiamo alle forze politiche, ai gruppi organizzati, ai movimenti, al popolo della sinistra, a tutte le singole persone che vogliono partecipare attivamente alla costruzione del nuovo soggetto federativo. In una discussione aperta e libera sulle idee, gli obiettivi, i programmi, le forme di organizzazione e di rappresentanza.

Venite, diventate parte di un progetto che può cambiare profondamente la situazione italiana e influenzare la politica europea.

Assemblea generale della sinistra e degli ecologisti
Roma, 8/9 dicembre 2007

giovedì 6 dicembre 2007

COMUNICATO STAMPA DEL 6 DICEMBRE 2007

Falconara Marittima, 6 dicembre 2007

COMUNICATO STAMPA


Siamo costretti ad intervenire per smentire le dichiarazioni del Sig Recanatini che sono apparse sul Messaggero il 5 dicembre scorso, abbiamo letto infatti la seguente esternazione: “Sd non ha mai voluto discutere la bozza di programma e anche alla vigilia dell'ultimo Consiglio si è rifiutata di prendere in considerazione lo stralcio che riguardava urbanistica e politiche di bilancio”.

L’ex Sindaco sa bene che Sinistra Democratica non si è mai rifiutata di discutere alcunchè. In particolare sulla questione urbanistica siamo stati noi a richiedere più volte un confronto serio che nessuna altra forza politica di maggioranza ha mai voluto affrontare. L’ex sindaco ricorderà, come anche tutti quelli che erano presenti, che più volte le riunioni che avevano come OdG la nuova bozza di programma, venivano dirottate artatamente sulla Quadrilatero, per costringerci a votare l’adesione favorevolmente.

Non solo, i più attenti ricorderanno che, il giorno dell’ultimo consiglio comunale del 21 settembre, SD presentò al Sindaco una proposta per rinviare il voto sulla bozza di programma proprio perchè non era mai stato discusso prima.

L’ex Sindaco invece di scaricare le responsabilità ad altri, dovrebbe invece spiegare alla città perchè con lui al potere l’obiettivo era scongiurare il dissesto in tutti i modi, al punto di compromettere gran parte del territorio falconarese aderendo alla Quadrilatero, ed ora invece senza di lui il dissesto non è più il peggiore dei mali, anzi è auspicabile, così almeno si evince leggendo le sue esternazioni: “tanto vale dichiarare il dissesto e consentire a chi verrà di guardare al futuro”.


p.Sinistra Democratica Falconara
Claudio Paolinelli Coordinatore



Il documento di sd del 21/9/07

lunedì 26 novembre 2007

COMUNICATO STAMPA DEL 26 NOVEMBRE 2007

Falconara Marittima, 26 novembre 2007

Comunicato stampa

Il nostro Movimento come le altre forze della Sinistra in Italia si sta avvicinando al momento cruciale che determinerà il futuro della stessa Sinistra.
L’8 e il 9 dicembre a Roma si terrà una Assemblea Generale per tracciare e determinare il percorso che condurrà la Sinistra verso l’unificazione. Una Sinistra fatta di piccole e medie forze politiche, ma anche e soprattutto di movimenti, associazioni, comitati, di donne e uomini che sono fuori da ogni forza organizzata e che si sentono e si dichiarano di Sinistra. Vedremo con quale metodo raggiungeremo l’obiettivo, se partendo da una forma federativa o se dall’assemblea usciranno altre formule. Se si parlerà di un simbolo unico con cui presentarci già alle prossime elezioni.

Con questi presupposti riteniamo importante, anche a Falconara, riaprire il dialogo con le forze politiche di sinistra cittadine, allo scopo di verificare se esistono le condizioni per lavorare ad un programma condiviso con cui presentarci ai cittadini.

La crisi comunale ha provocato una frattura tra le forze di Sinistra per evidenti diversità di opinioni su come amministrare la città, per cui riteniamo fondamentale focalizzare il confronto su serie e approfondite proposte programmatiche, evitando inutili accelerazioni e dichiarazioni che potrebbero compromettere il dialogo appena iniziato. Per questo motivo giudichiamo negativamente le dichiarazioni lette sul Messaggero di sabato 24 novembre che consideriamo affrettate e troppo disinvolte.

Sinistra Democratica contemporaneamente avvierà una campagna di ascolto e di consultazione sulle idee per la città. Una consultazione vera tra i cittadini, i lavoratori, le associazioni, i comitati, il sindacato, i commercianti e gli artigiani, con pazienza e metodo, annotando le reali esigenze delle persone che abitano e vivono la nostra città.


P. Sinistra Democratica Falconara
Il Coordinatore Claudio Paolinelli

sabato 24 novembre 2007

A ROMA PER PARTECIPARE AGLI STATI GENERALI DELLA SINISTRA



VERSO L'UNITA' DELLA SINISTRA
8-9 DICEMBRE ASSEMBLEA GENERALE
DELLA SINISTRA E DEGLI ECOLOGISTI


Stiamo organizzando un pulmann per partecipare agli Stati Generali della Sinistra.
Partenza il 9 dicembre. Il costo del viaggio è di circa 15 euro
(da confermare).

Per informazioni e prenotazioni telefonare allo 071/895128 o scrivere una e-mail a: sinistrafalconara@libero.it

venerdì 23 novembre 2007

PRIMO INCONTRO DELLA SINISTRA A FALCONARA

Una delegazione di SD composta da Claudio Paolinelli, Paola Stacchietti, Massimo Binci, Aldo Monteverde, ha partecipato all' incontro della Sinistra presso il Circolo di rifondazione.
E' il primo incontro dallo scioglimento della Giunta e del Consiglio comunale.
Di seguito il comunicato stampa unitario.

"I Partiti della Sinistra (PRC -PdCI - SD - Verdi), giudicano positivamente l'incontro svoltosi il 22 novembre 2007, affermano la volontà di promuovere altri momenti di confronto al fine di delineare alcuni punti programmatici che rappresentino i reali bisogni della città, con i quali iniziare il percorso verso le prossime elezioni amministrative".

mercoledì 21 novembre 2007

L' ODG APPROVATO IN MERITO ALLA VALORIZZAZIONE DEI TERRITORI NELL'AMBITO DEL POR Marche FERS 2007-2013 (finanziamenti europei)

20 NOVEMBRE 2007 N. 85 pag. 1
ATTI CONSILIARI VIII LEGISLATURA
ESTRATTO DEL PROCESSO VERBALE DELLA SEDUTA
ANTIMERIDIANA DEL 20 NOVEMBRE 2007, N. 85
PRESIEDE IL VICE PRESIDENTE DAVID FAVIA
Consiglieri Segretari Michele Altomeni e Guido Castelli
Assiste il Segretario del Consiglio regionale dott. Paola Santoncini
Alle ore 10,35 nella sala consiliare di via Tiziano n. 44, ad Ancona, il Presidente dichiara
aperta la seduta del Consiglio regionale e passa alla trattazione del punto iscritto all’ordine
del giorno che reca:
· PROPOSTA DI ATTO AMMINISTRATIVO N. 66, ad iniziativa della Giunta
regionale, concernente: “Regolamento 1083/2006 del Consiglio sul Programma
operativo regionale delle Marche (POR – Marche) – Fondo europeo di
sviluppo regionale (FESR) relativo al periodo 2007-2013”.
O M I S S I S
Concluse la discussione generale e le dichiarazioni di voto, il Presidente, prima di indire la votazione finale della proposta di atto amministrativo n. 66, comunica che è stato presentato ed acquisito agli atti un ordine del giorno relativo all'argomento trattato, a firma dei consiglieri Binci, Luchetti, Bugaro, Badiali, Brandoni e Procaccini. Il Consiglio approva all’unanimità l'ordine del giorno, nel testo che segue:
" IL CONSIGLIO REGIONALE DELLE MARCHE
CONSIDERATO che
- nell’ambito del POR Marche FESR 2007-2013, Asse V, Valorizzazione del
territorio, la Commissione europea ha richiesto di estendere il metodo della progettazione integrata a tutti gli interventi dell’asse;
- tale scelta vede coinvolti in un rapporto di partenariato la Regione e gli enti locali,
al fine di programmare e gestire l’intero asse seguendo la logica della programmazione dal basso;
20 NOVEMBRE 2007 N. 85 pag. 2
PRESO ATTO di quanto previsto per l’Asse V, nella parte in cui si stabilisce che “in riferimento al recupero delle situazioni di crisi ambientale e di prevenzione e gestione dei rischi, l’approccio adottato mira ad integrare gli interventi laddove si registrano maggiori situazioni di crisi ambientali”;
VISTA la deliberazione amministrativa del Consiglio regionale delle Marche n. 305/2000
che individua e dichiara l’AERCA (Area ad elevato rischio di crisi ambientale) di Ancona,
Falconara Marittima e bassa Vallesina;
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
a porre in essere, nel rispetto del principio della progettazione integrata e della programmazione dal basso, tutte le azioni che permettano la presentazione di progetti volti alla riqualificazione ambientale e alla valorizzazione economica e turistica dell’Area ad elevato rischio di crisi ambientale di Ancona, Falconara Marittima e bassa Vallesina”.
IL PRESIDENTE DI TURNO
David Favia
I CONSIGLIERI SEGRETARI
Michele Altomeni
Guido Castelli

domenica 18 novembre 2007

VENDITA QUOTE PARTECIPATIVE: IL COMMISSARIO RUFFO SCRIVE AGLI ENTI LOCALI

Abbiamo appreso dal Resto del Carlino di Sabato scorso che il Commissario Straordinario dott. Ruffo ha preso in considerazione una nostra proposta suggerita durante l'incontro che si è tenuto recentemente.
Il Commissario infatti fa sapere di aver scritto agli Enti Locali partner del Comune di Falconara in Società come Conerobus, Multiservizi e Gorgovivo allo scopo di verificare la disponibilità all'acquisto di parte delle quote azionarie del Comune di Falconara.
Adesso è importante che la Provincia e gli Enti Locali interessati valutino questa opportunità da considerare vantaggiosa sia per chi vende sia per chi acquista.
Per Falconara significherebbe uscire dal tunnel del dissesto senza ipotecare ulteriormente il territorio evitando anche di disfarsi del patrimonio indispensabile alla vita sociale e culturale della città. MA BISOGNA FARE IN FRETTA

17 NOVEMBRE 2007 SD IN PIAZZA INCONTRA I CITTADINI

Un sabato in piazza Mazzini. Dallo scioglimento del Consiglio comunale questa è la nostra prima uscita pubblica. Abbiamo distribuito la lettera aperta con le nostre proposte alternative al dissesto. Il clima non è stato propriamente mite, visto il freddo pungente e la pioggia, ma le persone che abbiamo incontrato si sono dimostrate interessate e solidali con noi. Il tempo non ci ha aiutato, per strada c'era poca gente, ma replicheremo l'iniziativa.







venerdì 16 novembre 2007

MARGARITA, IL GALLO E LA PROPOSTA INDECENTE

Il 14 ed il 15 novembre è andata in scena al Teatro Rossini di Civitanova Marche la pièce Margarita e il gallo di Edoardo Erba, prodotta dal Teatro Stabile di Firenze. Si tratta di una commedia coinvolgente, piccante ed imprevedibile, più volte rappresentata e premiata ovunque da un largo consenso di pubblico. La regia è curata con grande maestria da Ugo Chiti, mentre da vita ai protagonisti una coppia d’eccezione composta da Maria Amelia Monti, nota ai più per le sue frequenti apparizioni televisive e Gianfelice Imparato appartenente alla grande scuola napoletana. Le scenografie sono curate da Daniele Spisa mentre i costumi da Massimo Poli. Lo spettacolo proseguirà il tour il 16 e il 18 a Fano ove inaugurerà la stagione di prosa del Teatro La Fortuna.

La trama molto ben congeniata da Erba e altrettanto ben gestita dal valido Chiti, grazie alla spontanea disinvoltura della Monti e al talento molto comunicativo di Imparato, offre spunti di approfondita riflessione non disgiunti tuttavia da momenti di divertimento a tratti perfino esilarante.

Al centro della trama vi è lo spregiudicato progetto di Annibale, tipografo vessato da difficoltà finanziarie, di concedere le virtù della moglie Bianca ed in particolare l’altera parte, ossia il deretano, al Visconte Morello pur di ottenere lavoro a corte, ricorrendo alla compiacente mediazione di un chierico cialtrone ed ambiguo. Benché il maldestro commercio urti contro l’indisponibilità della donna, corsa al capezzale della madre improvvisamente ammorbata, la vena truffaldina dell’uomo tuttavia non si piega e decide di sostituire la consorte con la serva. Questa, dopo aver compreso che dovrà essere lei a concedere il sacro pertugio al Morello, ricorrendo con scaltrezza ad atti di stregoneria, inscena un paradossale scambio di identità tra lei ed il tipografo con cui Edoardo Erba ricrea stile e situazioni della commedia degli equivoci tipicamente cinquecentesca.

Pur marezzato da trame boccaccesche lo spettacolo si mantiene costantemente all’interno del decoro linguistico e del gustoso doppio gioco, immergendoci in un’atmosfera di ironia acuta e divertente. E anche quando la matassa si avviluppa e la scena assume i colori oscuri ed inquietanti del rito magico si ha la sensazione che lo spettacolo possa solo deflagrare in aperta farsa.

Chiti dal canto suo mette in evidente contrapposizione il dotto linguaggio della corte fiorentina con il dialetto lombardo della contadina Margherita e caratterizza in maniera vivace sia la leggerezza truffaldina del tipografo che la saggezza popolare della servetta. In tal modo senza venire meno ai topos tradizionali dell’impianto classico del testo, conferisce alla pièce quel tratto di modernità fatta di fugaci incursioni nel vaudeville che la rende maggiormente gradevole al pubblico. E questo fino ad oggi si è divertito ed ha applaudito con convinzione nel finale a lieto fine.

Gian Paolo Grattarola
16.XI.2007

MARGARITA E IL GALLO
Di Edoardo Erba
Regia di Ugo Chiti
Attori :
Maria Amelia Monti,
Gianfelice Imparato,
Franco Barbero,
Francesco Meoni
Giulia Weber

Teatro Rossini di Civitanova Marche (MC)
14.XI.2007 / 15.XI.2007
Teatro La Fortuna di Fano (PU)
16.XI.2007 / 18.XI.2007

venerdì 9 novembre 2007

COMUNICATO STAMPA DEL 9 NOVEMBRE 2007

COMUNICATO STAMPA

Valutiamo positivo l’incontro che si è tenuto oggi tra la delegazione di Sinistra Democratica (On: Claudio Maderloni, coordinatore provinciale Riccardo Maderloni, e Claudio Paolinelli coordinatore del circolo cittadino), ed il Commissario prefettizio dott. Ruffo.

In un clima di cordialità abbiamo esposto le nostre opinioni sulla vicenda falconarese ripresentando alcune nostre proposte che riteniamo utili alla difficile soluzione dei problemi di tipo economici in cui versa il Comune.

In particolare abbiamo auspicato un Tavolo operativo istituzionale di tutte le forze politiche di Governo, a tutti i livelli: Governo nazionale, Parlamentari, Regione ed altri Enti locali, offrendo la nostra massima disponibilità allo scopo di vedere attuata la Legge 388/2000 all’art. 113, che prevede la compartecipazione degli Enti Locali che ospitano sul loro territorio impianti di raffineria. Riteniamo infatti che il solo modo per uscire dalla crisi finanziaria occorre dotare il Comune di entrate certe, continuative e straordinarie come appunto la quota delle Accise.

Crediamo che la Regione Marche debba in qualche modo riconoscere il ruolo di servizio che Falconara svolge per l’intera regione, considerando anche l’Irap versata annualmente dalla raffineria Api.

La difficoltà di raggiungere l’equilibrio di bilancio potrebbe essere superata se con un tavolo istituzionale si valutasse la possibilità di cedere una parte delle azioni delle società partecipate del Comune di Falconara che abbiamo quantificato in circa € 3.627.000, oltre ad un ulteriore taglio dei costi (dirigenti, e società non produttive).

Abbiamo ribadito la nostra preoccupazione per l’ipotizzata vendita delle Peter Pan e del centro Qui, che consideriamo ricchezze sociali e culturali di cui la città non può privarsi.

Per Sinistra Democratica Falconara
Claudio Paolinelli Coordinatore

mercoledì 7 novembre 2007

COMUNICATO STAMPA DEL 7 NOVEMBRE 2007

Comunicato Stampa
Venerdì 9 novembre 2007 alle ore 13.00 una delegazione di Sinistra Democratica composta dall'On. Claudio Maderloni, dal coordinatore provinciale SD Riccardo Maderloni e dal coordinatore SD di Falconara Claudio Paolinelli, incontrerà il Commissario straordinario Dott. Ruffo per discutere la situazione generale del Comune di Falconara.
Claudio Paolinelli

SUGGESTIONI BAROCCHE

Dopo aver apprezzato il concerto del 20 u.s. eseguito al Teatro Le Muse di Ancona dall’ Accademy of S, Martin, che ho avuto modo di recensire in un mio articolo precedente, desidero proporre alcune riflessioni suggerite dal confronto con le esecuzioni dell’altrettanto celebre ensemble The English Concert.

Mi corre l’obbligo di premettere che al di là dei rispettivi meriti che hanno accreditato entrambe le orchestre di un larghissimo credito presso il pubblico internazionale affine a questo genere musicale, ritengo che l’ascolto di esecuzioni che utilizzino solamente strumenti d'epoca riesca a trasmettere suggestioni emotive più intense, ricostruendo l'atmosfera barocca mediante una sonorità più fedele e aderente al contesto evocato.

Come ho avuto modo di accennare nel mio precedente articolo, l'Accademy of S.Martin in the fields nel tempo ha abdicato a questa originaria vocazione, uscendo dagli angusti canoni interpretativi della musica barocca, per contaminare o arricchire - dipende dal punto di osservazione - il proprio repertorio non solo con esecuzioni della tradizione romantica ma addentrandosi perfino nel più recente contesto del Novecento. L'inserimento nel concerto a cui ho assistito della composizione Aurora per orchestra d'archi di Thea Musgrave del 1999 ne è la conferma più evidente.

Ben altro percorso filologico è stato invece quello perseguito dal rinomato ensemble The English Concert, sia nel corso dell’intenso trentennio sapientemente diretto da Trevor Pinnock, che sotto la conduzione più sorniona di Andrew Manze, concentrando la propria attività esclusivamente nell'interpretazione della musica barocca e classica sugli strumenti d'epoca. Mentre sir Neville Marrinner, pur avendo ceduto il podio ad una conduzione fin qui caratterizzata dall'alternanza di numerosi maestri, ha conservato per sé il ruolo di presidente onorario; Trevor Pinnock è ritornato alla sua prima vocazione di clavicembalista, ottenendo straordinari riconoscimenti in tutto il mondo sia come solista che collaborando talvolta con le orchestre più prestigiose.

Attualmente, dopo il periodo non felice di Manze, l'English Concert è stata affidata all'eccellente Harry Bicket, che auspico possa conferirle un piglio più brillante rispetto al suo pur lodevole predecessore.

Mentre trovo encomiabile che Pinnock alla veneranda età di oltre sessant’ anni nel corso della scorsa stagione concertistica abbia riproposto in varie sale europee l’esecuzione integrale dei Concerti Brandeburghesi di Bach e per questo progetto abbia costituito lo “European Brandenburg Ensemble”, un nuovo gruppo composto dai migliori musicisti che ha incontrato nella sua lunga carriera.

Dell' English Concert, sotto la sua inarrivabile direzione, conservo moltissime incisioni, tra cui i concerti per organo di Haendel in Fa maggiore HWV 295, in Sol minore HWV 291, in Re minore HWV 309 e in Sol minore HWV 310 che considero del suo repertorio il CD preferito.

Esattamente un anno fà, il 3 novembre 2006, ho avuto il raro privilegio di assistere al Teatro Sperimentale di Ancona ad un suo concerto in veste di solista, in cui ha eseguito di Bach la Toccata in Re magg. BWV 912, la Suite Francese n° 5 BWV 816, e il Concerto italiano, nonché la Toccata in La minore suite di Froberger e il “Mein junges Leben hat ein End" di Sweelinck, rivelando di possedere un'inalterata esuberanza artistica, che lascia trasparire sempre leggerezza, disincanto, ma soprattutto un inesauribile piacere di fare musica.

Gian Paolo Grattarola

martedì 6 novembre 2007

INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DI SD SU RICONOSCIMENTO ACCISE

CAMERA DEI DEPUTATI

TESTI ALLEGATI ALL'ORDINE DEL GIORNO della seduta n. 203 di Martedì 12 settembre 2007
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

DI SALVO, SPINI, PETTINARI, ATTILI, AURISICCHIO, BANDOLI, BARATELLA, BUFFO, D'ANTONA, FUMAGALLI, GRILLINI, LEONI, LOMAGLIO, MADERLONI, NICCHI, ROTONDO, SASSO, SCOTTO, TRUPIA e ZANOTTI. - Al Ministro per gli affari regionali e le autonomie locali. - Per sapere - premesso che:



l'articolo 113 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, prevede che il Governo, entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge «definisce, d'intesa con la conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n 281, le compartecipazioni ai tributi erariali con finalità ambientali da parte degli enti locali sedi di impianti di produzione e di stoccaggio di prodotti assoggettati ai suddetti tributi e adotta le conseguenti iniziative, anche legislative, di propria competenza»;
i comuni interessati sono diciassette: Augusta, Busalla, Cremona, Falconara Marittima, Gela, La Spezia, Livorno, Mantova, Milazzo, Pantano Roma, Porto Marghera, Priolo Gargallo, Ravenna, Sannazzaro, Sarroch, Taranto e Tricate. Da ben sette anni attendono l'attuazione della predetta legge; in data 18 novembre 2006, il Governo ha accolto in Assemblea l'ordine del giorno 9/01746-bis/140 con il quale la Camera dei deputati «impegna il Governo ad adottare ogni utile iniziativa volta a dare attuazione alla citata disposizione o, comunque, ad individuare misure alternative che consentano alle amministrazioni locali di rispondere alle esigenze della cittadinanza e alla salvaguardia del territorio»;
nel frattempo il comune di Taranto ha dichiarato il dissesto di bilancio e il comune di Falconara Marittima è in procinto di dichiararlo, benché creditore da ben sette anni del contributo di cui al citato articolo 113 -:
come il Governo intenda attuare il proprio impegno e l'articolo 113 della legge n. 388 del 2000 e se intenda anticiparne gli effetti per i comuni in dissesto o in gravi situazioni di bilancio.(3-01201) (11 settembre 2007)

(Iniziative per l’attuazione della legge 23 dicembre 2000 n. 388 in materia di compartecipazione ai tributi erariali con finalità ambientali da parte degli enti locali - n. 3-01201)

PRESIDENTE. Il deputato Maderloni ha facoltà di illustrare l’interrogazione Di Salvo n. 3-01201, concernente iniziative per l’attuazione della legge 23 dicembre 2000 n. 388 in materia di compartecipazione ai tributi erariali con finalità ambientali da parte degli enti locali (vedi l’allegato A – Interrogazioni a risposta immediata sezione 13), di cui è cofirmatario.

CLAUDIO MADERLONI. Signor Presidente, il gruppo Sinistra Democratica per il Socialismo europeo desidera conoscere la ragione per la quale, da circa sei anni, 16 comuni italiani sedi di impianti di lavorazione di petrolio attendono che venga data attuazione alla norma di cui all'articolo 113 della legge finanziaria per l'anno 2001. Per i prodotti energetici di tali impianti, che coprono il 50 per cento del fabbisogno italiano, lo Stato riscuote annualmente un consistente gettito dalle accise: di detto gettito nulla è mai stato riconosciuto ai comuni interessati. Un solo dato: l’API di Falconara ha versato allo Stato 775 milioni di euro e 81 milioni per il Fondo alle regioni per il solo anno 2005; nessuna parte di questo ammontare è stata riservata al comune di Falconara.
In data 18 novembre, in quest'aula, il Governo ha accolto un ordine del giorno, mio e di molti altri colleghi, con il quale si impegnava ad adottare ogni utile iniziativa per dare attuazione alla citata disposizione.

PRESIDENTE. La invito a concludere.

CLAUDIO MADERLONI. Concludo, Presidente.
Nel frattempo, Taranto ha chiesto il dissesto, Falconara è in procinto di farlo…

PRESIDENTE. Il Ministro per gli affari regionali e le autonomie locali, Linda Lanzillotta, ha facoltà di rispondere.

LINDA LANZILLOTTA, Ministro per gli affari regionali e le autonomie locali.
Signor Presidente, la previsione dell'articolo 113 della legge n. 388 del 2000, cui fa riferimento l'interrogazione, è rimasta effettivamente inattuata per tutta la scorsa legislatura. Ciò sostanzialmente a causa delle difficoltà tecniche di applicazione, sia di interpretazione normativa, sia di attuazione amministrativa, sia di carattere finanziario, anche connesse all'identificazione dei tributi interessati e quindi alla definizione delle compartecipazioni cui la ricordata norma fa riferimento.
Nondimeno
, anche recependo le sollecitazioni pervenute legittimamente nel corso di questa legislatura da parte di alcuni degli enti territoriali interessati, ho ritenuto di segnalare la questione all'attenzione dei Ministri competenti, in particolare a quelli dello sviluppo economico e dell’economia e delle finanze, con l'obiettivo di rendere operativa la disposizione della legge n. 388 del 2000, ben conoscendo le esigenze finanziarie dei comuni interessati. Ovviamente, l'attuazione della norma dovrà risultare coerente con i principi dell'articolo 119 della Costituzione e con le indicazioni dell'Unione europea a favore di uno sviluppo produttivo che sia sempre il più equo, sostenibile e rispettoso dell'ambiente.
Tuttavia
, al momento non posso che confermare l'attenzione del Governo su questo punto e l'augurio che esso possa trovare una definizione al più presto e, qualora ciò non risultasse possibile, identificare nell'ambito della prossima legge finanziaria l'eventuale ulteriore intervento legislativo a chiarimento delle norme. In ogni caso, voglio sottolineare che il Governo si ritiene impegnato a identificare le misure idonee a compensare i disagi dei territori che ospitano impianti di produzione e di stoccaggio dei prodotti assoggettati a tributi di carattere ambientale.

PRESIDENTE. Il deputato Maderloni ha facoltà di replicare.

CLAUDIO MADERLONI. Signor Ministro, la ringrazio per la sua sensibilità e per il lavoro che sta facendo nel sollecitare altri Ministeri, però le voglio ricordare che l'articolo 113 richiamato, al comma 1 recita: «Entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge» - ricordo che il provvedimento in questione è stato varato nel 2000 - «il Governo definisce, di intesa con la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo n. 281 del 1997, le compartecipazioni ai tributi (…)». Non sono passati centottanta giorni, ma sei anni: capisco che il Governo di centrodestra non ha voluto dare attuazione a questa legge, ma è passato un anno e non vorrei che continuassimo a discutere su questa questione.
Non c'è necessità di approvare una nuova norma di legge da inserire nella finanziaria, ma è sufficiente, a nostro avviso, un decreto, nel quadro di un rapporto con le autonomie locali, per arrivare alla definizione della percentuale: solo di questo si tratta, infatti, e non di approvare una nuova legge. Noi avevamo molta fiducia. Sottopongo alla sua attenzione un dato: un versamento in mare di una piccola quantità di petrolio nel comune di Falconara (giustamente i giornali riportano il danno ambientale) significa che il comune di Falconara, i cittadini e le attività produttive di tale comune vanno incontro ad enormi sacrifici per quel poco che viene versato.
Quindi
, la sollecito - e la ringrazio di nuovo per il suo impegno - affinché si possa dare attuazione, in tempi rapidi, ad un decreto e non ad una nuova legge.

giovedì 1 novembre 2007

SOTTOSCRIZIONI E DONAZIONI

SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA’ MARCHE


La nostra azione politica è totalmente autofinanziata, si basa solo ed esclusivamente sulla disponibilità di ciascuno/a , in termini di partecipazione attiva, di contributi e quote di adesione.

Abbiamo pochi mezzi nella fase storica della politica ridotta a spettacolo e marketing ed allo stesso tempo tanti importanti impegni ed appuntamenti di fronte a noi, fra questi una difficile campagna elettorale regionale.

Contribuire anche con piccole risorse a Sinistra Ecologia e Libertà , pure in questa difficile fase di crisi economica, è un investimento sulla buona politica e su di un progetto di ricostruzione organizzativa e politica della Sinistra nel nostro Paese, investiamo su noi stessi come soggetto collettivo.

_______________________

COORDINATE BANCARIE
CONTO CORRENTE INTESTATO “SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA’ MARCHE”

C/O BANCA CARIGE SPA – AGENZIA 3 - ANCONA

IBAN: IT26R0617502604000000009880

DENOMINAZIONE FISCALE
SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA’ MARCHE
Via Esino 65/H – Torrette – 60126 ANCONA

COD. FISCALE: 93124060422




ISCRIVITI A SINISTRA DEMOCRATICA DI FALCONARA MARITTIMA


2° ASSEMBLEA PROVINCIALE

Il Coordinamento provinciale provvisorio ha deciso di convocare la
2° ASSEMBLEA PROVINCIALE del Movimento politico “Sinistra Democratica – per il Socialismo europeo” per sabato 10 novembre, con inizio dalle ore 15.30 (e termine non oltre le ore 19.00), presso la Sala convegni della Circoscrizione Ovest (2° Circoscrizione) sita in Piazzale S. Francesco, a JESI.

Potranno partecipare all’incontro – ovviamente – le compagne e i compagni che, nella provincia di Ancona, risultano aver aderito formalmente al Movimento, con la sottoscrizione del cedolino-tessera.

Scopo dell’Assemblea è quello di fare un primo bilancio di questa esperienza, a 6 mesi dalla sua nascita, e valutare la prospettiva politica della Sinistra e del Paese dopo gli “eventi” che hanno segnato gli ultimi 6 mesi e le settimane scorse (cito solo 2 date: il 14 ottobre, con la nascita formale del PD; il 20 ottobre, con la grande manifestazione della Sinistra contro il precariato e per il sostegno al Programma del Governo).

L’Assemblea sarà anche chiamata a convocare la Conferenza di organizzazione provinciale di SD, da tenersi entro l’anno (si pensa al 15 dicembre p.v.), per superare la provvisorietà degli Organismi che sono stati finora operativi.

Il Coordinamento ha anche deciso che l’Assemblea sarà “aperta”, ossia potranno assistervi tutti coloro che, anche se non iscritti a “SD-pSE”, vi abbiano interesse.
Ovviamente, inviteremo rappresentanti provinciali delle altre formazioni della Sinistra: SDI, PRC, PdCI, VERDI.

Invito pertanto a non prendere altri impegni per quella data, con l’avvertenza che l’avvio dei lavori sarà puntuale e la conclusione sarà improrogabilmente entro l’ora indicata, in modo da poter dedicare la serata anche ad altro!

Riccardo Maderloni Coordinatore provinciale SD

lunedì 29 ottobre 2007

COMUNICATO STAMPA DEL 29 OTTOBRE 2007

A seguito delle notizie recentemente apparse sui quotidiani locali circa l'apparentamento del Sig. Recanatini con l'Udeur, prendiamo atto che l'ex sindaco ha preso le distanze dal Partito Democratico non condividendone più le scelte, annuncio che contraddice quanto da lui scritto pochi giorni prima sul giornale "Il Progresso" distribuito ai cittadini.

Sinistra Democratica coerentemente con quanto già dichiarato in altre occasioni, per niente preoccupata dei veti e delle preclusioni che vengono paventati, si farà promotrice per affermare a Falconara l'unità delle forze della Sinistra attorno ad un programma partecipativo che riqualifichi la città.

martedì 23 ottobre 2007

LA LETTERA APERTA AI CITTADINI FALCONARESI

Cari concittadini, prima di inviarvi questa lettera abbiamo volutamente fatto trascorrere alcuni giorni dalle dimissioni del Sindaco e lo scioglimento prematuro del Consiglio comunale. Il motivo della scelta è scaturito dalla volontà di dividere nettamente il merito della questione con le polemiche che a caldo sono emerse. Vi rivolgiamo questa “lettera aperta” per offrire alla Vostra riflessione il nostro punto di vista sulle tormentate vicende che la Città ha vissuto.

In questi giorni sui giornali si è data un’immagine di Sinistra Democratica come di una forza politica che ha voluto spaccare tutto.

In realtà SD è stata l’unica a presentare proposte (es. chiusura Esino Entrate, cessione di parte di quote delle Società Partecipate), ad avanzare richieste in Parlamento, a stimolare tavoli istituzionali. Abbiamo fino all'ultimo cercato soluzioni alternative all’accordo con Quadrilatero. Abbiamo chiesto che la definizione del nuovo piano urbanistico avvenisse con iniziative che coinvolgessero i cittadini di Falconara, per permettere a tutti di partecipare e condividere il progetto di città del futuro, ma nessuna forza politica ha ritenuto opportuno sostenere le nostre richieste. Siamo rimasti soli ma, proprio perché crediamo che la buona politica ha bisogno di coerenza e onestà intellettuale, non abbiamo accettato compromessi o soluzioni pasticciate.

Noi di Sinistra Democratica siamo consapevoli di aver riportato in primo piano l’importanza del rapporto tra istituzioni e cittadini. Crediamo che l’unico modo per evitare l’antipolitica”, sia quello di abbandonare atteggiamenti autoreferenziali e non coerenti, per ridare invece voce alla politica reale, quella vicino alla gente.

Da molti giorni si parla del nostro movimento come una forza politica composta di pochi iscritti (12) e non legittimata dal voto degli elettori. Questa cantilena è riproposta in ogni occasione, secondo noi, solo perché i nostri detrattori non vogliono analizzare le cause che hanno provocato la crisi. La nostra impressione è che si sia voluto cercare un “capro espiatorio” cui imputare le responsabilità di una crisi, che evidentemente si è ritenuto di non poter né saper gestire.

Si è detto molto sulla presunta non legittimità dei nostri due consiglieri, vogliamo solo ricordare che sono stati eletti con un voto democratico all’interno di una lista, quella dei Democratici di Sinistra che ha scelto di sciogliersi per dare origine al Partito Democratico. La scelta di formare il gruppo consiliare di Sinistra Democratica è stata una scelta legittima, pienamente riconosciuta dallo statuto comunale.

Questo tentativo di delegittimazione è un fatto preoccupante, significa disconoscere che l’autonomia dei consiglieri è la prima regola perché la democrazia funzioni nelle pubbliche amministrazioni. È un fatto preoccupante soprattutto perché determinato da una forza politica (il neo Partito Democratico) che si auto-candida in Italia ad essere il partito guida del centrosinistra. Per svolgere bene il compito di consigliere, secondo noi, è importante aver presente che la priorità è il bene della città e non gli ordini di scuderia dei partiti.

PARTECIPAZIONE

Ricorderete che la pratica partecipativa è stata uno dei punti fondamentali del programma del centro-sinistra. Un punto centrale per ogni amministrazione pubblica di sinistra, ma che a Falconara, considerando il lungo black-out informativo degli anni passati ha ancora più importanza. Noi abbiamo sempre considerato la democrazia partecipata come uno strumento indispensabile per avvicinare i cittadini alle questioni pubbliche. Uno strumento importante soprattutto quando un Comune come il nostro è costretto a fare scelte impegnative che penalizzano fortemente la comunità (aumento ICI, Trsu, servizi, vendite immobiliari, variazioni al Piano regolatore ecc.).

La partecipazione non è stata avviata, i cittadini falconaresi non sono stati interpellati, non si è mai chiesta alcuna opinione, soprattutto su temi molto importanti come ad esempio l’accordo con la società Quadrilatero, eludendo il primo punto del programma elettorale con il quale il sindaco s’impegnava “ad ascoltare i falconaresi, a coinvolgerli in un progetto condiviso di città del futuro”. Purtroppo la partecipazione non c’è stata nemmeno a livello istituzionale. Tutti i consiglieri comunali sono stati “costretti” spesso a votare gli atti nelle sedute consiliari, senza una reale conoscenza e un serio approfondimento. Spesso i consiglieri della maggioranza hanno votato sentendosi dire frasi del tipo: “Non c’è tempo, o votate o si va al dissesto” mettendo a dura prova il senso di responsabilità di ognuno. Sinistra Democratica ha sempre dichiarato inaccettabile questo metodo perché offensivo dell’istituzione del ruolo degli eletti dai Cittadini.

QUADRILATERO E PIANO URBANISTICO

La mancata collegialità sulla questione Quadrilatero ha provocato la crisi amministrativa. Il nostro giudizio è sempre stato negativo sulla società Quadrilatero, nata con lo scopo di costruire le strade di collegamento tra Marche e Umbria: è una sovrastruttura inutile e costosa come definita ripetutamente dai parlamentari marchigiani dell’Unione e da autorevoli Ministri come gli On. Bersani, Di Pietro e Visco. La nostra battaglia politica continuerà a tutti i livelli per ottenere la cancellazione della Legge Obiettivo, grazie alla quale è nata la società Quadrilatero. Chiediamo semplicemente di rispettare il Programma di Governo Prodi 2006-2011 che dice: “La Legge Obiettivo per la realizzazione delle grandi opere, sulle quali si sono concentrate le risorse pubbliche, si è rilevata un fallimento [...] Proponiamo di modificare profondamente la Legge obiettivo per rafforzare il ruolo degli enti territoriali.”

Nel caso di Falconara M.ma, la Quadrilatero:
a)
non realizza alcuna strada ma “usa” il nostro territorio per “fare cassa”;
b) toglie ogni sovranità al Comune in materia di espropri e di programmazione urbanistica (basta una delibera del CIPE per variare d’ufficio il Piano Regolatore Generale);
c) toglie alle Casse comunali risorse importanti: l’ICI per 30 anni e gran parte degli oneri di concessione edilizia.

Dall'Area Leader di Falconara, Quadrilatero ricava i finanziamenti per costruire una Strada a circa 60 chilometri di distanza.

Siamo stati contrari alla firma del Protocollo d’intesa con la Regione sulla Quadrilatero perché consideriamo questo accordo, che riconosce al Comune di Falconara un prestito di denaro allo scopo di coprire il buco di Bilancio, una forma di ricatto inaccettabile per un Ente Pubblico. Diciamo questo perché il prestito promesso è legato alla sottoscrizione dell’accordo di programma con Quadrilatero. Il Comune di Falconara, stante alla dichiarazione fatta dall’ex sindaco Recanatini, in normali condizioni non avrebbe sottoscritto alcun accordo.

Ci siamo detti contrari all’adesione alla Quadrilatero anche perché la possibilità di utilizzare i 2,8 milioni di euro promessi dalla Regione per pagare una parte dei debiti consolidati, non è risolutiva dei problemi finanziari del Comune di Falconara.

E’ dunque chiaro a tutti:
a)
l’assurdità di dover “subire” un accordo solo per “stato di necessità” e indipendentemente dalle sue conseguenze attuali e future sul territorio e sulla finanza comunale;
b) che si tratta di una illusoria “boccata di ossigeno”, non è risolutiva dei problemi finanziari del Comune di Falconara, che andrà ad aumentare il debito futuro (1,7 milioni di € da restituire).

La sottoscrizione del Protocollo d’intesa con la Regione Marche ed il connesso Accordo di programma con la Società Quadrilatero per l’utilizzazione da parte di quest’ultima di un’ampia fetta del territorio comunale poteva essere evitata solo se si fosse considerato che le contrarietà di Sinistra Democratica (e degli ecologisti) erano e sono ampiamente note a tutti e puntualmente motivate. Non aver voluto tenerle in considerazione, aver anzi resi pubblici sia da parte dell’ex Sindaco sia da alcune forze politiche diktat dal chiaro sapore ricattatorio, ancorché presentati come “atto dovuto”, ha significato una deliberata e consapevole volontà di divisione e di scontro, prima con gli ecologisti e successivamente con Sinistra Democratica.

Per il risanamento dei debiti comunali la Giunta Recanatini aveva previsto anche una “manovra urbanistica” pesantissima, utilizzando a scopo residenziale e non solo parti delicate del territorio comunale, incrementando la popolazione per diversi migliaia di persone (6000?) con il principale scopo di accrescere -con i proventi delle autorizzazioni edilizie- le entrate del Comune, e far fronte alla situazione debitoria. Manovra che non garantisce la risoluzione dei problemi finanziari, ma che ha conseguenze tali da compromettere irrimediabilmente il volto futuro e la vivibilità della Città.

Non tutto può essere considerato lecito politicamente pur di “fare cassa”. Noi riteniamo che vendere una scuola (Peter Pan) o un centro sociale per anziani non sia un investimento ma una grave perdita sociale e culturale.

Lo “stato di necessità” dettato dalla grave crisi finanziaria del Comune non può essere l’alibi per giustificare tutto e far accettare di tutto: cessione di sovranità sulle aree PAV da parte della Quadrilatero, dismissione forsennata del patrimonio comunale, penalizzazione dei servizi e delle strutture di aggregazione e coesione sociale, una fortissima e pesantissima espansione urbanistica in aree assai delicate dal punto di vista ambientale, paesaggistico, ecc.

Non si può compromettere irrimediabilmente il futuro di Falconara solo per far fronte ad una drammatica contingenza dell’oggi, conseguenza di una gestione amministrativa precedente con cui è invece necessario fare compiutamente i conti anche in termini di responsabilità politiche.

Noi ci siamo opposti a questo stato di cose, dopo aver verificato che non c’erano più le condizioni per poter serenamente restare in maggioranza, abbiamo preso atto che le scelte non erano più collegiali. Abbiamo preferito proseguire la strada della coerenza perché crediamo sia l’unica strada praticabile.

La città di Falconara per sperare di tornare alla normalità, non ha bisogno di speculazioni edilizie e di accordi capestro. Ha bisogno invece di gente capace, che sappia prendere decisioni senza pregiudicare le generazioni future. Per poter elaborare un progetto che sappia guardare oltre, un progetto che parta dalle esigenze dei cittadini, con il contributo e la collaborazione di tutti. Sinistra Democratica è disponibile al confronto con quanti vorranno mettersi alla prova su questi temi cercando di svolgere quella funzione di stimolo e di critica che è indispensabile nel corretto dibattito politico.

Da qui dobbiamo ripartire, questo sarà il nostro impegno.

Sinistra Democratica Per il Socialismo Europeo - Circolo di Falconara Marittima

Clicca sulle foto per ingrandire

L'area Leader Quadrilatero

Falconara com'è oggi e come sarà dopo il Piano Urbanistico

ACCADEMY OF S. MARTIN IN THE FIELDS




Michel Collins, direttore e solista
Aula Magna di Ateneo “Guido Bossi”
Ancona 21.X.2007







Benché possegga una fornitissima discografia dell’Accademy Of S. Martin in the fields da lungo tempo anelavo ad assistere ad un loro concerto dal vivo. Da diversi anni ormai ne ascoltavo le innumerevoli incisioni, rendendomi vulnerabile alla bellezza celestiale delle sue esecuzioni. Ebbene domenica scorsa, grazie al provvidenziale contributo della prestigiosa Associazione Amici della Musica di Ancona che è riuscita a coinvolgere l’orchestra nel programma della stagione concertistica appena iniziata, ho avuto il raro privilegio di vedere coronato questo mio sogno.

Com’è noto l’Accademia, pur avendo preso le mosse a Londra nel 1958 da un ridotto complesso da camera, si è ormai accreditata come una delle orchestre più celebri in ogni angolo del mondo, raggiungendo una posizione di elevato prestigio per via dei suoi frequenti ed ambiti riconoscimenti in campo internazionale.

Dopo aver contribuito in maniera fondamentale al rilancio della musica del periodo barocco, nel corso del tempo ha diversificato la sua proposta musicale spaziando da Bach a Mozart, da Haydn a Brahms, da Von Weber a Stravinsky. Sir Neville Marrinner è ormai asceso al ruolo di Presidente onorario e quello che è stato per un lungo periodo di tempo il suo posto di direttore è stato assunto in questa circostanza dall’insigne clarinettista Michael Collins noto, al di là della sua lunga carriera costellata di ampi riconoscimenti di critica, per i suoi recenti concerti per clarinetto di Mozart con la Russian National Orchestra e di Beethoven nella sapiente trascrizione di Michael Pletnev.

Il programma della serata si è aperto con la sinfonia in Mi minore, funebre di Haydn, strutturato in quattro movimenti : Allegro con brio, Minuetto, Adagio, Presto. Dopo l’attacco brioso e veloce dei primi due movimenti l’Adagio ci ha condotto in un clima di più lieve respiro consentendo all’opera di prendere respiro in attesa del brillante Finale, in cui la sonorità si dispiega in tutta la sua drammatica sonorità resa ancora più efficace dall’impiego congiunto di fiati, oboi, corni ed archi.

A fronte di una struttura apparentemente caratterizzata da una costante progressione dinamica, la sinfonia si mantiene lungo tutto il suo percorso in un clima di raffinata dolcezza e non esonda mai dagli argini rassicuranti di una melodia intima e commossa a cui non risulta estranea nemmeno la tensione con cui si conchiude nel Finale. Al pubblico non resta che prodigarsi in un convinto e prolungato applauso che tuttavia non dipana il mistero di quell’attributo Funebre che mal si concilia al respiro della partitura.

Di minore intensità evocativa si appalesa invece il successivo concerto per clarinetto n. 2 in Mi bemolle maggiore op. 74 di Carl Maria Von Weber articolato in tre movimenti Allegro, Romanza (Andante con moto) e Polacca. Qui l’impiego della massa orchestrale al completo offre un’alternanza di tonalità che si manifesta in frequenti passaggi da situazioni di raffinata compostezza ad altri caratterizzati da una più audace vitalità ritmica. L’intermezzo della Romanza rivela nell’autore un’indubbia vocazione alla scrittura di opere destinate ad una rappresentazione teatrale.

Molto suggestiva invece L’Aurora per orchestra d’Archi composta dalla Thea Musgrave nel 1999, che ben evoca nei toni progressivamente ascendenti del Re il processo di graduale passaggio dall’oscurità al baluginate affiorare dell’alba in un’ aura di rasserenante lucentezza in cui la nota conclusiva del Sol apre uno scenario di luminoso trionfo.

Collins si congeda dal pubblico con la Serenata per archi op. 22 in Mi maggiore di Dvorak costituita da ben cinque movimenti : Moderato, tempo di Valse, Scherzo vivace, Larghetto e Finale allegro vivace. Si tratta di una composizione in cui, ad eccezione del movimento morbido e delicato del Larghetto in La minore, domina un ritmo costantemente incisivo e non privo di note eleganti, che si espande con piena maestria consegnando al pubblico, per la verità non numeroso, la trascrizione di un’opera di indubbio rigore formale.

Gian Paolo Grattarola