Risorse finanziarie: La situazione finanziaria è difficile e complessa. Tuttavia è necessario trovare i mezzi e le risorse per invertire la tendenza e risanare il bilancio comunale, partendo dall’assunto che per Falconara immaginiamo un futuro virtuoso, sia in termini sociali che economici ed ambientali. Da più parti si è detto, e noi siamo d’accordo, che la città con le sole proprie forze non riuscirà a ripianare il debito, quindi è indispensabile costruire un rapporto positivo con il Governo, la Regione, la Provincia ed altri Comuni, affinché si riescano ad individuare forme di collaborazione e finanziamenti utili al raggiungimento di una qualità della vita che soddisfi il cittadino. Il dialogo con altri soggetti pubblici, però, non deve in alcun modo limitare la nostra autonomia nelle scelte, ma deve avvenire con uno spirito di pari dignità, mai subalterno.
Quindi riteniamo importante continuare a reclamare, ma con più determinazione:
Al Governo nazionale l’attuazione della legge 113 della finanziaria 2001,legge che prevede il riconoscimento delle accise per i Comuni sedi di impianti di lavorazione del petrolio, un diritto che garantirebbe al Comune entrate certe e continuative.
Alla Regione anche in virtù dell’OdG votato in Consiglio, di riconoscere soprattutto economicamente a Falconara la funzione di Servizio che svolge per l’intera Regione considerato che a Falconara gravano strutture di interesse regionale che condizionano il corretto uso del territorio in termini economici e ambientali. (raffineria, aeroporto, nodo ferroviario, ecc.) e che determinano la zona ad alto rischio ambientale (AERCA)
Alla Provincia e ai Comuni interessati di acquisire parte delle quote azionarie delle società co-partecipate con il Comune di Falconara.
Il futuro risanamento non può prescindere da questi interventi, che dovranno fungere da piattaforma per il rilancio della città.
Il Comune d’altro canto dovrà limitare al massimo i costi:
Diminuendo i compensi per Sindaco, Assessori e CdA delle Società
Rinunciando alla collaborazione di dirigenti esterni e limitando al massimo le consulenze.
Verificando l’autosufficienza economica e l’efficacia delle Società partecipate
Limitando al massimo gli affitti passivi
Predisponendo un corretto piano per il risparmio energetico negli edifici pubblici, uffici, trasporti, ed illuminazione pubblica
Utilizzando per gli uffici software “open source” liberi da licenze
Riorganizzando l’organico dell’ente con la concertazione delle rappresentanze sindacali razionalizzando la struttura organizzativa e sviluppando la strumentazione tecnologica e telematica, con l’ulteriore beneficio di sviluppare lo scambio delle informazioni e la trasparenza amministrativa.
Si dovrà inoltre istituire un ufficio che si occupi di ricercare in ambito regionale, nazionale ed europeo i finanziamenti riservati ai comuni. Recuperare le risorse con la lotta all’evasione fiscale.
Quindi riteniamo importante continuare a reclamare, ma con più determinazione:
Al Governo nazionale l’attuazione della legge 113 della finanziaria 2001,legge che prevede il riconoscimento delle accise per i Comuni sedi di impianti di lavorazione del petrolio, un diritto che garantirebbe al Comune entrate certe e continuative.
Alla Regione anche in virtù dell’OdG votato in Consiglio, di riconoscere soprattutto economicamente a Falconara la funzione di Servizio che svolge per l’intera Regione considerato che a Falconara gravano strutture di interesse regionale che condizionano il corretto uso del territorio in termini economici e ambientali. (raffineria, aeroporto, nodo ferroviario, ecc.) e che determinano la zona ad alto rischio ambientale (AERCA)
Alla Provincia e ai Comuni interessati di acquisire parte delle quote azionarie delle società co-partecipate con il Comune di Falconara.
Il futuro risanamento non può prescindere da questi interventi, che dovranno fungere da piattaforma per il rilancio della città.
Il Comune d’altro canto dovrà limitare al massimo i costi:
Diminuendo i compensi per Sindaco, Assessori e CdA delle Società
Rinunciando alla collaborazione di dirigenti esterni e limitando al massimo le consulenze.
Verificando l’autosufficienza economica e l’efficacia delle Società partecipate
Limitando al massimo gli affitti passivi
Predisponendo un corretto piano per il risparmio energetico negli edifici pubblici, uffici, trasporti, ed illuminazione pubblica
Utilizzando per gli uffici software “open source” liberi da licenze
Riorganizzando l’organico dell’ente con la concertazione delle rappresentanze sindacali razionalizzando la struttura organizzativa e sviluppando la strumentazione tecnologica e telematica, con l’ulteriore beneficio di sviluppare lo scambio delle informazioni e la trasparenza amministrativa.
Si dovrà inoltre istituire un ufficio che si occupi di ricercare in ambito regionale, nazionale ed europeo i finanziamenti riservati ai comuni. Recuperare le risorse con la lotta all’evasione fiscale.
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