La dichiarazione di Paola Stacchietti
Come abbiamo più volte dichiarato, Sinistra Democratica di Falconara nel proporre una propria lista per le prossime elezioni amministrative, ha posto come questione prioritaria, per poter creare alleanze, la condivisione del programma elettorale.
Noi siamo per una politica urbanistica in cui l’unico obiettivo è migliorare la vivibilità della citta’ in termini ambientali, siamo contrari alla costruzione di nuove centrali Api, siamo contrari alla vendita di scuole e centri sociali che sono punti di riferimento e di aggregazione per giovani e anziani.
Non avendo riscontrato identità di vedute con Rifondazione, Verdi e Comunisti Italiani sulle questioni che a noi stanno più a cuore e non potendo quindi cercare apparentamenti con quelle forze della sinistra , abbiamo presentato un nostro simbolo e un nostro candidato a sindaco.
Abbiamo però continuato a verificare la possibilità di condividere queste nostre convinzioni con quelle forze ambientaliste e con tutti quei cittadini che credono nei valori della partecipazione , della trasparenza amministrativa e che hanno a cuore le sorti di questa città.
In questa ultima settimana in seguito a degli incontri con la lista Cittadini in Comune abbiamo riscontrato delle sinergie tra la nostra e la loro componente e
per questo abbiamo deciso di unire le nostre forze e di trovare un candidato sindaco che rappresentasse un momento di sintesi tra le loro e le nostre sensibilità e che fosse anche il più utile alla città di Falconara.
La scelta e’ caduta su Carlo Brunelli e a questo punto faccio volentieri non solo un passo indietro, ma avendo conosciuto Carlo ed avendo apprezzato l’impegno, la serietà la competenza e la passione con la quale ha svolto il difficile compito di Assessore all’urbanistica nell’ultima amministrazione dico di essere onorata di far parte della sua quadra e per quanto mi compete metto fin da ora a sua disposizione la mia esperienza e il mio impegno.
1 commento:
L'ESISTENZA NELLA SOCIETA' DI CERTE ISTITUZIONI ORDINARIE E TOTALI. Accanto al modello trattamentale, negli ultimi scorci del 900 - a partire dagli anni '70 e segnatamente negli anni '90 - si afferma un orientamento del controllo sociale, che, da un termine della matematica applicata alle assicurazioni, viene definito attuariale. Le categorie sociali riferite a quest'area (immigrati, nomadi, consumatori di droghe illegali) essendo sempre piu' considerate fonti potenziali di rischio criminale soggiacciono a strategie intese a neutralizzarle preventivamente. La differenza specifica rispetto al modello trattamentale consiste nel fatto che il primo coltiva l'utopia della rinormalizzazione dei soggetti devianti, mentre il modello attuariale sposta l'attenzione dai soggetti singoli alle categorie di soggetti classificando queste ultime secondo le potenzialita' di rischio che vengono ad esse attribuite. Le istituzioni che incarnano il controllo attuariale sono i centri di permanenza temporanea per stranieri irregolari, i campi nomadi, le comunita' terapeutiche chiuse e altri raccoglitori per persone povere, anziane, con handicap, con lunghe detenzioni manicomiali alle spalle, i circuiti per "nuovi cronici". Nonostante la novita' delle categorie sociali e dei luoghi istituzionali cui viene applicato il modello attuariale rimanda alla stagionata nozione di "pericolosita' sociale" che e' stata a fondamento delle reclusioni senza reato nei campi di concentramento ad ovest come a est. Chi vive per es. a Villanova fà parte di questa categoria attuariale ? E' colpevole solo perchè ci abita ? Perché c'è nato ? Fa parte di una categoria a rischio di effettuare solo protesta civile e cultura critica non conformizzata ? O forse sono io che non capisco ? Che non capisco la modernità del petrolio ? Io l'a.p.i non l'ho certo voluta. Oppure me ne devo andare ? Certe volte me lo chiedo e forse voi mi potete dare una risposta. HUITZ
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