Falconara Marittima, 28/08/2007
Premessa:
Il Movimento politico “Sinistra democratica – per il Socialismo europeo” ritiene necessaria una riflessione sulle motivazioni e sulle modalità con cui si è pervenuti all’attuale stato di tensione tra le forze politiche della Maggioranza, tale da pregiudicare seriamente la prosecuzione dell’esperienza amministrativa e la necessaria azione di risanamento finanziario.
Il casus belli – ossia la sottoscrizione del Protocollo di intesa con la Regione Marche ed il connesso Accordo di programma con la Società Quadrilatero per l’utilizzazione da parte di quest’ultima di un’ampia fetta del territorio comunale – poteva essere evitato solo se si fosse considerato che, sul punto specifico, le contrarietà di Sinistra Democratica (e non solo) erano e sono ampiamente note a tutti e puntualmente motivate.
Non aver voluto tenerle in considerazione, aver anzi resi pubblici – sia da parte del Sindaco che da parte di forze politiche - diktat dal chiaro sapore ricattatorio, ancorché presentati come “atto dovuto”, ha significato una deliberata e consapevole volontà di divisione e di scontro, prima con i Verdi e ora con SD, tanto più che il punto non fa parte del Programma politico-amministrativo, come meglio si dirà in seguito.
Non si sfugge alla sgradevole impressione che, stando così le cose, si sia voluto cercare un “capro espiatorio” – adeguatamente fermo nella coerenza ai suoi convincimenti - a cui imputare le responsabilità di una crisi che evidentemente si ritiene di non poter né saper gestire.
Le responsabilità di una eventuale crisi invece, secondo noi, stanno in chi ha volutamente ignorato le arcinote posizioni di SD, fidando forse nella sua disponibilità a “chinare il capo” per un malinteso “senso di responsabilità”.
Per raggiungere questo risultato si è fatto perfino e falsamente riferimento a inesistenti obblighi di “rispetto degli accordi politici e programmatici”, tirando in ballo testi diversi dal Programma ufficiale della Coalizione che ha sostenuto la candidatura a Sindaco di Riccardo Recanatini.
E siccome tale richiamo è venuto proprio dal Sindaco, ci si domanda se ciò sia avvenuto per scarsa conoscenza da parte sua di tale Documento o, invece, per deliberata volontà di “fare carte false”.
L’adesione al Protocollo di intesa con la Regione sulla Quadrilatero, con la possibilità di utilizzare 2,8 mln di euro per pagare una parte dei debiti consolidati, non è risolutiva dei problemi finanziari del Comune di Falconara.
Come sanno tutti, Sindaco e partiti della Maggioranza compresi, ciò rappresenterà solo una illusoria “boccata di ossigeno” che andrà ad accumulare il debito futuro, consentendo oggi di utilizzare somme che dovranno essere in larga parte restituite domani, quando peraltro il peso delle rate di ammortamento del debito, già oggi consolidato con le banche, diventerà fuori della portata ordinaria del Comune.
Ecco allora che si prevede una “manovra urbanistica” pesantissima, ad oggi dai contenuti indefiniti. Peraltro tale “manovra” non garantirà la risoluzione dei problemi finanziari (ammesso e non concesso che sia corretto ed eticamente lecito azionare la leva della programmazione urbanistica al solo o precipuo fine di “fare cassa”) ma con conseguenze che si preannunciano tali da compromettere irrimediabilmente il volto futuro e la vivibilità della Città.
E’ evidente, infatti, che la partita è più ampia e riguarda la gestione delle future politiche urbanistiche, che per ottenere l’adesione di Sinistra Democratica debbono avere il carattere della trasparenza, della pubblica utilità, della sostenibilità sociale e ambientale.
In conclusione: lo “stato di necessità” dettato dalla grave crisi finanziaria del Comune non può essere l’alibi per giustificare tutto e far accettare di tutto: cessione di sovranità sulle aree PAV da parte della Quadrilatero, dismissione forsennata del patrimonio comunale, penalizzazione dei servizi e delle strutture di aggregazione e coesione sociale, una fortissima e pesantissima espansione urbanistica in aree assai delicate dal punto di vista ambientale, paesaggistico ecc.
Non tutto può essere considerato lecito – politicamente – pur di “fare cassa”.
Non si può compromettere irrimediabilmente il futuro di Falconara solo per far fronte ad una drammatica contingenza dell’oggi, conseguenza di una gestione amministrativa precedente con cui è invece necessario fare compiutamente i conti anche in termini di responsabilità politiche.
Sinistra Democratica presenta dunque, una allegato questo documento, una “proposta alternativa”, concreta e praticabile, riguardo la vicenda nota come “Questione Quadrilatero”.
Sullo sfondo resta inequivocabile la necessità di mettere a punto un modo di operare di questa Amministrazione e della maggioranza che la sostiene, tali da garantire in modo effettivo e sistematico partecipazione, collegialità, trasparenza nelle scelte, assenza di forzature e l’abbandono dei diktat da parte di ciascuno.
p. Sinistra Democratica – per il Socialismo europeo
Circolo di Falconara
Il Coordinatore
(Claudio Paolinelli)
Allegato:
PROPOSTA ALTERNATIVA ALLE ENTRATE DERIVANTI DALLA SOTTOSCRIZIONE DEL PROTOCOLLO DI INTESA CON LA REGIONE MARCHE E IL CORRELATO ACCORDO DI PROGRAMMA CON LA SOCIETA’ QUADRILATERO SPA
Vista la richiesta inoltrata dal Sindaco Dott. Riccardo Recanatini alle forze politiche di maggioranza di presentare proposte valide al fine di evitare la firma del protocollo d’intesa tra Regione Marche e Comune di Falconara Marittima e il successivo Accordo di Programma con la società Quadrilatero, inoltriamo di seguito le nostre proposte:
· Cartolarizzazioni degli immobili alienabili; come consigliato anche dal Collegio dei Revisori dei conti, nella relazione al bilancio consuntivo 2006, per far fronte all’esigenza di liquidità di cassa, proponiamo una rapida cartolarizzazione degli immobili di cui è prevista l’alienazione entro il 2008. Ciò consentirebbe una dilazione degli stessi tempi di vendita a terzi ed una liquidità immediata. Solo considerando l’alienazione degli immobili suddetti il conteggio andrebbe fatto su un valore stimato di circa € 3.052.800
· Vendita immobili: si rinnovano almeno 2 proposte già avanzate e/o sostenute in passato ma non adeguatamente valutate
· Vendita edificio “Ex Fanesi”;
Allo stato attuale è possibile pensare ad un utilizzo di tutto il piano terreno e del primo piano, aggiungendo un livello corrispondente alla superficie della platea, determinando così un edificio su due livelli.
Data la conformazione dell’edificio ed il luogo, si privilegia un utilizzo commerciale-terziario rispetto all’uso residenziale. L’idea di un centro commerciale accessibile dalla piazza (ma anche da Via XX Settembre e da Via Flaminia) che possa essere chiuso nelle ore notturne appare la soluzione più adeguata al luogo.
Volume realizzabile: 6248,04 mc (esistente)
Superficie Utile Lorda. 1905 mq (ipotesi) 2082 (max)
Prezzo di vendita: 2500 €/mq (valore minimo considerando lavori eseguiti
Valore di vendita: 4.762.500 €
Ritorno 25% 1.190.625 €
· Area lato Hotel Touring:
Valorizzazione e cessione dell’area pubblica a fianco dell’Hotel Touring, dove è oggi presente un campo di bocce, da spostare nella parte più alta della superficie verde.
Superficie territoriale: 2250 mq
Indice Fondiario progetto: 5 mc/mq
Volume realizzabile: 11250 mc
Superficie Utile Lorda: 3750 mq
Prezzo di vendita: 2500 €/mq
Valore di vendita: 9.375.000 €
Ritorno 25%: 2.343.750 €
· Utilizzo di risorse per Opere Pubbliche previste e non eseguite:
In armonia con quanto indicato dal Collegio dei Revisori dei Conti nella dianzi citata Relazione, è possibile utilizzare risorse finanziarie disponibili per opere pubbliche non strettamente indispensabili in questo momento, e dunque previste ma non ancora attuate.
In tal senso, ad esempio, rinviando la ristrutturazione del sottopasso di Palombina, si recupererebbero risorse per circa 400.000 €.
· Cessazione Società Esino Entrate:
richiamate le valutazioni negative all’uopo formulate dal Collegio dei Revisori dei Conti, proponiamo la chiusura di tale società ed il ritorno della gestione diretta dei servizi, con un risparmio di € 998.000 (aggio riconosciuto dal Comune alla società).
Tenuto conto che l’attuazione del Prg vigente riguardo l’area interessata, comporterebbe entrate al Comune, tolti gli oneri di urbanizzazione primari, l’importo almeno 9.000.000 € e che dalla firma dell’Accordo di programma con la Quadrilatero entrerebbero nelle casse comunali 2.840.000 € di cui 1.700.000 sotto forma di anticipazione (leggi Prestito) da restituire nell’arco di un paio di anni;
considerando che tale accordo come dichiarato da più forze politiche è solo frutto della necessità di reperire risorse finanziarie, e che in altri momenti l’accordo con la Quadrilatero sarebbe stato ritenuto impossibile a causa delle gravi conseguenze che provocherà al quartiere di Castelferretti in primo luogo, ma anche a tutto il resto del territorio falconarese in termini ambientali ed economici, e soprattutto perchè tale accordo esproprierà il Comune di Falconara del potere di sovranità del territorio previsto costituzionalmente, riteniamo che queste nostre proposte possano essere accolte favorevolmente.
Ciò permetterebbe a questa maggioranza di evitare una crisi amministrativa che Sinistra Democratica non ritiene né necessaria né inevitabile.
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