SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' FALCONARA MARITTIMA (AN) Via Cavour, 6

lunedì 1 ottobre 2007

INTERVENTO AL CONSIGLIO COMUNALE DEL 28 GIUGNO 2007

Intervento di Claudio Paolinelli

"Ci sarà un limite oltre il quale questa Amministrazione Comunale non vuole andare.Mi spiego meglio. Per pareggiare il bilancio preventivo 2007 sono state predisposte misure radicali: imposti grossi sacrifici economici ai cittadini, tagli dei lavoratori precari, sono stati rinegoziati i mutui, è stato messo in vendita gran parte del capitale immobiliare del Comune, sono stati approvati atti per modificare il PRG (operazione questa che va a cozzare con una idea di città sostenibile, vivibile a misura di cittadino).

Finora con grande senso di responsabilità, se pur con dei distinguo, questa maggioranza, ha permesso che tutte le scelte, fatte e presentate a consiglio comunale, venissero ratificate.
Tutte le scelte anche quelle poco discusse e presentate all’ultimo momento. Quelle scelte spesso ritenute punti fermi pena le dimissioni del Sindaco. Nonostante i sacrifici ancora oggi non c’è certezza sul futuro di questa amministrazione comunale.

Il fantasma del dissesto è ben visibile e lo sarà anche dopo aver approvato il bilancio consultivo, ancora per parecchi anni. E allora mi domando: esiste un limite? Una linea che non intendiamo oltrepassare? Fino a che punto dopo aver ad esempio previsto una urbanizzazione che prevede più di 4000 nuovi abitanti riteniamo di poter andare? Vale la pena di vendere scuole per cercare di abbassare il debito comunale? Il territorio cittadino che avrebbe bisogno di più verde, di spazi per i bambini, di parchi, di arredi urbani, sarà in realtà appesantito da molti metri cubi di cemento. Per sempre.
Il sindaco Veltroni a Roma per migliorare il micro clima della città ha intenzione di piantare nuovi alberi. Badate no 100 o 1000 alberi ma 500mila. Noi siamo in totale controtendenza in barba alle emergenze ambientali note a tutti. Non è un caso che anche Falconara sia stata colpita da una violenta alluvione circa un anno fà.

Ecco, il pareggio del bilancio preventivo significa per la città tutto questo.Ma non basta, purtroppo i debiti comunali sono ancora molti, più di 6milioni, 5milioni se non si considerano i crediti residui.Bisogna trovare altre risorse. E qui entra in campo la questione Quadrilatero o meglio ritorna in campo. Piccola cronistoria: la giunta con una delibera di circa un anno fa esprimeva forti criticità sul progetto quadrilatero soprattutto riguardo il sistema di cattura di valore dell’area leader individuata con il PAV. Dubbi e criticità tali da portare in consiglio comunale un ordine del giorno di revoca dell’adesione alla Quadrilatero deliberata dalla precedente amministrazione comunale. Non mi stancherò mai di dire che quella scelta fu un grave errore. Una revoca sospesa all’ultimo momento a causa di promesse fatte al Comune che naturalmente non sono state mantenute ma che ha avuto l’effetto voluto cioè prendere tempo.

Sette consiglieri della maggioranza con grande senso di responsabilità presentarono un documento con il quale si dimostravano disposti ad una sospensione della revoca per permettere alla Regione e alla Quadrilatero di valutare tre richieste che avrebbero potuto far aderire al progetto il comune senza riserve. Si chiedeva il riconoscimento delle quote ICI, degli oneri di urbanizzazione riguardante la cosiddetta area leader e cosa più importante per un Comune la possibilità di avere voce in capitolo sull’opera di urbanizzazione. Tre richieste condivise da tutta la maggioranza e votate in consiglio comunale, tranne l’astensione del sindaco. Aspetto non secondario e da tenere a mente.

Da quel giorno una sola proposta è arrivata da Quadrilatero, con un parziale riconoscimento degli oneri di urbanizzazione, per altro un riconoscimento che vale per tutti i comuni interessati dal progetto. Una proposta giudicata da questa stessa giunta come insoddisfacente e irricevibile. La cifra che resterà al Comune si aggira intorno a 1milione di euro a fronte di un valore stimato di circa 9milioni di euro, con il Comune costretto a versare per 30 anni le quote ICI di quel territorio al confine tra l’aeroporto e Castelferretti e cosa ancora più importante completamente escluso da uno dei diritti fondamentali per un ente locale che è quello di poter gestire il proprio territorio.

Da quel momento in poi, questa amministrazione avrebbe dovuto dedicare tutti gli sforzi per ricercare alternative alla Quadrilatero per evitare di sottoscrivere l’accordo di programma e di discutere l’argomento con Regione e Quadrilatero con più serenità e meno pressioni e forse far valere le nostre richieste con tempi meno stringenti.

Ora per salvare il bilancio sembra che ci sia la disponibilità ad accettare l’elemosina della Quadrilatero e quindi di sottoscrivere l’accordo di programma. Una sottoscrizione a me sembra fatta sulla fiducia, considerando che ancora non esiste un progetto dettagliato e chiaro su cosa nascerà su quell’area leader.

Accettare quei soldi forse garantirà il pareggio di bilancio, ma di sicuro comprometterà per sempre una vasta area del Comune di Falconara. In questi giorni sono state fatte da alcune forze politiche delle proposte alternative, proposte ragionevoli perchè lasciano ancora tutte le porte aperte alle eventuali trattative con Regione Marche e Quadrilatero. Proposte però che sono cadute nel vuoto, proposte che non hanno avuto secondo me la giusta attenzione.

Io sono convinto che non dobbiamo firmare alcun accordo di programma, primo perchè metterebbe fine ad ogni trattativa con Quadrilatero, secondo perchè nonostante la promessa di informare i cittadini con apposite riunioni partecipative sull’argomento ancora non c’è stato alcun confronto. La quasi totalità dei cittadini non sa di che cosa stiamo parlando. Urbanistica e bilancio partecipati quando se non adesso è il momento di attivarli. Un evento urbanistico di queste dimensioni deve essere partecipato anche perchè è un metodo che sta ai primi punti del programma di questa amministrazione comunale.


Siamo vittime della legge obiettivo, una legge del passato governo di destra. Legge a quanto pare fatta propria dall’attuale governo Prodi. Una legge che limita l’autonomia dei comuni. Alcuni colleghi di questa maggioranza e il sindaco continuano a dire che ai soldi della quadrilatero non ci sono alternative, senza quei soldi si arriverà al dissesto con il risultato che il Commissario firmerà comunque l’accordo di programma, bloccherà tutti i servizi, e i lavoratori delle cooperative perderanno il lavoro, che insomma la città cadrà nel declino per molti anni.

Tutto questo a causa di una scellerata gestione del comune nella passata amministrazione, milioni e milioni di debiti fino ad arrivare al collasso del sistema, responsabilità questa del Sindaco Carletti ma non solo: la responsabilità va distribuita a tutte quelle forze politiche che lo hanno sostenuto tappandosi occhi, orecchie e bocca. Anche nelle ultime ore mi è stato detto che occorre un forte senso di responsabilità, che sentirò forte il peso della responsabilità di aver mandato il comune alla malora. Un senso di responsabilità che io giro ai colleghi della maggioranza che erano in questa aula anche con la giunta Carletti. Credo che il senso di responsabilità e morale nei confronti di questa città in ginocchio, dovrebbe portarvi a pensare seriamente alle dimissioni da questo consiglio comunale.

Qui nessuno vuole il dissesto, noi ci troviamo qui in questa sede con il desiderio di migliorare Falconara, perchè a Falconara viviamo e vogliamo bene. Ma credo anche che ognuno di noi possa con gli strumenti dati dalla Democrazia esprimersi nella maniera che ritiene più giusta.La terribile situazione finanziaria non possiamo nasconderlo ha incrinato i rapporti della maggioranza, qualche volta scadendo a considerazioni personali, credo che sia importante sapere, e allora io chiedo al sindaco e alla giunta, adesso, garanzie documentate che dopo l’accordo con Quadrilatero e il pareggio di bilancio, il Comune allontani definitivamente lo spettro del dissesto e le minacce di dimissioni. Se così non fosse credo che il limite di cui dicevo all’inizio del mio intervento sia arrivato e che altrimenti si possa parlare di accanimento terapeutico. "


DICHIARAZIONE DI VOTO:


Il nostro senso di responsabilità ci impone di ridefinire la nostra posizione e quindi di mediare, per i motivi che sono stati illustrati prima. La nostra intenzione originaria era quella di votare NO agli accordi con la Quadrilatero. Considerando che oggi si potrebbe andare al dissesto, abbiamo deciso Paola Stacchietti ed io che ci esprimeremo con un voto di astensione. E' una decisione difficile per la nostra coscienza e per il rapporto che si creerà con i cittadini. E' una mediazione politica come ne avvengono ogni giorno in sedi di questo tipo. Speriamo che questa nostra apertura venga accettata anche dagli altri componenti della maggioranza. Perchè le mediazioni non possono essere unilaterali.

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